La lingua
Alfredo Stussi
La posizione linguistica del veneziano medievale rispetto ai volgari dell'entroterra ha un nesso preciso con le vicende storiche che portarono all'insediamento lagunare, [...] a d(omi)no Filipo Cornario 4 e, ancor più caratteristico, isto caso (et) ista lana vadit 8, dove la desinenza latina singolare riflette l'identità normale nel veneziano (come anche altrove nell'Italia settentrionale), della terza plurale con la ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] da cui trae origine lei. Tra le forme particolari da notare eglino, formatosi da egli con ➔ epitesi analogica sulla desinenza di terza persona plurale dei verbi (amano, amavano); sul modello di eglino si è successivamente formato il femminile elleno ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] derivati: [ˈkalːo] «caldo», [kaˈlːatːʃa] «calura estiva»);
(d) la saldezza della distinzione fra le coniugazioni nella desinenza della II persona plurale del presente indicativo: [parˈlamo, veˈdemo, senˈtimo] «parliamo, vediamo, sentiamo».
In epoca ...
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dieresi
Gian Luigi Beccaria
Due vocali contigue nel corpo della parola equivalgono di solito, nel computo del verso, a una sillaba sola; ma il poeta può talvolta tenerle distinte, per conferire loro [...] 115, XXXIV 36, Pg VI 39, XI 34, Pd IX 41). Ma ci sono eccezioni in D.: cfr. per es. la desinenza verbale in -ea, normalmente monosillabica, ma spesso bisillabica (occorrerebbe anche qui verificare se obbedisce a esigenze del ritmo: -ea difatti è ...
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Poeti del Duecento: Testi arcaici, Scuola siciliana, Poesia cortese, didattica, popolare e giullaresca, Laude, Dolce StilNovo
Gianfranco Contini
Poeti del Duecento: Testi arcaici, Scuola siciliana, [...] da assimilazione (ma·riguardo per mal riguardo, u·laido per unlaido),in cui eventualmente si smarrisce una desinenza (faccia·risa per faccian risa); ma può scomparire addirittura, per semplificazione, magari preceduta da assimilazione, una terza ...
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Sardegna (Sardigna)
Francesco Alziator
Pier Vincenzo Mengaldo
La notevole presenza della S. nella Commedia si spiega con l'importanza dell'isola nelle vicende della storia italiana, particolarmente [...] con questo nome, una delle quali era cittadina fiorente e importante). E poi dal punto di vista morfologico con la desinenza -us, estesa arbitrariamente a questi due vocaboli che non la possedevano (domo, donnu), dai casi in cui, sia al singolare ...
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Pisa
Giovanni Cherubini
Eugenio Ragni
Pier Vincenzo Mengaldo
Isa Barsali Belli
Comune ghibellino della Toscana, le cui vicende politiche, sociali e culturali sono strettamente legate alla storia [...] di Firenze si sono svolte nel modo migliore per Pisa ").
In essa sono presenti due tratti caratteristici del pisano antico: la desinenza -on(n)o della terza plurale del perfetto, documentata del resto di buon'ora anche in testi fiorentini, anzi in D ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] il paradigma trissiniano prende posizione in favore di -emo, -imo (noi leggemo, noi sentimo), in netto contrasto con la desinenza toscana -iamo, e con la scelta di Bembo, che, su questo come su altri punti grammaticali, sarà destinata a diventare ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] di -ar- atono (potestaria in 1, levarà in 2, accusarà in 2). Sul piano della morfologia si osserva il mantenimento delle desinenze etimologiche di prima persona plurale dell’indicativo presente (dicemo in 2, havemo in 3, statuimo in 2), contro l ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] bianchi, teneva un aratro bianco, seminava un seme nero»
Dal punto di vista morfologico, nei testi antichi l’imperfetto ha desinenza in -a per la I persona sing.: io avea, cantava, dicea. Dal Quattrocento tale forma regredisce a favore della forma ...
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desinenza
deṡinènza s. f. [dal lat. mediev. desinentia, der. del lat. desinĕre «terminare»]. – In linguistica, terminazione che aggiungendosi a un tema verbale indica la persona, la diatesi e talora anche il tempo (d. verbale), e aggiungendosi...
desinente
deṡinènte part. pres. [dal lat. desĭnens -entis, part. pres. di desinĕre «terminare»]. – Che termina in un dato modo o in qualche cosa: corpo d. in una breve coda. Per lo più riferito a parola, che ha una determinata desinenza o...