Linguistica
In riferimento ai sistemi di scrittura, si dice scrittura lineare ogni sistema grafico adoperante segni a sviluppo l. non interpretabili come pittogrammi; in particolare, in archeologia si [...] certi limiti, due funzioni f(x) e g(x), risulti:
Tali condizioni si chiamano comunemente condizioni di linearità. La derivazione e l’integrazione di una funzione costituiscono due esempi di operatori l.; infatti è, per es.:
Non è invece lineare ...
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Scienza indiana: periodo classico. La tradizione del vyakarana (grammatica')
George Cardona
La tradizione del vyākaraṇa (grammatica')
L''Aṣṭādhyāyī' di Pāṇini
L'Aṣṭādhyāyī (Trattato in otto capitoli) [...] per l'insegnamento del sanscrito.
Un'altra risistemazione dei sūtra di Pāṇini è il Prakriyāsarvasva (La totalità delle derivazioni grammaticali) di Nārāyaṇabhaṭṭa (tardo XVI-XVII sec.). Una caratteristica di quest'opera è che mostra l'influsso di ...
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La lingua della scienza è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti nell’ambito della ricerca scientifica e della sua diffusione nella società. [...] di agarosio a una membrana»), anche se non mancano prestiti semantici e calchi. Inoltre, anche tra i composti e i derivati, gli acronimi e le sigle e le denominazioni eponime vi sono molte forme comuni, a parte eventuali adattamenti fono-morfologici ...
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Un'indagine che combini i problemi e i risultatì di discipline specializzate della scienza dell'antichità - archeologia, topografia, storia, epigrafia, linguistica, ecc. - è l'unica che possa dare un quadro [...] Bronzo. Stando così le cose, non si potrà negare che la compagine etrusca sia nata da un processo non di derivazione ma di sintesi tra correnti culturali preesistenti e altre nuove arrivate. Viene così a stabilirsi fin dalla protostoria etrusca un ...
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Si definisce terminologia l’insieme dei termini e delle espressioni che designano i concetti e gli oggetti di un particolare settore del sapere o di una attività e professione umana (Marello 1995: 719) [...] of radiation), che in genere si comportano sintatticamente come parole normali;
(e) eponimi e sintagmi eponimi (ovvero derivanti da nomi di personaggi), che si possono ottenere attraverso la semplice trasposizione dal nome proprio al nome comune ...
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L’➔accento della lingua italiana è di tipo espiratorio, in quanto fa emergere il nucleo vocalico della ➔ sillaba accentata con una maggiore emissione di fiato. In una catena fonica si distinguono così [...] , fenomeno per cui si tende a ritrarre la posizione dell’accento di parole poco comuni; accade così che verbi derivati da verbi latini composti risviluppino forme foneticamente più aderenti a quelle latine: ad es., lat. èlevo (con accento sulla ...
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Antropologia
Una delle grandi famiglie in cui si dividono tradizionalmente, in base a un criterio linguistico, i gruppi africani. Benché il termine B. (propr. «gli uomini», plur. di muntu «uomo») non abbia [...] è embrionale e l’unico vero caso è il locativo, formato da un suffisso; il sistema di numerazione è il quinario-decimale; i temi verbali primitivi sono prevalentemente bisillabi e hanno molte possibilità di derivazione mediante suffissi o infissi. ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] mediante un albero metrico (cfr. fig. 1), nel quale ogni nodo è etichettato con il simbolo del livello di derivazione corrispondente e dotato di un tratto forte o debole. La massima accentuazione sulla sillaba [ˈluː] qui non è espressa mediante ...
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Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] emergono dalla distribuzione dei nomi del rosolaccio, con la parola di sostrato paleosardo a[θː]anda del nuorese e quella di derivazione latina papàule del logudorese; mentre dei due tipi lessicali che designano l’arnia (casi[ɖː]u e móiu) nel nuorese ...
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I nomi d’azione (➔ nomi) sono nomi designanti processi: costruzione («l’azione di, il fatto di costruire»), risanamento («l’azione di, il fatto di risanare»), partenza («l’azione di, il fatto di partire») [...] ’insegnamento dell’uso del computer si è concluso
b. * l’insegnare l’uso del computer si è concluso
I suffissi derivativi utilizzati per formare nomi d’azione spesso si riferiscono a una particolare classe azionale nella base verbale, sicché anche la ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.