Terapia genica
Luigi Naldini e Michele De Palma
di Luigi Naldini e Michele De Palma
Terapia genica
sommario: 1. Introduzione. 2. Metodi e strategie di trasferimento genico: a) generalità; b) vettori [...] proteina del capside. Il gene rep conferisce al virus la proprietà di integrarsi in modo specifico nel cromosoma 19. I vettori derivati da AAV contengono al posto dei due geni virali la cassetta d'espressione, che non può eccedere le 4,5 kilobasi d ...
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RIABILITAZIONE MOTORIA
Marcello Pizzetti
. La r. è identificabile in un processo terapeutico messo in atto per far sì che individui fisicamente minorati siano messi in grado di sfruttare al massimo [...] neuro-muscolare, in casi di miopatia e in altre condizioni di patologia muscolare. Con la tecnica di stimolo-derivazione si può studiare la conduzione lungo i diversi tronchi nervosi periferici e determinarne la velocità.
Cinesiterapia. - Per ...
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Linguistica
In riferimento ai sistemi di scrittura, si dice scrittura lineare ogni sistema grafico adoperante segni a sviluppo l. non interpretabili come pittogrammi; in particolare, in archeologia si [...] certi limiti, due funzioni f(x) e g(x), risulti:
Tali condizioni si chiamano comunemente condizioni di linearità. La derivazione e l’integrazione di una funzione costituiscono due esempi di operatori l.; infatti è, per es.:
Non è invece lineare ...
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Sensazione spiacevole, dovuta all’azione di un agente che compromette l’integrità somatica, o suscitata dallo stato di sofferenza anatomica o funzionale di un organo. I tipi principali di d. sono le nevralgie, [...] degli anni 1980, a ruolo di disciplina autonoma. La contrapposizione fra l’impiego di metodiche di blocco nervoso, di derivazione anestesiologica, e l’impiego di farmaci è stata superata dal concetto di strategia antalgica, ossia dall’assunto che le ...
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Lo studio del corpo umano
Lo studio del corpo umano è appannaggio di un gruppo eterogeneo di discipline, che nel loro complesso appartengono all'ambito delle cosiddette scienze biologiche. Tali discipline [...] apparato. In particolare si definisce sistema un insieme di organi omogenei per funzione e struttura, e spesso anche per derivazione embriologica, mentre per apparato si intende un insieme di organi diversi sia per funzione sia per struttura e spesso ...
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Botanica
In patologia vegetale, massa di tessuto priva di organizzazione, dovuta a proliferazione cellulare eccitata da qualche stimolo; vi rientrano anche le galle prodotte da insetti in vari organi delle [...] Il nome dei t. benigni il più delle volte fa riferimento al tessuto o all’organo di origine. L’adenoma è il t. derivante da epiteli ghiandolari; il fibroadenoma è quello nella cui struttura è rappresentato anche il tessuto connettivo; il mioma è il t ...
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Immunologia
Angela Santoni
Francesca Di Rosa
L'i. è la disciplina che studia il sistema immunitario (insieme di cellule e molecole circolanti nel sangue, nella linfa e negli organi linfoidi), le cui [...] dell'antigene, e da una regione costante. Il TCR di tipo γδ può riconoscere ligandi non proteici, come lipidi di derivazione batterica, in associazione a molecole simili a quelle MHC. Il TCR di tipo αβ riconosce il peptide antigenico in associazione ...
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(App. II, I, p. 837)
L'importanza attualmente assunta dall'e. in neurologia e nello studio delle epilessie in particolare obbliga a una più ampia esposizione.
L'e. studia l'attività elettrica spontanea [...] punto di vista EEG, per es. il lobulo dell'orecchio. Si parla nel primo caso di ''derivazione bipolare'', nel secondo di ''derivazione referenziale''.
Il circuito dell'amplificatore è progettato in modo che se il segnale applicato al primo ingresso ...
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ventricolo Cavità o concamerazione, talora in forma tubolare, nell’interno di un organo o di un apparato.
Anatomia comparata
Sezione del tubo digerente corrispondente allo stomaco o a una sua parte: v., [...] acustico, l’ala cinerea i nuclei del glossofaringeo e del vago. Ventricoloatriostomia Intervento attuabile in caso di idrocefalo per derivare, mediante esili cateteri a flusso unidirezionale, il liquor da un v. cerebrale a un atrio cardiaco, di cui è ...
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DA MONTE, Conte (Conti, Pigatti, Montano, Montano Vicentino)
Tiziana Pesenti
Nacque intorno al 1520 a Mason (Vicenza) da Francesco Pigatti, di condizione borghese, e da una nobildonna della famiglia [...] durante un'epidemia di febbri pestilenziali, salvò il Massaria e tutta la sua famiglia applicando loro il salasso "per derivazione", ossia in luogo prossimo alla sede del morbo, secondo la tradizione ippocratica; con questa scelta terapeutica, subito ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.