PORTO SAID (Bōr Sa‛īd; A. T., 115)
Giuseppe Stefanini
SAID Città dell'Egitto posta su una spiaggia bassa e sabbiosa all'imbocco settentrionale del Canale di Suez, capoluogo della provincia che da questo [...] prende il nome. La città è costruita in un paesaggio squallido, al margine stesso del deserto, all'estremità orientale di quella lingua di terra che separa dal Mediterraneo il lago el-Manzalah. Essa trae il suo nome da Sa‛īd; quarto figlio di ...
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GIUDA
Luigi Gramatica
. Nell'Antico Testamento il personaggio più importante di questo nome è il quarto figlio del patriarca Giacobbe, natogli da Lia figlia di Labano, da cui prese anche nome la tribù [...] che ne discendeva. Questa tribù occupò sempre nei confronti delle altre un posto di preminenza, non solo nel deserto, ma soprattutto dopo l'occupazione della Palestina. A G. fu assegnata la prima e più importante porzione del territorio conquistato ...
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L'Africa islamica: Libia
Enrico Cirelli
Francesca Romana Stasolla
Massimiliano Munzi
di Enrico Cirelli
Inquadramento storico
La Libia si trova in quel vasto settore dell'Africa mediterranea compreso [...] la Tunisia e l'Egitto. Il suo territorio, limitato da confini privi di un'identificazione morfologica, è occupato in gran parte dal deserto del Sahara e comprende a sud il Fezzan, su cui digradano le propaggini del Tibesti. La parte orientale del ...
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(ebr. Miryām) Nella Bibbia, figlia di Amram e sorella di Mosè e Aronne. Vegliò su Mosè lasciato sulle acque del Nilo e riuscì poi a fargli dare come nutrice dalla figlia del faraone la sua stessa madre. [...] Al passaggio del Mar Rosso, ispirata da Dio, condusse le danze e i canti di ringraziamento. Nel deserto, avendo mormorato contro il potere di Mosè, fu colpita dalla lebbra, e solo per l’intervento del fratello poté essere risanata. Morì e fu sepolta ...
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fenomeno
Paolo Casini
Ciò che appare e che deve essere spiegato
Una cosa che appare o si manifesta è detta fenomeno, dal greco phainòmenon, "ciò che appare", ma nel linguaggio corrente la parola ha [...] assunto significati molto vari. Può indicare un evento naturale come un arcobaleno, un miraggio nel deserto, un fulmine, un'eclisse di Sole: in questi casi siamo spettatori passivi; ma ciò non significa che all'immagine che percepiamo corrisponda ...
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rena
Freya Anceschi
Variante di ‛ arena '; la voce è stata preferita dagli editori moderni in tutte le sue occorrenze della Commedia, a eccezione di Pg XXVI 44 (arene). Ha il significato fondamentale [...] di " sabbia ", in Cv IV XII 7, lf III 30, XIV 74, XVII 33 e 35. Sta a indicare il deserto, in Rime C 14 la rena d'Etiopia, e in If XXIV 85 Più non si vanti Libia con sua rena; mentre in XIV 13 Lo spazzo era una rena arida e spessa, 38 e 81, e in XVI ...
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ZANĀTAH (dialettalmente Zenātah)
Francesco Beguinot
Nome di forma araba di uno dei maggiori gruppi berberi, riconnesso dai genealogisti col ramo etnico dei Ḍarīsah, e che nella storia della Barberia [...] zona abitata dagli Zanātah era, dalla Tripolitania al Marocco, quella comprendente gli altipiani stepposi e i margini del deserto, dove in grande maggioranza menavano vita nomade, costituendo così quell'elemento turbolento e ribelle, ostile alla vita ...
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Sentenza memorabile, detto breve e sentenzioso. Presso i Greci, gli a. erano conservati nella tradizione orale o da scrittori di memorie e biografie o nelle scuole di filosofia e di retorica (per es. gli [...] dei Padri (lat. Apophthegmata Patrum) Raccolta di detti memorabili e fatti esemplari dei più celebri monaci del deserto (generalmente egiziani), tramandata in differenti redazioni e versioni, che conobbe grande fortuna per tutto il Medioevo e ...
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Asceta (Tabita, Palestina, 291 - Cipro 371), propagatore in Palestina della vita anacoretica. Secondo la vita scritta (390 circa) da s. Girolamo, primo esempio di romanzo agiografico latino, I., nato da [...] studiare, fu attratto dalla vita ascetica del solitario Antonio; tornato in patria, distribuiti i beni ai poveri, si ritirò nel deserto di Maiuma presso Gaza e visse cinque anni in un tugurio; poi, con coloro che si erano a lui avvicinati, costruì ...
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RAH Antica città del ‛Irāq, a SE. dell'attuale an-Nagiaf. Fondata in epoca imprecisabile anteriormente al sec. V dell'era volgare, in posizione climaticamente e commercialmente favorevole, fu sede della [...] araba dei Lakhmidi, vassalli dell'impero persiano dei Sasanidi, per conto del quale custodiva la vicina frontiera del deserto siro-arabico. La sua piccola corte provinciale ebbe in epoca preislamica una certa importanza politica e culturale di ...
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deserto1
deṡèrto1 (ant. diṡèrto) agg. [dal lat. desertus, part. pass. di deserĕre «abbandonare»]. – 1. a. Spopolato, disabitato: paese d.; strade d.; Venimmo poi in sul lito diserto (Dante); errava muto ove Arno è più deserto (Foscolo). Per...
deserto2
deṡèrto2 (ant. diṡèrto) s. m. [dal lat. desertum, part. pass. neutro sostantivato di deserĕre «abbandonare»]. – 1. Grande distesa di terreno arido, quasi del tutto incoltivabile e disabitato (per es., il d. del Sahara). Più specificamente,...