Popolazione (p. 299). - Le variazioni degli anni recenti nel computo totale della popolazione non rivelano modificazioni notevoli; i censimenti del 1930 e 1935 e la stima del 1936 non manifestano variazioni [...] unica, ma in alcuni verbi forti il sing. e il plur. hanno vocali radicali diverse. Solo in poesia si usa ancora l'antica desinenza -st della 2ª pers. sing. pres. e imperf.; e ha sapore arcaico la -e nel plur. imperf. dei verbi forti. Il futuro e ...
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PRIMA CONIUGAZIONE
La prima coniugazione comprende tutti i verbi il cui infinito termina in -are.
Si tratta di molti dei verbi della I coniugazione latina e della quasi totalità dei verbi di nuova formazione.
I [...] che terminano in -care o -gare mantengono la stessa pronuncia della c e della g che hanno all’infinito anche davanti alle desinenze che cominciano per i e per e; per rendere questa pronuncia, nella grafia prendono una h
sporc-are ▶ sporc-hiamo
vag ...
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(o amine) Composti chimici derivati dall’ammoniaca per sostituzione di uno o più atomi di idrogeno con altrettanti radicali idrocarburici monovalenti. Secondo il numero degli atomi di idrogeno sostituiti [...] caso premettendo al termine a. il nome di ciascun radicale: così la etilmetilammina, CH3C2H5NH. Alcune a. aromatiche aggiungono la desinenza -idina alla radice del nome del radicale R: così la toluidina, CH3C6H4NH2, che deriva il nome dal toluene.
I ...
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Gruppo linguistico indoeuropeo che comprende la lingua degli antichi Umbri, la lingua osca delle genti di stirpe sannitica (Sanniti, Campani, Lucani, Bruzi), i dialetti di Sabini, Equi, Ernici, Volsci, [...] sia interna; nella morfologia, il futuro in s (umbro fere-s-t «porterà»); la desinenza secondaria in -ns della 3ª persona plurale (o. deicans = lat. dicant); la desinenza di passivo in -r ecc.; nel lessico, la presenza di voci che non trovano ...
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MORFOLOGIA (dal gr. μορϕή "forma" e λόγος "ragionamento"
Giuseppe MONTALENTI
Giacomo DEVOTO
Giacinto Viola
Questo termine che secondo l'etimologia significa "studio delle forme" è usato per lo più [...] ha diritto di essere chiamato morfema tutto quello che è vitale come tale, cioè può essere tolto o aggiunto a piacimento. Le desinenze -o, -i, -a del verbo italiano della prima coniugazione, le opposizioni -o -i, -a -e, -e -i di singolare e plurale ...
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economia In contabilità, e anche nell’uso comune, sinonimo di spesa, diminuzione dei beni posseduti da una persona. In senso più tecnico, ogni movimento che apporti una diminuzione mediata o immediata [...] visualizzati su un videoterminale o stampati su una unità di stampa; anche, l’insieme di tali risultati. linguistica Terminazione, desinenza, o fonema finale di una parola. tecnica Contrapposto a ingresso (o entrata), l’u. di un amplificatore, di un ...
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Ciacco
André Pézard
Eugenio Ragni
. Questo nome, per i lettori dell'Inferno, è proprio del personaggio centrale del canto VI, il solo che fra i golosi del terzo cerchio si faccia vivo con Dante. Senza [...] sillabe finali, tipo Gianni, Bista, Bice; c) abbreviatura del tipo a con aggiunta, dietro la nuova iniziale, di una desinenza alterativa, tipo Cencio, Duccio, Ghino; d) contrazione di una consonante iniziale, o interna, o magari convenzionale, con la ...
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PISANI DOSSI, Alberto Carlo
Francesco Lioce
PISANI DOSSI, Alberto Carlo (Carlo Dossi). – Nacque a Zenevredo (Pavia) il 27 marzo 1849, da Giuseppe, ingegnere di nobile famiglia pavese, imparentata con [...] il quale, tra il 1881 e il 1884, stampò alcuni libri precedenti (La colonia felice, Dal calamajo di un mèdico e La desinenza in A) e l’inedito I Mattòidi al primo concorso pel monumento in Roma a Vittorio Emanuele II (Roma 1884). In seguito approdò ...
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Si chiama comunemente genere neutro uno dei valori che la categoria del ➔ genere assume in varie lingue del mondo, segnatamente nelle lingue indoeuropee, antiche e moderne, accanto ai due valori, più stabili [...] che permette di identificare la mano come femminile o sommo poeta come maschile. Per l’appunto, il ‘neutro’ italiano ha desinenza -a nei nomi plurali ma non nei rispettivi elementi accordati: le uova buone sono queste, non *la uova buona sono ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] anche sequenze di due o più parole; altri, al contrario, individuano i costituenti minimi in segmenti di parole (radice, desinenza ecc.). Inoltre, a prescindere dal tipo di costituente minimo prescelto come punto di partenza per il modello di analisi ...
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desinenza
deṡinènza s. f. [dal lat. mediev. desinentia, der. del lat. desinĕre «terminare»]. – In linguistica, terminazione che aggiungendosi a un tema verbale indica la persona, la diatesi e talora anche il tempo (d. verbale), e aggiungendosi...
desinente
deṡinènte part. pres. [dal lat. desĭnens -entis, part. pres. di desinĕre «terminare»]. – Che termina in un dato modo o in qualche cosa: corpo d. in una breve coda. Per lo più riferito a parola, che ha una determinata desinenza o...