Storico francese della filosofia (Le Havre 1891 - Parigi 1976). Dapprima professore all'univ. di Strasburgo, poi (dal 1945) alla Sorbona e (1951-62) al Collegio di Francia. Tra le sue opere: La philosophie [...] ), L'évolution et la structure de la doctrine de la science chez Fichte (2 voll., 1930), Dynamique et métaphysique leibnitiennes (1935), Descartes selon l'ordre des raisons (2 voll., 1953), Malebranche (3 voll., 1955-59), Spinoza (2 voll., 1969-74). ...
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Gesuita e storico (Rouen 1649 - Parigi 1728). È conosciuto soprattutto per la sua Histoire de France depuis l'établissement de la monarchie française dans les Gaules (1696-1713), assai solida dal lato [...] ai fatti militari, e per la Histoire de la milice française (1712). Scrisse pure opere polemiche, tra cui il Voyage du monde de Descartes (1690) contro i libertini, e gli Entretiens de Cléandre et d'Eudoxe (1694), contro le Provinciales di Pascal. ...
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Logica di Port-Royal
Denominazione con cui è nota la Logique ou l’art de penser. Contenant, outre les règles communes, pleusieurs observations nouvelles propres à former le jugement (trad. it. La logica [...] ) di A. Arnauld e P. Nicole, pubblicata anonima nel 1662. L’opera è strettamente connessa all’insegnamento di Descartes (relativamente al problema del metodo come cuore di una nuova logica), ma è anche preoccupata di ricollegare tale insegnamento a ...
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Filosofo (Grantham 1614 - Cambridge 1687). Studiò al Christ's College di Cambridge, dove poi rimase tutta la vita come fellow. Cospicuo rappresentante, con R. Cudworth, del platonismo di Cambridge, e legato [...] nella metafisica di M.: egli ritiene che lo spazio sia la caratteristica di tutte le sostanze e non, come voleva Descartes, solo della materia; tutti gli esseri, spirituali e materiali, sono estesi; di qui la teoria metafisica dello spazio come ...
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Filosofo, nato a Dysert, nella contea di Kilkenny (Irlanda), il 12 marzo 1685, da famiglia d'origine inglese. Nel 1700 entrò al Trinity College di Dublino, nel quale rimase poi come maestro (successivamente [...] gli ordini nel 1709, fu nominato più tardi predicatore dell'università. In quel tempo fervevano le discussioni intorno a Descartes, Hobbes, Locke, Spinoza, Malebranche, e ai principî della fisica newtoniana. Un'eco viva di esse è nel Common-place ...
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Meditazioni cartesiane (Meditations cartesiennes)
Meditazioni cartesiane
(Méditations cartésiennes) Opera (1931) di E. Husserl. Testo ampliato delle conferenze tenute da Husserl alla Sorbona nel 1929 [...] il «residuo» dell’«io trascendentale», ossia la coscienza pura o soggettività pura. L’«ego cogito», diversamente che in Descartes, non avvia la ricostituzione di una metafisica e di un’ontologia classica, intendendolo come sostanza, ma si coglie in ...
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Matematico francese (Saint-Mihiel, Mosa, 1595 - L'Aia 1632). Nel libro Invention nouvelle en algèbre (1629) enunciò, senza dimostrarlo, il cosiddetto "teorema fondamentale dell'algebra" (un'equazione algebrica [...] ); espresse la somma delle potenze di uguale esponente delle radici di un'equazione algebrica (fino al 4º grado), in funzione dei coefficienti; precorse R. Descartes nell'enunciare la "regola dei segni" per le equazioni algebriche di 2º grado. ...
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L'arcobaleno, detto anche iride, si osserva quando il sole illumina le gocce di pioggia, e in generale le gocce d'acqua prodotte da una cascata o in altro modo. Volgendo le spalle al sole si vede l'arcobaleno [...] , il violetto nel caso di due riflessioni. E l'arcobaleno si distende secondo un arco di cerchio, perché i raggi di Descartes giungono all'osservatore situato in O secondo le generatrici del cono che ha per asse S′ O, condotto dal sole al punto ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Il problema della generazione
Walter Bernardi
Il problema della generazione
Scienza e filosofia nella controversia sulla generazione animale
Il [...] corso del Seicento e del Settecento per identificarsi in modo indissolubile con il sistema preformista.
Anche un grande filosofo come Descartes, che ha segnato in modo decisivo la storia della modernità, si è interessato a più riprese, a partire dal ...
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Medico (Coutances 1644 - Parigi 1682). Scarse le notizie sulla sua vita. Quando, nel 1672, ricevette la laurea in medicina a Parigi, aveva già pubblicato un De principiis rerum (1669) in cui, rinviando [...] rigoroso antifinalismo (inutilità delle cause finali nella ricerca naturale), prendendo posizione contro Aristotele e contro lo stesso Descartes, del quale, se accettava la messa al bando delle cause finali, criticava invece tanto il dubbio metodico ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
enciclopedia
enciclopedìa s. f. [dal lat. rinascimentale encyclopaedia, corrispondente a un gr. *ἐγκυκλοπαιδεία, formatosi nella tradizione manoscritta di autori latini (Quintiliano, Plinio) da ἐγκύκλιος παιδεία, che nel greco ellenistico...