KREMSMUNSTER, Abbazia di
M. Pippal
KREMSMÜNSTER, Abbazia di (Chremsia, Chremsa, Chremsmunistur, Chremsmunster, nei docc. medievali)
Abbazia benedettina dell'Austria Superiore, in Stiria, posta al margine [...] a questo stesso momento risalga la donazione del c.d. calice di Tassilone (Schatzkammer), prodotto dell'arte di derivazione anglosassone sul continente, forse eseguito a Ratisbona; l'iscrizione lungo il bordo del piede nomina Tassilone e sua moglie ...
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Libro sacro dell’islam, costituito dall’insieme delle rivelazioni ricevute da Maometto, in lingua araba, per bandire la sua nuova religione e dare assetto alla società dei fedeli. Inizialmente affidate [...] sul giorno del giudizio annunciato da cataclismi, alternate alle esortazioni a prepararsi a esso, e leggende, di probabile derivazione ebraica, relative ai profeti che precedettero Maometto. Le sūra medinesi, rivelate dopo l’egira (622 d.C.), dettano ...
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(ebr. Pĕlishtīm) Antica popolazione stabilita sulle coste della Palestina, che dà il nome a tutta la regione (dai Pĕlishtīm i Greci la chiamarono Συρία παλαιστίνη, e poi i Latini Palaestina). I F. giunsero [...] classe dominante. Il loro esercito era basato sull’utilizzazione di carri da guerra e truppe mercenarie, entrambi elementi di derivazione cananea.
Le vicende delle città filistee, per cui non si hanno fonti dirette, sono note in quanto interferiscono ...
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papato
Nella Chiesa cattolica, istituzione che esercita le funzioni di governo, dottrina e culto. È il solo Vangelo di Matteo (16, 18-19) a dire dell’investitura di Cristo all’apostolo Pietro; di fatto [...] di Roma. L’autorevolezza del vescovo dell’Urbe, che nel 6° sec. si vide infine riservato il termine di derivazione greca papas, pappas («padre») fino a quel momento utilizzato per indicare vescovi, abati e presbiteri, crebbe gradualmente, passando ...
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teosofia In origine, saggezza o scienza concernente Dio o le cose divine; con questo significato il termine appartiene alla tradizione neoplatonica e allo Pseudo-Dionigi. Ripreso da questa tradizione, [...] della t. è il suo sincretismo fondamentale; benché in questo prevalgano, apparentemente, gli elementi di derivazione indiana, essi sono inseriti in una forma mentale tipicamente occidentale e determinata particolarmente dalla storia culturale del ...
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Altare
J.H. Emminghaus
E. Zanini
INQUADRAMENTO GENERALE
di J.H. Emminghaus
Superficie piana, talvolta a livello del suolo, più spesso elevata, su cui si compiono sacrifici, semplici offerte o sacrifici [...] sempre - lo stesso titolo della chiesa. Esso non doveva corrispondere necessariamente alle reliquie deposte nell'a., poteva anche derivare dai misteri (annunciazione, assunzione di Maria) o da nomi di angeli e così via. Numerosi a. minori (laterali ...
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GISULFO
Mariano Dell'Omo
Tredicesimo nella serie degli abati di Montecassino, G. resse il monastero tra il 796 e il 24 dic. 817, data della sua morte.
Circa l'esordio del suo governo il calendario contenuto [...] "a. D. DCCCXVII" (Hoffmann, 1965, p. 125).
Membro della famiglia ducale beneventana, G., il cui nome è di chiara derivazione germanica, succedette al franco Teodemaro (777/778-796), durante il cui governo Carlo Magno aveva rilasciato il 28 marzo 787 ...
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Chiromanzia
Red.
Dal greco χείρ, "mano", e μαντεία, "divinazione", la chiromanzia, la cui pratica ha origini antichissime, è l'arte divinatoria che presume di poter definire il carattere, lo stato di [...] la chiromanzia, pur non facendo sempre parte integrante del culto, ebbe momenti di grande fortuna; sembra accertata la sua derivazione, attraverso le teorie dell'influsso dei pianeti sul corpo umano, dall'astrologia, di cui costituì una specie di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
L’astrologia
Ornella Pompeo Faracovi
Astrologia e cultura umanistica
La riscoperta della cultura antica, tratto caratterizzante dell’età dell’Umanesimo, si verificò anche sul terreno degli studi di [...] quella in lingua araba era piuttosto una koinè astrologica, nella quale indicazioni tolemaiche erano mescolate a motivi di derivazione persiana e a temi magico-ermetici. L’aspetto più caratteristico di tale mescolanza era l’inedita proliferazione di ...
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Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] ignoranza, vertice della conoscenza di Dio, "cuius ignorantia vera est sapientia". n Va notato che per S. E. la derivazione del molteplice dall'Uno non è origine del molteplice-temporale, ma origine extratemporale delle forme costituenti l'unica e ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.