derivazione chirurgica portosistemica
Mauro Capocci
Procedura chirurgica che consiste nel collegare la vena porta (che conduce il sangue verso il fegato) al circolo sanguigno sistemico. È utilizzata [...] conseguente rischio emorragico e di encefalopatia epatica) e all’accumulo di liquido ascitico nella cavità addominale. La derivazione portosistemica permette di diminuire la quantità di flusso sanguigno nel sistema portale deviandone una parte o la ...
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Dottrina di derivazione omeopatica, formulata da C. Hering (1800-1880), secondo la quale le affezioni morbose andrebbero curate con i prodotti stessi della malattia (per es., proglottidi di tenia cotte [...] somministrate per via orale ai soggetti parassitati dal verme, e procedimenti simili) ...
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Tumore maligno di derivazione e struttura epiteliali (e perciò spesso usato in sinonimia con carcinoma), originato dagli epiteli malpighiani di rivestimento o da zone metaplasiche di epiteli ghiandolari; [...] coinvolge, oltre l’epidermide, anche organi ghiandolari profondi ...
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In elettrocardiografia, extrasistoli p., quelle che compaiono, in una stessa derivazione con forma e ampiezza diverse, espressione di origine da punti differenti del miocardio. In istologia e citologia, [...] quadro p., quello costituito da cellule di diversa origine e morfologia ...
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Insufficienza funzionale della tiroide. L’i. può essere primitivo, quando è di derivazione esclusivamente tiroidea; secondario, quando è dovuto a una condizione morbosa dell’ipofisi (carenza di ormone [...] tireostimolante); terziario, per una carenza dell’ormone di rilascio ipotalamico (TRH) e, infine, periferico, quando consegue a deficit recettoriali o postrecettoriali. Nella stragrande maggioranza dei ...
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Etica
Carlo Augusto Viano
Il termine e le origini
'Etica' è parola di derivazione greca (da ἔθοϚ, che significa 'costume', 'carattere') equivalente al termine di derivazione latina 'morale' (da mores, [...] già presenti nello stato naturale, rendendole più stabili. Grozio immaginava lo stato di natura soprattutto attraverso schemi giuridici, derivati dal diritto romano e dal diritto delle genti, cioè il diritto che regola le relazioni tra uomini che non ...
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In genere, parola o locuzione nuova, non appartenente cioè al corpo lessicale di una lingua, tratta per derivazione o composizione da parole già in uso o introdotta con adattamenti da altra lingua oppure [...] formata con elementi greci o latini (sono di questo tipo la maggior parte dei n. tecnici, scientifici e di altri linguaggi settoriali). Costituisce n. anche l’aggiunta di un significato nuovo a parola ...
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Organizzazione di volontari per mutuo soccorso d’urgenza a feriti e malati, sorta in origine a Firenze, quale derivazione laica della Compagnia della Misericordia, poi diffusasi in tutta Italia. ...
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Solco i. Il tratto della scissura interemisferica compreso tra i lobi parietali.
In anatomia comparata, osso i., osso di derivazione connettivale (da membrana) che, nel neurocranio dei Vertebrati superiori, [...] può aggiungersi fra i due parietali ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.