Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] e libro da viaggio, tra tazza di caffè e tazza da caffè, ecc.;
(b) è la lingua romanza in cui sono più numerosi i derivati (parasintetici e no) che hanno per base il nome di una parte del corpo:
(1) a. braccio → abbracciare, imbracciare, sbracciare ...
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I verbi denominali e deaggettivali sono formati, rispettivamente, a partire da nomi e da aggettivi per mezzo di ➔ suffissi (-eggiare, -ificare, -izzare), oltre che tramite ➔ conversione e parasintesi (➔ [...] relative alle differenze tra i significati espressi dai tre suffissi. I significati dipendono piuttosto dal tipo di base della derivazione (nomi e aggettivi) e dalla natura dell’evento indicato dal verbo. Una certa regolarità si può notare nell’uso ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] -letterario. Con questo, però, non si deve pensare che il trasferimento (temporaneo) del centro di interessi dai sistemi di derivazione testuale dei singoli manoscritti al mondo culturale dell'epoca in cui essi videro la luce costituisca un alibi al ...
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UNIVERSALI LINGUISTICI
Raffaele Simone
Il termine universali linguistici indica l'insieme di proprietà che risultano comuni a tutte le lingue del mondo o perlomeno a un alto numero di esse. Alcuni u. [...] Greenberg (Universals of human language, 1978).
Per molto tempo si era ritenuto che i tratti comuni fossero dovuti alla derivazione di tutte le lingue da un'unica lingua originaria (l'ipotesi ''monogenetica''). Oggi la gamma delle spiegazioni è più ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] Il percorso linguistico di Monti si articola a partire dagli inizi ferraresi, dominati da una rimeria di derivazione tardo-arcadica. Al trasferimento a Roma è inizialmente sordo alle novità dominanti del neoclassicismo winckelmanniano: la Prosopopea ...
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Si definisce posizione protonica la posizione occupata, all’interno di una parola, da segmenti o sillabe che precedono la sillaba in cui ricorre un accento primario (detta posizione tonica; ➔ accento). [...] cui questa differenza posizionale è causa di processi di variazione intervenuti diacronicamente o che si presentano nella derivazione morfologica o nella coniugazione dei verbi.
Diacronicamente sono notevoli i processi di riduzione che interessano le ...
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I ➔ forestierismi, una volta entrati nel lessico italiano, subiscono un processo più o meno lungo di acclimatamento e di ➔ adattamento. Fino al XIX secolo, nella maggior parte dei casi, i forestierismi [...] grafico registra invece un certo grado di oscillazione quando i forestierismi costituiscono la base di derivazione di neoformazioni italiane: jazz → jazzistico [ʤeˈdːzistiko], Joyce → joyceiano [ˈʤɔisejano] o [ˈʤɔisjano], Freud → freudiano ...
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Morfologia
Francesco De Renzo
La struttura delle parole
La morfologia scava dentro le parole. Al loro interno le parole possono contenere elementi che ci permettono di distinguere, per esempio, i nomi [...] della stessa parola quando entra in rapporto con le altre, e si chiama morfologia flessionale.
Morfologia derivazionale
Per derivazione si intende il meccanismo che consente la formazione di nuove parole a partire da una base lessicale (o radice ...
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economia Per a. di monete si intende la contraffazione del valore della moneta attraverso la riduzione del suo contenuto di metallo nobile. Contro tali alterazioni fraudolente, praticate in particolare [...] (azione pneumatolitica); elevata temperatura, spinte unidirezionali o idrostatiche ecc.
linguistica In grammatica, particolare tipo di derivazione mediante suffissi, i quali modificano il significato del vocabolo nella quantità, nella qualità o nella ...
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SUFFISSI
I suffissi sono elementi che si combinano alla base delle parole per crearne di nuove. La suffissazione è una delle principali risorse per l’arricchimento del lessico, ed è operante a partire [...] o da un aggettivo
occhio ▶ adocchiare
bianco ▶ sbiancare
I suffissi sono usati anche in un particolare tipo di derivazione di nomi, aggettivi e verbi: la creazione di parole alterate.
VEDI ANCHE
alterazione
causativi, suffissi
derivate, parole ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.