DAIBERTO
Luigina Carratori
Bernard Hamilton
Nacque, in luogo che non siamo in grado di precisare, dopo la metà del sec. XI.
La sua nascita pisana e la sua appartenenza alla nobile famiglia dei Lanfranchi [...] non fosse dovuta ad Urbano II. Ma al riguardo non possono esistere dubbi: le fonti appaiono concordi nel testimoniare la derivazione pontificia, e in una carta emanata nel moi da Tancredi, principe di Galilea, D. viene detto inviato in Oriente da ...
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PERUZZI, Ubaldino
Marco Manfredi
PERUZZI, Ubaldino. – Nacque a Firenze il 2 aprile 1822, primo dei due figli di Vincenzo e di Enrichetta Torrigiani, appartenente a una delle famiglie aristocratiche [...] loro volta con le società ferroviarie pontificie dando vita alle Romane, che assieme all’altro grande gruppo di derivazione toscana, le Meridionali di Pietro Bastogi, sancirono il dominio del capitale ex granducale sull’azionariato ferroviario.
Dopo ...
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GUIDI, Rachele
Mauro Canali
Nacque l'11 apr. 1890 a Salto, una frazione di Predappio, nel Forlivese, ultima dei cinque figli di Agostino e Anna Lombardi. I genitori erano i custodi-contadini di villa [...] regime, e Mussolini, a suo dire, sembrò incoraggiare tale tendenza (La mia vita con Benito, p. 133). La diffidenza, derivazione della sua cultura contadina, e insieme manifestazione del suo disagio nel trattare con la classe politica e i ceti sociali ...
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COLONNA DI CESARÒ, Giovanni Antonio
Luigi Agnello
Nacque a Roma il 22 genn. 1878 da Calogero Gabriele, duca di Cesarò, proprietario di vasti fondi terrieri in Sicilia, deputato della Sinistra, e da [...] massoni, sia di palazzo Giustiniani sia di piazza del Gesù. Quantunque il C. negasse che la Democrazia sociale fosse una "derivazione profana della massoneria" (La Democrazia sociale. Che cosa è e che cosa vuole, in La Vita italiana, 15 ott. 1921 ...
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JANNELLI, Cataldo
Maria Luisa Perna
Nacque a Brienza, in Basilicata, il 20 sett. 1781, da Prospero e da Luisa Labriola. Destinato alla carriera ecclesiastica, frequentò il seminario di Marsiconuovo. [...] Th. Mommsen, che conobbe lo J. durante un suo viaggio in Italia, a proposito delle peregrina tesi di una derivazione della lingua degli Osci dall'ebraica. Infatti lo J., profondamente cattolico, pur con la vasta cultura e la profonda conoscenza ...
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CORLEO, Simone
Alfredo Li Vecchi
Nato a Salemi (Trapani) il 2 nov. 1823 da Gaetano e Antonina Oliveri, studiò dapprima nel collegio dei gesuiti di Salemi e poi, dal novembre del 1834, nel seminario [...] trattato, meditato per diciotto anni, nel quale il C., muovendo da premesse in parte originali, in parte di varia derivazione, affronta ogni aspetto della vita del pensiero, dalla "noologia", com'egli definisce la scienza del pensiero, all'algebra ...
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Figlio di Lorenzo e di Reginalda Pallini, nacque il 3 febbr. 1812 a Civitavecchia, presso Roma, e fu battezzato con il nome di Francesco, assumendo quello di Alberto, in onore di s. Alberto Magno, al momento [...] fornire all'Esercito e, soprattutto, alla Marina dell'Italia unita un proprio linguaggio tecnico-scientifico, di schietta derivazione nazionale, proponendosi egli di far escludere dall'uso i termini di origine straniera che nella Marina - e ancor ...
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POLFRANCESCHI, Pietro Domenico
Giovanni Cerino Badone
POLFRANCESCHI, Pietro Domenico. – Nacque a Verona il 28 aprile 1766, da Girolamo e Fiorenza Bonnetti di Legnago. I Polfranceschi erano una famiglia [...] e dei titolati nobili esistenti nelle provincie venete. Contenente anche le notizie storiche sulla loro origine e sulla derivazione dei titoli, colla indicazione dello dignità, ordini cavallereschi e cariche di cui sono investiti gl’individui delle ...
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FATTORI, Marino
Cristoforo Buscarini
Nacque a Cailungo, villaggio della Repubblica di San Marino, il 25 marzo 1832 da Giovanni e da Maria Veronesi. La famiglia era di modeste condizioni sociali, benché, [...] , piccola enclave entro le Legazioni pontificie di Forlì e di Pesaro-Urbino, doveva misurarsi con le continue difficoltà derivanti dall'esigenza di far fronte alla tradizione dell'asilo garantito ai rifugiati politici ma anche alla necessità di non ...
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GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] , anche a Pisa, era allora il positivismo con il congiunto metodo storico; e con il suo idealismo di derivazione spaventiana Jaja costituiva, in quell'ambiente, piuttosto l'eccezione che non la regola.
La produzione scientifica in cui, senza ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.