Protestantesimo
Heinz-Horst Schrey
di Heinz-Horst Schrey
Protestantesimo
sommario: 1. L'autocomprensione odierna del protestantesimo: a) genesi storica; b) distinzione tra veteroprotestantesimo e neoprotestantesimo; [...] vigilanza. Il protestantesimo tedesco è giunto a questo sia per difendere i propri interessi ecclesiali, sia per l'impegno civile derivante dal principio che anche la vita politica sta sotto la sovranità di Dio, sovranità che la Chiesa ha l'ufficio ...
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Nome assegnato al partito luterano dei principi tedeschi firmatari della solenne protestatio, la rivendicazione di diritti presentata nel 1529 alla dieta di Spira che aveva confermato la condanna di M. Lutero (➔) emessa dalla dieta di Worms: la ‘protesta’ era firmata dai principi Giovanni di Sassonia, ... ...
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Nome assegnato al partito luterano dei principi tedeschi in seguito alla solenne protestatio, cioè rivendicazione di diritti, presentata alla dieta di Spira (19 apr. 1529), che aveva conferma;to la condanna di Lutero emessa dalla dieta di Worms: la «protesta» era firmata dai principi Giovanni di Sassonia, ... ...
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Raffaele Savigni
I movimenti religiosi nati dalla riforma di Lutero
Il termine protestanti indica i gruppi cristiani che si danno il nome di evangelici e si ispirano alle idee di Lutero. Essi fondano la loro vita religiosa sull’assoluta centralità della parola di Dio, considerata come unica regola ... ...
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HHeinz-Horst Schrey
sommario: 1. La fine dell'eurocentrismo e le sue conseguenze per il protestantesimo. 2. Mutamenti di struttura nel protestantesimo tedesco. 3. Le due correnti principali del protestantesimo tedesco. 4. Dalla Chiesa confessante al Movimento confessante. 5. I dissensi sull'atteggiamento ... ...
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Questo nome fu dato al partito luterano in seguito alla solenne "Protesta" presentata alla dieta di Spira il 19 aprile 1529 (v. lutero, XXI, pp. 701-2). Pertanto esso spetterebbe, propriamente, ai soli luterani; in senso più lato, nei paesi cattolici e particolarmente in Italia, serve a designare i ... ...
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FIGURAZIONI DEVOZIONALI
P. Skubiszewski
A partire dall'ultimo quarto del sec. 19°, la storia dell'arte distingue nell'iconografia del Tardo Medioevo, considerandole come un fenomeno a parte, quelle [...] 1952, pp. XX, XXXIV-XXXV). Il numero considerevole di tali opere indica l'imago pietatis e le sue derivazioni fra i soggetti più frequentemente adottati nella devozione individuale della fine del Medioevo. Resta comunque sconosciuto il momento esatto ...
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FRANCESCO d'Assisi, santo (Francesco di Pietro di Bernardone)
Roberto Rusconi
Nacque ad Assisi, forse il 24 giugno 1182, da Pietro di Bernardone e da Giovanna (il soprannome di Pica della madre è attestato [...] 1232 e il 1235 il frate minore tedesco Giuliano da Spira aveva versificato un ufficio ritmico del santo, con testi derivati dalla Vita celaniana e da utilizzare per la recita nel breviario minoritico: lo stesso frate a Parigi scrisse anche una Vita ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] di porsi davanti a esso. Essi sono riconducibili a due tipi principali; secondo il primo, sostenuto da Kumārila, tutto ciò che è derivato da un sūtra deve in un modo o nell'altro essere presente nella lettera di esso, e di tutte le varie esposizioni ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.