Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] e le altre arti: in linea con le teorie di A. Bazin, ha sostenuto che l'artisticità del cinema dovrà derivare non già dalla sua subordinazione ad arti precedenti, ma dalla sua natura fotografica, riproduttiva e meccanica. Egli ritiene che attraverso ...
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regola
règola [Der. del lat. regula, da regere "guidare diritto"] [LSF] (a) Modo di svolgersi ordinato e costante di una classe di fenomeni, da prendersi come norma di casi specifici. (b) Enunciato che [...] indica il procedimento per alcuni calcoli e per risolvere taluni problemi matematici (per es., r. di derivazione) o fisici basandosi su certe leggi (per es., la r. delle tre dita). Per le r. non ricordate nel seguito si rinvia al termine di ...
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equazione esatta di Ornstein-Zernike
Luca Tomassini
Relazione introdotta da Leonard S. Ornstein e Frederick Zernike nel 1914 e utilizzata in meccanica statistica ‒ in particolare nella teoria molecolare [...] naturale considerare in prima approssimazione la funzione h(r) come risultato della addizione di due distinti contributi: il primo derivante dalla correlazione diretta tra i punti 0 e r e misurato dalla funzione di correlazione c(r), il secondo ...
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equazione di Vlasov
Francesco Pegoraro
Equazione che descrive la dinamica di un sistema di particelle che interagiscono tra di loro con forze a lungo raggio. Esempi di sistemi che possono essere descritti [...] dall’equazione di Vlasov sono i plasmi elettromagnetici e i sistemi gravitazionali a molti corpi (sistemi stellari). Nella derivazione di questa equazione si fa uso di una descrizione asintotica ottenuta prendendo formalmente il limite di un sistema ...
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moderatore
moderatóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. del lat. moderator -oris, da moderare, che è da modus "misura, limite"] [LSF] Nome o qualifica di ciò che è destinato a rallentare o regolare un processo [...] negli impianti idraulici (opere di irrigazione, impianti idroelettrici, ecc.), canale che collega l'opera di presa al canale derivato, di larghezza maggiore di quest'ultimo, avente lo scopo di regolarizzare la corrente, agendo come vasca di calma e ...
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calcolo
càlcolo [Der. del lat. calculus, propr. "pietruzza", qui nel signif. di "gettone per fare conti"] [ALG] [ANM] (a) Insieme di procedimenti atti a dare la soluzione di un dato problema matematico [...] (b) In termini più elevati, metodo per identificare insiemi a partire da elementi iniziali (assiomi del c.) e regole di derivazione che descrivono come costruire nuovi elementi dell'insieme a partire da quelli iniziali e da quelli già costruiti; con ...
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Botanica
Diagramma fiorale e. Quello costruito in base a quanto si osserva effettivamente. Per es., nel diagramma e. delle Iridacee si segna un solo ciclo di stami e precisamente quello contrapposto ai [...] così un diagramma identico a quello e. delle Gigliacee; con tale diagramma teorico si vuol indicare una derivazione filogenetica del fiore delle Iridacee da un fiore del tipo delle Gigliacee.
Filosofia
Nel linguaggio filosofico indica ciò ...
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wattmetro
wàttmetro 〈va-〉 [Comp. di watt e metro] [MTR] [EMG] Strumento per la misurazione della potenza assorbita da un circuito elettrico. Il tipo più diffuso è il w. elettrodinamico, il cui schema [...] un indotto costituito da un cilindretto di alluminio provvisto di indice, molletta di richiamo e smorzatore; il circuito voltmetrico è derivato da quello di misura attraverso una bobina di reattanza: si genera allora un campo rotante che fa deviare l ...
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Anatomia
Elemento istologico o piccola formazione. In particolare, terminazione sensitiva per la ricezione di stimoli tattili, termici e dolorifici: c. di Pacini, di Ruffini, di Golgi; c. del gusto o [...] o linfatici. Elementi corpuscolati (o morfologici o figurati) del sangue Sono le cellule e le formazioni di derivazione cellulare che ne sono caratteristiche (globuli bianchi, globuli rossi, piastrine).
Fisica
Ogni ente dotato di una sua ...
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motore
motóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. del lat. motor -oris "che mette in movimento", dal part. pass. motus di movere "muovere"] [FTC] Sistema materiale capace di trasformare energia di una certa [...] a tensione V costante corrisponde una frequenza di rotazione n praticamente costante (si dice comunem. che il m. con eccitazione in derivazione è un m. a velocità costante). La caratteristica meccanica ha l'andamento della curva a della fig. 2. Il m ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.