Francesco Daveri
Le radici economiche della discriminazione
Una regolarità statistica riscontrata ovunque indica che le donne guadagnano meno degli uomini anche quando hanno le loro stesse competenze [...] di discriminazione, Mullainathan ha pensato di studiare il ruolo dei cognomi – del loro suono e della loro radice o desinenza – nel determinare le scelte dei responsabili delle risorse umane.
A partire da una semplice domanda che possiamo formulare ...
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prolatio
Pier Vincenzo Mengaldo
Il termine ricorre quattro volte nel De vulg. Eloq.: della locutio vulgaris fa uso tutto il mondo, licet in diversas prolationes et vocabula sit divisa (I I 4); con Adamo [...] tradizione grammaticale e retorica, con accentus, mentre per lo stesso motivo si resta incerti, o si propende per " desinenze ", nel passo di XVII 3: poiché D. con i quattro diversi sostantivi (vocabula, constructiones, prolationes, accentus) e la ...
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NUMERALI (fr. numéraux; sp. numerales; ted. Zahlwörter; ingl. numerals)
Giacomo Devoto
Categoria di nomi destinati a rappresentare la pura quantità e quindi il massimo dell'astrazione. I numerali possono [...] che i Celti avevano preso da popolazioni anteriori. La forma del numero otto, lat. octo, che mostra nel sanscrito as-tau una desinenza duale, ci richiama addirittura a un sistema a base 4, per il quale otto è 4 al duale. Le lingue di alcuni primitivi ...
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Comune del Casentino (provincia di Arezzo), il cui capoluogo è posto sulla sommità e le pendici di un colle, che l'Arno lambisce con la sua riva sinistra, presso la confluenza dell'Archiano, a 425 m. s. [...] . XV: "la Madonna del Buio", fiorentina.
Storia. - Il nome di Bibbiena è probabilmente d'origine etrusca, a giudicare dalla desinenza. Nel Medioevo l'antico e forte castello di Bibbiena apparteneva ai vescovi di Arezzo; la sua chiesa è ricordata in ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] ŋk] «bianco», [floːr] «fiore», [klaːf] «chiave», [ˈploe] «pioggia», ecc.;
(c) la conservazione di -s (desinenza latina) come morfema di plurale e come desinenza di seconda persona sing. e pl. nelle forme verbali: per es. [floːrs] < flōres, [ˈcazis ...
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ossiacidi
Andrea Ciccioli
Composti chimici inorganici contenenti almeno un atomo di ossigeno e un atomo di idrogeno dotato di proprietà acide (cioè con tendenza a essere ceduto come protone H+). Secondo [...] basata sull’uso del prefisso osso- preceduto da un altro prefisso che indica il numero di atomi di ossigeno, mentre la desinenza è sempre -ico; così, l’acido solforico va indicato come acido tetraossosolforico.
→ Elementi chimici: origine e natura ...
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TOSCANA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Umberto CALZONI
Niccolò RODOLICO
Antonio PANELLA
Sergio CAMERANI
Nello TARCHIANI
Alfredo SCHIAFFINI
Giuseppe MALAGOLI
Vittorio SANTOLI
Alfredo BONACCORSI
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Regione [...] -meridionale), oltre alla salda tendenza a ridurre -er- ad -ar-, che ritroviamo nell'aretino, in tutta l'Umhria, ecc., e alla desinenza -e nella seconda persona dell'imperativo dei verbi in -ere e in -ire-: 1. l'uso di liei, coliei per lei, colei ...
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Strumento musicale, a corde, di grandi dimensioni, sostanzialmente costituito da una cassa armonica da cui si ergono due bracci, anch'essi vuoti internamente e quindi sonori, riuniti da un'assicella trasversale. [...] sec. IV a. C., ma che per il minimo spessore ricorda lo strumento della citareda di Boscoreale. Un grosso giogo, desinente in due dischi, sormonta i corni che sporgono appena da questa traversa e che sono riuniti da due altre assicelle orizzontali ...
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Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] declinazioni o coniugazioni): tipica è l’aggiunta di una vocale finale a parola che termina in consonante, o di una desinenza verbale italiana a una radice straniera o espressiva (crossare, sniffare); ma si è ricorsi anche, per es., all’assimilazione ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] santo» e i sant «i santi», [la ˈskraːna] «la sedia» e [al skraŋ] «le sedie»; per il femm. ricorre anche la desinenza -i: [ˈmoski] «mosche». I pronomi personali tonici hanno un’unica forma per le funzioni di soggetto e oggetto (a Bologna, me, te, lo ...
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desinenza
deṡinènza s. f. [dal lat. mediev. desinentia, der. del lat. desinĕre «terminare»]. – In linguistica, terminazione che aggiungendosi a un tema verbale indica la persona, la diatesi e talora anche il tempo (d. verbale), e aggiungendosi...
desinente
deṡinènte part. pres. [dal lat. desĭnens -entis, part. pres. di desinĕre «terminare»]. – Che termina in un dato modo o in qualche cosa: corpo d. in una breve coda. Per lo più riferito a parola, che ha una determinata desinenza o...