Vasto gruppo di tessuti diffusi negli organismi viventi e dotati di caratteristiche morfologiche assai diverse, accomunati da una stessa derivazione embriologica (il mesenchima) e da alcune proprietà, [...] di cui la più importante è la presenza di un’abbondante sostanza intercellulare contenente fibrille di diversa natura. I tessuti c. hanno funzione di riempimento, di sostegno, di protezione, ma intervengono ...
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Diagramma ottenuto con un elettrocardiografo, strumento per la registrazione delle correnti d'azione del muscolo cardiaco. Nei tracciati ottenuti in qualsiasi derivazione si possono distinguere tre onde [...] positive, chiamate P, R, T, e due onde negative, dette Q e S. L'onda P costituisce il complesso atriale; le onde R, S, T quello ventricolare. In condizioni patologiche l'e. può fornire indicazioni diagnostiche, ...
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Cellula gigante polinucleata, presente nel midollo osseo, a funzione osteoclastica e condroclastica. Tumore a m. Tumore, con decorso prevalentemente benigno, a presunta derivazione da elementi scheletrici [...] deputati al riassorbimento dell’osso e della cartilagine. Radiologicamente compare come una zona di rischiaramento a limiti netti, a struttura alveolare; istologicamente è costituito da cellule polinucleate, ...
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Medico (Castano Primo 1785 - Tremezzina 1827). È annoverato tra i precursori della moderna batteriologia, per avere sostenuto nella Dottrina teorico-pratica del morbo petecchiale (1822) l'ipotesi della [...] derivazione delle epidemie da "minuti esseri morbigeni" trasmessi da paziente a paziente. Fu in rapporti di amicizia con A. Manzoni. ...
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medicina e chirurgia
In chirurgia, intervento eseguito su organi canalicolari (vasi sanguigni, intestino ecc.) per stabilire derivazioni dei rispettivi contenuti, attraverso varie modalità tecniche.
Generalmente, [...] o di vena) o alloplastiche (tubi di dacron o di teflon). In cardiochirurgia, si indica come b. anche la derivazione del sangue nella macchina per la circolazione extracorporea, durante interventi a cuore aperto (v. fig.): il sangue venoso, aspirato ...
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biologia In istologia, neurone u. (o monopolare), quello munito del solo prolungamento neuritico: sono tali i coni e i bastoncelli della retina e le cellule della mucosa olfattoria. medicina In elettrocardiografia, [...] derivazione u., procedimento in cui viene azzerato il potenziale di uno degli elettrodi, in modo che l’altro capti elettivamente i potenziali elettrici prodotti nel gruppo di fibre miocardiche più vicine al secondo elettrodo. tecnica In ...
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Connettivo
Gabriella Argentin
Anna Paola Mitterhofer
Lorenzo Bonomo
Il nome di tessuto connettivo viene dato a un vasto gruppo di tessuti che presentano caratteristiche morfologiche diverse, ma che [...] vermi piatti, spesso parassiti, nei quali sono presenti, durante lo sviluppo embrionale, i tre foglietti germinativi da cui deriveranno tutti i tessuti e organi del corpo. Nella maggior parte degli animali il differenziamento nei vari tipi di cellule ...
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meconio
Sostanza densa, viscosa, di colore bruno verdastro, solitamente inodore, che si forma nell’intestino del feto e che viene espulsa nei primi due o tre giorni di vita del neonato. Il nome deriva [...] dal greco, e sta per ‘papavero’, per la credenza – di derivazione aristotelica – che tale sostanza inducesse il sonno nel feto, come l’oppio che si estrae dal papavero. Il meconio è costituito non solo da frammenti indigeriti presenti nel liquido ...
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PORFIRINURIA
Fernando Marcolongo
. È un'anomalia del ricambio dei pigmenti caratterizzata dalla produzione di abnormi quantità di alcuni derivati dall'emoglobina, le porfirine, che s'accumulano nell'organismo [...] è solubile negli alcali.
Il significato di queste porfirine è ancora oscuro. È certo che esse non hanno solo il significato di derivati dell'emoglobina come, per es., i pigmenti biliari; d'altra parte non è da trascurare la loro origine esogena, cioè ...
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Antimicrobici
Vittorio Alessandro Sironi
Red.
I farmaci antimicrobici comprendono tutte quelle sostanze in grado di inibire, a concentrazioni tollerate dall'organismo, un processo metabolico o una [...] varicella-zoster, da herpes simplex 1 nel paziente immunocompromesso e nell'encefalite da herpes simplex 1. L'aciclovir è il derivato con maggiore attività sui virus erpetici: può essere applicato per via topica nell'herpes genitale e labiale e nella ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.