Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] coniugazione,-e per le rimanenti; ➔ coniugazione verbale). Il participio passato regolare si forma con l’aggiunta della desinenza -to alla radice del verbo con la vocale tematica.
Le irregolarità morfologiche del participio passato interessano in ...
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PROPRI, NOMI
A differenza dei nomi ➔comuni, i nomi propri identificano uno specifico elemento all’interno di una categoria, come ad esempio
• A eccezione dei nomi di persona, i nomi propri possono [...] o maschili o femminili.
La maggior parte dei nomi propri di persona forma il femminile sostituendo alla desinenza del maschile la desinenza -a
Paolo ▶ Paola
Emanuele ▶ Emanuela
Giovanni ▶ Giovanna
Alcuni nomi formano il maschile e il femminile in ...
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NOMENCLATURA CHIMICA (XXIV, p. 896)
Giovanni Battista Marini-Bettolo
La n. chimica, adottata fin dallo scorso secolo, è stata profondamente modificata in questi ultimi anni per ottenere una più rigida [...] pentaossido di diazoto.
Il fosfato tricalcico Ca3(PO4)2 s'indica, secondo questa regola, come bis ortofosfato di tricalcio.
Le desinenze "-ico" e "-oso" per due stati di valenza devono essere limitate a quegli elementi che abbiano al massimo due soli ...
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Nome che gli antichi davano così all'oggetto offerto in dono agli dei (gr. ἀνάϑημα), come all'edificio, nel quale queste offerte erano esposte e custodite (gr. ϑησαυρός). È tuttavia presumibile che quest'ultimo [...] fosse il significato primitivo della parola, sull'analogia degli altri sostantivi con desinenza -arium, che sempre esprimono il luogo dove sono raccolte le cose espresse dal sostantivo semplice (p. e. arma, armarium; grana, granarium, ecc.), ...
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Composti chimici, detti anche alcoli deidrogenati, caratterizzati dalla presenza del gruppo funzionale
unito a un radicale alchilico o arilico. Il nome delle singole a. deriva in genere da quello dell’acido [...] di ugual numero di atomi di carbonio (per es., a. acetica dall’acido acetico); la nomenclatura IUPAC prescrive di assegnare la desinenza -ale al nome dell’idrocarburo da cui l’a. si può far derivare.
Nella serie alifatica i termini inferiori sono ...
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suffisso Elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno o più fonemi o sillabe, posposti alla radice o al tema: i s. diminutivi [...] l’elemento normale di derivazione. Una parola non composta non può avere, ovviamente, più di una radice e di una desinenza, ma può avere più s.: si distinguono quindi s. primari, aggiunti direttamente alla radice, e secondari, aggiunti a un tema ...
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strumentale In grammatica, caso s., caso della declinazione indoeuropea che nel suo ambito funzionale comprende le indicazioni del concorso di persone, cose, o circostanze allo svolgimento dell’azione, [...] con una forma in -m-, che compare nello slavo. Per il plurale, accanto a forme in -bh- e -m-, una desinenza -ōis, caratteristica della flessione tematica, che si è conservata come tale in indoiranico, armeno, baltico e slavo, ed è rappresentata anche ...
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POSSESSIVI, AGGETTIVI E PRONOMI
Gli aggettivi e i pronomi possessivi svolgono principalmente due funzioni:
– attraverso la ➔radice, precisano il possessore, cioè la persona a cui appartengono gli elementi [...]
il tuo ufficio è al terzo piano, il mio al primo
la nostra proposta è migliore della vostra
– attraverso la ➔desinenza, che si accorda in genere e numero con un sostantivo, permettono di individuare l’elemento posseduto
il mio cappello è verde ...
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tribo
Maurizio Dardano
Per " classe ", " ordine ", " grado ", appare, in unica occorrenza, in Pg XXXI 130, dov'è detto che le virtù teologali si avanzano sé dimostrando di più alto tribo.
Esito semidotto [...] e le schiatte de' viventi "; V 29 " quegli tribi d'Israel "), questa parola " determinò il suo genere secondo la desinenza, sebbene restasse femminile negli antichi dell'Alta Italia " (Parodi, Lingua 247); e v. anche F. Mazzoni, in Lect. Scaligera ...
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ABROGO O ABROGO?
La pronuncia corretta è àbrogo: come in dèrogo e intèrrogo si è mantenuta l’accentazione ➔sdrucciola che la parola aveva in latino. La pronuncia abrògo (come derògo e interrògo) è dunque [...] sconsigliabile.
L’accento si sposta sulla penultima sillaba (la pronuncia è quindi ➔piana) solo nella 1a e 2a persona plurali, perché per queste persone cade sempre sulla desinenza e non sulla radice.
VEDI ANCHE accento ...
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desinenza
deṡinènza s. f. [dal lat. mediev. desinentia, der. del lat. desinĕre «terminare»]. – In linguistica, terminazione che aggiungendosi a un tema verbale indica la persona, la diatesi e talora anche il tempo (d. verbale), e aggiungendosi...
desinente
deṡinènte part. pres. [dal lat. desĭnens -entis, part. pres. di desinĕre «terminare»]. – Che termina in un dato modo o in qualche cosa: corpo d. in una breve coda. Per lo più riferito a parola, che ha una determinata desinenza o...