La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La sintesi newtoniana
Maurizio Mamiani
La sintesi newtoniana
Le opere maggiori di Newton
Isaac Newton rese pubbliche due sole opere, destinate [...] con i concetti di moto e di gravità. Le loro radici, tuttavia, sono le opere di Galilei e dei galileiani, di Descartes e di Thomas Hobbes (1588-1679), anche se nessuno di loro aveva messo a punto un calcolo matematico indipendente dalla base empirica ...
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Umanista (n. Medina del Campo 1500 - m. 1560 circa). Esercitò la professione di medico a Burgos, Segovia e Ávila e alla corte di Filippo II, che gli affidò la cura del principe Don Carlos. In filosofia [...] è considerato da molti un precursore di Descartes. Espose le sue teorie filosofiche nell'opera Antoniana Margarita. Opus nempe physicis, medicis ac theologis non minus utile quam necessarium (1554). ...
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ONORATO di Santa Maria
Giuseppe DE LUCA
Nato il 4 luglio 1651 a Limoges in Francia, morto a Lilla il 3 novembre 1729. Entrato fra i carmelitani scalzi nel 1671, lasciò il suo nome familiare che era [...] Biagio Vauzelle. Filosofo, scrisse contro Descartes e Gassendi; teologo, contro i giansenisti; storico, trattò di cronologia biblica e di metodologia critica. Molto si occupò e stampò di teologia mistica, e sottopose a esame l'autenticità dell' ...
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Teologo riformato (Leida 1628 - Utrecht 1679). Pastore della comunità dei Paesi Bassi in Hanau (1651); vicerettore nel Collegio statale di Leida (1661), prof. di dommatica (1662) e di storia ecclesiastica [...] (1671) in Utrecht; cercò di armonizzare la teologia di G. Cocceio con la filosofia di Descartes; scrisse una storia della dommatica protestante. ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Cosmologia
Norris S. Hetherington
Cosmologia
Il Settecento è il 'secolo dei Lumi', durante il quale l'uso critico della ragione inizia a [...] e affrontavano problemi per molti aspetti differenti da quelli attuali, anche se riconducibili allo stesso ambito di ricerca.
I 'vortices' di Descartes e la gravità di Newton
Fra il XVII e il XVIII sec. la spiegazione del perché i pianeti si muovano ...
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Heimsoeth, Heinz
Storico tedesco della filosofia (Colonia 1886 - ivi 1975). Prof. nelle univ. di Marburgo (1921), Königsberg (1922-31) e Colonia, è autore di numerosi scritti, tra cui spiccano per importanza [...] quelli su Leibniz. In partic., in Die Methode der Erkenntnis bei Descartes und Leibniz (3 voll., 1912-14) H. evidenzia la profonda diversità di approccio tra Cartesio e Leibniz: quest’ultimo sarebbe partito, infatti, dalla nozione di sostanza per ...
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Naturalista (Schiedam 1619 - Leida 1669). Addottoratosi in filosofia a Utrecht nel 1639, si trasferì a Boscoducale dove, nel 1644, venne nominato professore di filosofia presso il locale ateneo. [...] S. deve la sua fama all'edizione della traduzione latina di De l'homme di R. Descartes, che egli dette alle stampe nel 1662. Chiamato a Leida nel 1664, gli venne conferito il dottorato in medicina e, nel 1667, l'insegnamento della botanica. Pubblicò ...
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. L'ipotesi che il cosiddetto spazio vuoto non fosse mai assolutamente tale, ma che in esso fosse invece sempre diffusa una sostanza estremamente tenue e imponderabile, era sembrata necessaria a tutti [...] i sostenitori della teoria ondulatoria della luce da Descartes e Huyghens fino a Fresnel. Questa sostanza che costituiva il mezzo in cui si propagavano, come vibrazioni elastiche, le vibrazioni che caratterizzano i fenomeni luminosi e che doveva ...
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REVIUS, Iacobus (Jakob Reessen)
Teologo protestante olandese, nato a Deventer nel novembre 1586, morto il 15 novembre 1658. Studiò ad Amsterdam e a Leida, viaggiò quindi in Francia, nel 1614 divenne parroco [...] a Deventer, e nel 1642 ispettore a Leida.
Nemico acerrimo della filosofia di Descartes, pubblicò contro di essa, fra altro, Statera philosophiae cartesianae (Leida 1650); Cartesiomania (ivi 1654); nel campo teologico pubblicò, fra altro, Belgicarum ...
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DORIA, Paolo Mattia
Pierluigi Rovito
Nato a Genova il 24 febbr. 1667 da Giacomo e da Maria Cecilia Spinola, apparteneva al ramo dei Doria Lamba, che nell'ultimo secolo e mezzo aveva dato alla Repubblica [...] G. V. Gravina lo definiva in uno dei suoi Iambi "nostri magni secli gloria" e nella traduzione della Vie de M. Descartes di A. Baillet Paolo Francone lo salutava come il fondamento nel "quale parmi che veramente si appoggi in cotesta città la scuola ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
enciclopedia
enciclopedìa s. f. [dal lat. rinascimentale encyclopaedia, corrispondente a un gr. *ἐγκυκλοπαιδεία, formatosi nella tradizione manoscritta di autori latini (Quintiliano, Plinio) da ἐγκύκλιος παιδεία, che nel greco ellenistico...