GIACOMO (Iacopo) da Lentini
Fabio De Propris
Detto il Notaro per antonomasia, nacque a Lentini, nella Sicilia orientale (cfr. Poesie, ed. Antonelli, II, v. 63; XII, v. 54; Dubbie, 1, v. 24), probabilmente [...] endecasillabi suddivisi in un'ottava più una sestina a schema di rime variabile. La tesi prevalente considera il sonetto derivato dalla stanza di canzone provenzale, magari nella forma di cobla esparsa (di qui la propensione a usare il sonetto ...
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DORIA, Percivalle
Joachim Göbbels
Nacque in data imprecisata dall'eminente famiglia genovese, ma, sebbene il suo nome compaia più volte nelle fonti cittadine, una sua precisa collocazione genealogica, [...] indipendente. Frequenti sono le rime siciliane (vv. 1-3, 2-4, 20-21, ecc.), le rime ricche (vv. 1-3, 2-4, 24-26), derivativa quella del v. 20 disvio:vio. La seconda canzone è composta in settenari, quinari e senari secondo lo schema 7a 7b 7c / 7a 7b ...
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MANZI, Alberto
Adolfo Scotto di Luzio
Nacque a Roma il 3 novembre del 1924, figlio di Ettore, tramviere, e di Maria (Rina) Mazzei, casalinga. I genitori ebbero anche un’altra figlia, Elena. Iscrittosi [...] Alberto Manzi).
Nelle motivazioni che Manzi oppose alla burocrazia ministeriale agivano, sicuramente, forti argomenti di derivazione attivistica ma più in generale una decisa resistenza alla riscrittura dell’identità infantile sulla base degli ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] divennero quasi dogmi culturali nel 17° secolo.
La letteratura barocca fu ancora più segnata da differenze relative alla derivazione sociale e geografica degli scrittori. Dai ceti plebei e medio-bassi delle città provenivano i poeti popolareschi e ...
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Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] mondiale è vissuta da molti, nella neutrale S., con un sentimento di colpa su cui s’innesta l’influenza dell’esistenzialismo di derivazione francese. Riuniti intorno a K.G. Vennberg e a E. Lindegren, i giovani autori si rifanno a modelli come T.S ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] sine flexione di G. Peano) come lingua internazionale, il l. è sempre stato vivo per gli elementi lessicali e derivativi, e per i tipi sintattici e stilistici che ha incessantemente offerto alle diverse lingue nazionali, soprattutto romanze, e per ...
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Stato federale, esteso per la massima parte nell’America Settentrionale, salvo una piccola porzione nell’America Centrale, oltre l’Istmo di Tehuantepec. I confini con gli USA, a N, e con il Guatemala e [...] hanno assunto il ruolo di ‘centri-rifugio’, pur non essendo in grado di offrire alloggi e occupazioni. Ne è derivato il sorgere di baraccopoli e la proliferazione dei più incontrollabili e umili mestieri. La secolare emigrazione verso gli Stati Uniti ...
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Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] Velyčko), le descrizioni di viaggio (V. Hryhorovyč-Bars´kyj), gli epistolari, le autobiografie e i racconti cavallereschi di derivazione occidentale, nel nuovo sistema letterario trovano posto anche la prosa polemica (I. Vyšens´kyj, M. Smotryc´kyj) e ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] nella sua pretesa di obbedire rigorosamente a quelle leggi della natura e della storia da cui si sono sempre fatte derivare le leggi positive. Invece, "disprezzando la legalità, il regime totalitario pretende di attuare la legge della storia o della ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] di un sistema di loci o tavola dei principî comuni (capita communia), vale a dire di uno schema (di evidente derivazione retorica) di punti essenziali di riferimento che permettano di ordinare in modo efficace, per l'insegnamento o per la pratica ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.