BRUCURELLI, Cassio (Cassio da Narni)
Claudio Mutini
Nacque a Narni intorno al 1480 da Bartolomeo. Ancora ragazzo si trasferì con la famiglia a Ferrara, ove si dette agli studi letterari, ma anche alle [...] e prosegue con la storia degli amori di Alcide e Isabella.
Come si può constatare anche da questo sommario, la derivazione del poema da quello ariostesco è abbastanza evidente. Il B., del resto, non nasconde di aver ripreso episodi e personaggi ...
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DE GUBERNATIS, Angelo
Lucia Strappini
Nacque a Torino il 7 apr. 1840 da Giambattista (morto nel 1867), figlio di un capitano dell'esercito sardo, che era stato funzionario del ministero delle Finanze [...] e molto rappresentata Francesca da Rimini (1817), alle tragedie di C. Marenco, ambientate per lo più in un Medioevo di derivazione dantesca (la più nota fu Pia de' Tolomei, 1837), all'altrettanto popolare Fornaretto di F. Dall'Ongaro (1846), fino ...
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CASTAGNOLA, Paolo Emilio
Alessandra Briganti
Nacque a Roma da Antonio e da Camilla De' Rossi il 7 maggio 1825.
Il padre, già ufficiale dell'esercito pontificio rimasto in servizio durante l'occupazione [...] della produzione poetica del C. - anche attraverso il recupero e l'inserimento di alcuni stilemi da quello sicuramente derivati. Un accento più personale, nell'ambito di questi primi versi, è rintracciabile nell'elaborazione colta dello stornello in ...
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BELLONCI, Goffredo
Arnaldo Bocelli
Nato a Bologna il 5 sett. 1882 da Giuseppe, ordinario di embriologia e istologia in quella università, e da Argia Facchini che morì dandolo alla luce, a sei anni rimase [...] ". Identificazione nella quale non furono certo senza influsso le teorie di G. Bertoni intorno a lingua e linguaggio, a loro volta derivanti, con adattamenti all'idealismo, da quelle del De Saussure e del Bally. Ma il B. la formulerà in modi propri ...
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GIACONI, Luisa
Rossella Certini
Nacque a Firenze il 18 giugno 1870 da Carlo e da Emma Guarducci. Di famiglia di origini nobili, ma non ricca, ebbe un'infanzia disagiata, costellata di rinunce e privazioni. [...] senari, settenari e novenari) che la G. utilizza per ottenere una musicalità interiore (in cui è possibile cogliere una derivazione dalla poetica del puer pascoliano, e che sfocia nella totale compenetrazione tra il simbolo e la cosa rappresentata) e ...
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BALLI (Balle, Ballo), Tomaso (Masi)
Enzo Noè Girardi
Nato a Palermo nella prima metà del sec. XVI da Antonio, nobile palermitano, giureconsulto e maestro razionale del tribunale del Regal Patrimonio, [...] ideazione dei personaggi, il B. attua una sorta di contaminazione tra spunti narrativi e caratteri di varia derivazione classica, dantesca, ariostesca e tassesca.
Approvata l'opera dai censori, Cosimo II ne autorizzò la pubblicazione, manifestando ...
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FOLGORE da San Gimignano (Iacobo di Michele)
Liana Cellerino
Uomo d'armi e poeta, figlio di un Michele che risulta già morto nel 1305, nacque a San Gimignano (presso Siena), forse tra il 1265 e il 1275, [...] Ricc. 2795dichiara di diciassette sonetti, conservandone però solo cinque, si ricollega alla poesia moraleggiante toscana di derivazione francese, legata all'allegorismo e alla precettistica della cortesia cavalleresca. Il Roman de la rose e, in ...
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GUGLIELMO da Sarzano
Monica Cerroni
Nacque intorno agli ultimi decenni del Duecento a Genova, nel sestiere di Sarzano, da cui ereditò l'appellativo, se si deve accordare valore restrittivo alle indicazioni [...] , il De potestate summi pontificis, il primo fra i due trattati di G., muove serrate argomentazioni contro la derivazione divina dell'autorità imperiale, a sostegno della dipendenza di questa dall'autorità papale, unica depositaria della volontà di ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] (vedi per tutte quella a Bernardo Spina del 18 ott. 1544, il cui tono giocoso mistifica un messaggio di probabile derivazione ochiniana).
Il riferimento alle lettere non è casuale. Sulle rovine del bernismo, inteso dal C. come uno "scrivere a la ...
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CAPORALI, Cesare
Claudio Mutini
Nacque in data tradizionalmente fissata al 20 giugno 1531, a Perugia, da Camillo.
Secondo le notizie forniteci dal Cavallucci riguardo alla sua formazione intellettuale, [...] più lungo tour de force del Berni: il capitolo al Fracastoro) al poema eroicomico. Costituisce una prova ulteriore della derivazione bernesca la dedica della poesia a Trifone Benci, che era nipote di quel Francesco al quale Berni si era indirizzato ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.