La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] di filosofia naturale. In seguito, durante il XVII sec., il processo di matematizzazione dell'ottica si estese da Kepler e Descartes a Hobbes, Huygens, Hooke, Newton e molti altri. All'epoca di Newton e Huygens un gran numero di nuovi fenomeni ...
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Filosofa italiana (n. Roma 1970). Già direttrice del Dipartimento di scienze sociali della Sorbona, docente ordinario di Filosofia morale all’Université Paris Descartes, ha indagato temi nodali della modernità [...] quali le logiche relazionali sottese ai rapporti affettivi, la questione di genere e l'uso sociale del corpo nel mondo contemporaneo. Dal 2013 deputato nelle fila del Partito democratico, che ha abbandonato ...
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realtà Qualità e condizione di ciò che esiste effettivamente e concretamente.
Filosofia
La nozione di r. è legata al problema tipicamente moderno dell'esistenza del mondo esterno. A partire da R. Descartes [...] indipendentemente dal soggetto che la pensa è una pura assurdità. Quanto a I. Kant, egli rifiutò le tesi di Descartes e Berkeley ed elaborò una dottrina detta 'idealismo trascendentale', secondo cui i dati provenienti dalla r. esterna - la cui ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La musica
Paolo Gozza
La musica
La musica e il Cosmo
Secondo la tradizione, l'istituzione del termine Cosmo (kosmos, mundus) risale a Pitagora. [...] un 'approccio matematico' obsoleto. Non solo Kepler, anche gli scritti di Simon Stevin e il Compendium musicae di René Descartes attestano che nella prima metà del Seicento l'analisi more geometrico si conserva, trovando credito alla fine del secolo ...
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FARDELLA, Michelangelo
Franco Aureluio Meschini
Nacque a Trapani nel 1650, da Iacopo e Brigida (Brigitta) Magliocco, entrambi nobili.
Conclusi a tredici anni gli studia humanitatis, intraprese quelli [...] romano di M. F., in La Fardelliana (Trapani), 10 genn. 1982, pp. 65-78; L. Pepe, Note sulla diffusione della Géometrie di Descartes in Italia nel sec. XVII, in Boll. di storia delle scienze matem., II (1982), 2, pp. 279 ss.; C. Manzoni, I cartesiani ...
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Filosofo tedesco (Solingen 1622 - Duisburg 1665); professore dal 1651 a Duisburg, si adoperò per introdurre in ambiente tedesco le dottrine cartesiane, tra l'altro pubblicando (1658) una Paraphrasis delle [...] "Meditazioni" di Descartes. L'opera sua più importante è il De coniunctione animae et corporis humani, dove la soluzione del problema cartesiano del rapporto fra le due sostanze è tentata in termini che anticipano la dottrina occasionalistica di A. ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Cosmologie
Antonella Del Prete
Cosmologie
Il Seicento si apre con il rogo di Giordano Bruno, accusato dal tribunale dell'Inquisizione di Roma di molti [...] onnipotenza.
Ne consegue quasi direttamente, anche se in modo non del tutto esplicito, il rifiuto di credere che il mondo sia finito. Descartes, come è noto, elabora la nozione di indefinito e la applica a tutto ciò che non può avere una fine, ma che ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La sostanza e il dogma dell¿Eucaristia
A.R. Capoccia
La sostanza e il dogma dell’Eucaristia
La concezione ilemorfica aristotelico-tomistica considera [...] già dato un esempio sufficientemente chiaro alla fine della mia risposta alle quarte obiezioni» (OF, II, pp. 15-16).
Descartes a Pierre Mesland, 9 febbraio 1645(?)
«Inoltre, ritengo che quando noi mangiamo pane e beviamo vino, le particelle di questo ...
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Storico della filosofia tedesco (Colonia 1886 - ivi 1975). Professore alle università di Marburgo (1921), Königsberg (1922-31), Colonia, è autore di numerosi scritti, tra cui spiccano per importanza quelli [...] su Leibniz (Die Methode der Erkenntnis bei Descartes und Leibniz, 3 voll., 1912-14; Leibniz' Weltanschauung, 1926). Altri scritti notevoli: Die sechs grossen Themen der abendländischen Metaphysik und der Ausgang des Mittelalters (1921); Fichte (1923 ...
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Latinizzazione del nome del filosofo e medico olandese Hendrik van Roy (Utrecht 1598 - ivi 1679). Allievo di C. Cremonini e S. Sartori a Padova, fu (dal 1638) professore di medicina teorica e botanica [...] . La sua Physiologia sive cognitio sanitatis (1641) costituisce la prima esposizione di fisiologia ispirata a Descartes. La pubblicazione dei Fundamenta physices (1646) segnò però la rottura con il filosofo francese, che in quell'opera, ampiamente ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
enciclopedia
enciclopedìa s. f. [dal lat. rinascimentale encyclopaedia, corrispondente a un gr. *ἐγκυκλοπαιδεία, formatosi nella tradizione manoscritta di autori latini (Quintiliano, Plinio) da ἐγκύκλιος παιδεία, che nel greco ellenistico...