GUEROULT, Martial
Giovanni Crapulli
Filosofo, nato a Le Havre il 15 dicembre 1891, morto a Parigi il 13 agosto 1976. Normalista (1913-20), professore nei licei di Chartres (1921-22), di Vendôme (1923-29) [...] : L'évolution et la structure de la doctrine de la science chez Fichte (1930); Dynamique et métaphysique leibnitiennes (1934, 19672); Descartes selon l'ordre des raisons (1953, 19682); Malebranche (1955-59); Spinoza: I. Dieu (1968), II. L'Âme (1974 ...
Leggi Tutto
Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] del momento, ma anche la validità stessa della scienza e della filosofia. Con il Discours de la méthode del 1637, René Descartes (1596-1650) ritenne di aver inferto un colpo mortale allo scetticismo e di aver collocato la scienza su nuove e solide ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La fisica nel Settecento: teorie e sperimentazioni
Marta Cavazza
Il proposito di ricostruire un quadro complessivo della fisica nell’Italia settecentesca è reso difficile dal carattere policentrico [...] Inglesi».
A Padova e in altre città del Veneto il confronto tra i sistemi di metafisica, fisica e cosmologia di Descartes, Newton e Leibniz fu particolarmente acceso. La figura più rilevante fu quella di Giovanni Poleni, il cui dialogo giovanile De ...
Leggi Tutto
organismo
Concetto tradizionalmente impiegato in relazione alla connessione delle parti in un tutto organizzato finalisticamente, ossia in relazione al «corpo organico» (ὀργανικὸν σῶμα; corpus organicum). [...] (Il discorso sul metodo, 1637, V). Di contro al ruolo dell’anima nelle filosofie aristoteliche o platoniche, secondo Descartes è la fermentazione che a partire dall’attività meccanica del sangue permette di spiegare le funzioni e il formarsi degli ...
Leggi Tutto
avicennismo
L’insieme delle dottrine di Avicenna (➔) e l’indirizzo che esse rappresentano. Il loro influsso sulla storia del pensiero fu imponente nel mondo islamico, ma notevole anche in quello ebraico [...] agente) vi sono Gundisalvi (forse lo stesso che fu suo traduttore), Guglielmo d’Alvernia, Alberto Magno, Tommaso d’Aquino, Enrico di Gand, Duns Scoto, Dante. Temi avicenniani passano poi alla filosofia moderna (Descartes, Spinoza, Leibniz). ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. L'algebra e il suo ruolo unificante
Roshdi Rashed
L'algebra e il suo ruolo unificante
La seconda metà del VII sec. vede il costituirsi [...] delle curve algebriche tramite le loro equazioni. I veri successori di al-Ḫayyām e di al-Ṭūsī si chiamano insomma Descartes e Fermat. Questa visione non impedisce però di seguire sul terreno della storia della matematica araba i lavori dei successori ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: fisica. La termodinamica
Olivier Darrigol
La termodinamica
Termodinamica è il nome dato da William Thomson (futuro lord Kelvin) nel 1854 alla nuova teoria meccanica del calore, fondata [...] il lavoro, o 'effetto meccanico' secondo la terminologia di Gordon, non si potesse annullare, ma solo dissipare. Al pari di Descartes, Joule e Saint-Venant, Thomson riservava la Creazione a Dio. Verso la fine del decennio 1840-1850, egli applicò il ...
Leggi Tutto
. La famiglia Bernoulli, originaria di Anversa, si rifugiò per motivi di religione a Francoforte, quindi a Basilea. Ecco uno schema dei principali discendenti:
Molti altri membri di questa famiglia, alcuni [...] mouvement, pubblicato a Parigi nel 1727 (Opera, t. 3, pp. 1-107); nel 1730 per le Nouvelles pensées sur le système de M. Descartes et la manière d'en déduire les orbites et les aphélies des Planètes, Parigi 1730 (Opera, t. 3, pp. 134-173), le quali ...
Leggi Tutto
rappresentazione
Il processo mediante il quale un contenuto di percezioni, immaginazioni, giudizi e concetti, si presenta alla coscienza, e quanto viene così rappresentato. Per quanto se ne possano trovare [...] La fortuna filosofica del termine è tuttavia legata al largo uso che ne ha fatto il pensiero moderno, a partire da Descartes, il quale, identificando le idee con le r. insite nell’animo umano, pose, senza risolverla, la problematica del rapporto tra ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: matematica. La teoria dei numeri
Günther Frei
La teoria dei numeri
La teoria dei numeri (o aritmetica) tratta delle proprietà dei numeri. Lungo tutta la sua storia, un tema dominante [...] Arithmetica di Diofanto, aveva verificato questa congettura fino a m=325, ma non fu in grado di dimostrarla, non più di Descartes, che (1638, lettere a Mersenne) lavorò sul problema dopo di lui. Fermat, in una lettera a Pascal, nel 1654, formulò una ...
Leggi Tutto
cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
enciclopedia
enciclopedìa s. f. [dal lat. rinascimentale encyclopaedia, corrispondente a un gr. *ἐγκυκλοπαιδεία, formatosi nella tradizione manoscritta di autori latini (Quintiliano, Plinio) da ἐγκύκλιος παιδεία, che nel greco ellenistico...