Nella storia delle religioni, manifestazione da parte della divinità di sé stessa, della propria esistenza e natura, dei propri poteri (in tal caso r. può equivalere a epifania, ierofania, teofania), oppure [...] attraverso i filosofi e i poeti del paganesimo; si tratta però soltanto di un «seme di verità» che non esclude la derivazione delle dottrine buone dei Greci dalla r. soprannaturale fatta a Mosè e ai profeti del giudaismo.
Se nell’Alto Medioevo le ...
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(gr. Φοίνικες) Popolazione semitica, anticamente insediata nell’omonima regione ( Fenicia), nella zona costiera del Mediterraneo orientale.
Gli Stati fenici
Nella prima metà del 2° millennio, gli archivi [...] le coppe sbalzate rinvenute a Nimrud, che, a eccezione di alcune probabili fatture urartee, presentano in prevalenza iconografie di derivazione egiziana.
Intorno al 7° sec. a.C., dopo una flessione dell’attività delle botteghe continentali, a Cipro ...
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Composizione poetica ebraica; in particolare quelle raccolte nella Bibbia nel Libro dei S. e poi entrate, con la traduzione latina, nella liturgia cristiana.
Il libro dei Salmi
Il libro (detto in ebraico [...] declamazione uniforme, su una sola nota, con inflessioni tipiche, ripetute alla fine di ogni versetto ed emistichio. Di diretta derivazione ebraica, si trasferì nella messa e nell’Uffizio. Poteva essere diretta, se affidata a un solista o a un coro ...
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L'Italia di Trento, l'Italia senza Trento
Vincenzo Lavenia
Illiade per le cose di Germania, Italiade
A più di cento anni dalla chiusura del concilio, la città di Trento meritò una descrizione a stampa [...] il suo contenuto, ed è significativo, riguardava quasi esclusivamente il tema dei benefici ecclesiastici, del loro cumulo, dello scandalo che derivava dal mancato legame tra la cura e le risorse in cui era invischiata gran parte del clero e che era ...
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Cattolici e cultura costituzionale
Nicola Antonetti
Lo Stato liberale: ‘opposizione’ o ‘conciliazione’
Vari furono gli approcci che, dopo l’Unità d’Italia, il pensiero politico cattolico sviluppò verso [...] d’Azeglio, dopo aver denunciato il carattere ideologico della sovranità statale (perché l’autorità politica non può che derivare da Dio) e la radice contrattualistica dello Stato, nel suo Esame critico degli ordini rappresentativi nella società ...
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GASTALDI, Lorenzo
Maria Franca Mellano
Nacque a Torino il 18 marzo 1815 da Bartolomeo, avvocato di vaglia, e da Margherita Volpato. Primogenito di una famiglia di buona estrazione borghese (dei numerosi [...] con fermezza a favore del dogma dell'infallibilità pontificia. In lui questa convinzione coesisteva con il principio (di derivazione rosminiana) della centralità che il vescovo deve avere sul proprio terreno operativo, il che non mancò di sollevare ...
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FIOCCHI, Andrea
Franco Pignatti
Nacque a Firenze da Domenico. L'esiguità delle fonti non consente di ricostruirne la biografia se non negli avvenimenti principali.
Per qualche tempo lo si è identificato [...] tra i sostenitori, nella famosa discussione avvenuta nel marzo del 1435 nell'anticamera di Eugenio IV a S. Maria Novella, della derivazione del volgare dal latmo e, nell'Italia illustrata (Basileae 1559, c. 305A), come autore di opere di storia del ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] a una economia che non prevedeva, come nel caso dei cereali, l'ammasso di grandi quantità di raccolti e di prodotti derivati, quali la paglia, dall'altra correlate a entità territoriali di più ridotta estensione.Tra gli edifici più noti, ma anche tra ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] come insegna personale sia dei fedeli sia, in particolare, del clero.Quanto alla struttura di tale categoria di c., derivata dagli enkólpia e dai filatteri, si tratta di norma di oggetti di dimensioni ridotte, in metallo prezioso o bronzo con ...
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Buddhismo
Giuseppe Tucci
di Giuseppe Tucci
Buddhismo
sommario: 1. Il Buddha e la sua dottrina. 2. Il buddhismo e la nuova situazione politica in Asia. 3. Il buddhismo in Asia: a) Sri Lanka (Ceylon); [...] - il principe feudale - cioè l'autorità laica o dello Stato e quello religioso. Tuttavia ciò non impedì che una scuola derivata da quella della ‛Terra pura' cioè lo shinshu fondato da Shinran Shanin (1173-1262) si organizzasse in modo da assumere un ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.