Nella formazione delle parole per ➔ derivazione, il suffisso -ità (< -itātem, con apocope di tem) dà luogo a nomi deaggettivali femminili: affidabile → affidabilità, aggressivo → aggressività, elettrico [...] è un errore abbastanza frequente, che capita di trovare anche in testi di scriventi colti.
La formazione di derivati in -(i)età è produttiva quasi esclusivamente con aggettivi in -rio: illusorio → illusorietà, perentorio → perentorietà, arbitrario ...
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GLOTTODIDATTICA
Renzo Titone
. Natura e ambito. - Il termine g., di derivazione greca, è stato saltuariamente usato in alcune pubblicazioni europee (di paesi mitteleuropei ed est europei) del nostro [...] secolo, e dal 1961 da R. Titone (1961, 1966 segg.), per indicare la didattica della lingua in generale, comprendendo sia il campo della lingua prima (nativa e ufficiale) sia il campo delle lingue seconde ...
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SUFFISSI ZERO, DERIVATI A
I derivati a suffisso zero (detti anche a derivazione immediata) sono parole ➔derivate formate senza il ricorso ad alcun suffisso; si tratta soprattutto di nomi astratti che [...] derivano da un verbo
abbandonare ▶ abbandono
rettificare ▶ rettifica
scorporare ▶ scorporo ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] (cfr. Gaeta 2004: 338-346). Quanto alle basi aggettivali, sono ammessi in genere solo gli aggettivi, semplici o derivati, di valore qualificativo (bellino, maliziosetto), mentre gli aggettivi denominali di relazione sono possibili «solo quando un uso ...
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I peggiorativi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) ottenuti per ➔ derivazione, il cui significato implica una valutazione negativa da parte del parlante, che in questo modo prende le distanze rispetto [...] a ragazzo o poetastro rispetto a poeta.
La valutazione negativa ha effetti diversi a seconda della base di derivazione. La gamma dei significati dei peggiorativi si può misurare attraverso varie scale o domini concettuali, secondo il principio ...
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DERIVATE, PAROLE
Le parole derivate (dette anche complesse) sono parole che derivano da un altro vocabolo italiano. La derivazione può avvenire in diversi modi.
• Mediante ➔prefisso
educare ▶ diseducare
• [...] del lessico, ed è operante a partire da diverse basi.
• Sostantivi derivanti da verbi
spargere ▶ spargimento
tessere ▶ tessitore
• Sostantivi derivanti da aggettivi o da altri sostantivi
sicuro ▶ sicurezza
droga ▶ drogheria
• Aggettivi ...
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In genere, parola o locuzione nuova, non appartenente cioè al corpo lessicale di una lingua, tratta per derivazione o composizione da parole già in uso o introdotta con adattamenti da altra lingua oppure [...] formata con elementi greci o latini (sono di questo tipo la maggior parte dei n. tecnici, scientifici e di altri linguaggi settoriali). Costituisce n. anche l’aggiunta di un significato nuovo a parola ...
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-FERO
-fero è un ➔suffissoide proveniente dal latino -ferum ‘che porta’, e si trova in parole di diretta derivazione latina (a loro volta ➔calchi di un originale greco) o formate modernamente soprattutto [...] in ambito letterario o tecnico-scientifico
mortifero (latino mortiferus, calco del greco thanatephòros)
sonnifero (latino somniferus)
calorifero (calore + -fero)
Quanto alla pronuncia, le parole composte ...
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La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] dai verbi latini terminanti in -āre, è quella con più alta percentuale di verbi regolari, ed è molto produttiva (incrementata dalla derivazione con i suffissi -izz-a-re, -ific-a-re, -eggi-a-re, ecc., oltre che dalla ➔ conversione).
La seconda ...
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Grammatico greco (forse di Frigia), scolaro di Trifone di Alessandria, insegnò a Roma al tempo di Augusto; scrisse fra l'altro sulla flessione e derivazione dei pronomi e in polemica con le teorie grammaticali [...] di Aristarco ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.