CRESPI, Cristoforo Benigno
Roberto Romano
Nacque a Busto Arsizio (allora in provincia di Milano) il 18 ott. 1833, primogenito di Antonio e di Maria Provasoli. Compì gli studi nel seminario rosminiano [...] dal primo per fondare una propria filatura a Verona) lo stabilimento di Ghemme, e iniziò la costruzione del canale di derivazione dall'Adda. Fu impresa tecnicamente assai ardua (a causa della presenza di un fiume sotterraneo che ostacolava i lavori ...
Leggi Tutto
LINATI, Claudio
Luisella Brunazzi Menoni
Nacque a Parma il 1° febbr. 1790 dal conte Filippo e da Emanuella dei conti Cogorani, che morì dandolo alla luce. Per la sua formazione umanistica, più che il [...] politica, preferì coltivare gli interessi artistici e letterari: compose in quel periodo La notte, poemetto di 347 versi di chiara derivazione pariniana, la sua migliore e più lunga prova poetica.
Nel 1809 il L. fu chiamato a far parte della guardia ...
Leggi Tutto
BELLINI, Filippo
Alberto Rossi
Nacque a Urbino tra il 1550 e il 1555: pur non avendone, l'assoluta certezza, lo si è sempre pensato scolaro di Federico Barocci. Certo è che le influenze barocceséhe [...] due tele, invece, il B. sembra, aver raggiunto, sia nella tavolozza sia nella tipologia di indiretta ma efficace derivazione veronesiana, i caratteri che a lungo rimarranno peculiari della sua arte.
Dopo il soggiorno urbinate, ritroviamo il B. a ...
Leggi Tutto
FUMAGALLI, Gaspare
Gaetano Bongiovanni
Nacque probabilmente a Roma nei primi anni del XVIII secolo. Non si hanno notizie sulla sua famiglia e sulla formazione, né sui motivi che lo portarono in Sicilia, [...] p. 51).
Si può supporre che dopo il 1749 il F. sia rientrato a Roma, dove acquisì nuovi orientamenti culturali, in gran parte derivati dai modi di G. Guglielmi e di G.B. Chiari, oltre che dal paesista A. Locatelli. Nel 1758 datò e firmò, definendosi ...
Leggi Tutto
CAPRIANI, Francesco, detto Francesco da Volterra
Manfredo Tafuri
Figlio di Giovanni Andrea, nacque a Volterra nei primi decenni del secolo XVI. La sua fama è basata sulle sue opere architettoniche a [...] incisione del Vasi: si tratta di una semplice fronte a due ordini ritmati da doppie lesene, secondo un modello di derivazione sangallesca che lo stesso C. e G. Della Porta svilupperanno in progetti più complessi. È incerta l'attribuzione della casa ...
Leggi Tutto
GIMIGNANI, Ludovico
Letizia Lanzetta
Figlio di Giacinto, pittore, e di Cecilia Turchi, nacque a Roma il 19 maggio 1643 e fu tenuto a battesimo da Caterina Tezi, moglie di Gian Lorenzo Bernini, e da [...] rapporto con Bernini, esso dovette essere sia diretto sia frutto dei rapporti tra il G. e l'entourage di marcata derivazione berniniana in senso più o meno stretto. Appare convincente la considerazione fatta da Federico Zeri (1955) che intravide in G ...
Leggi Tutto
DA EMPOLI, Iacopo, detto Iacopo Chimenti (o l'Empoli)
M. Adelaide Chiappini Bianchini
Pittore più noto con il cognome Chimenti che è invece nome di battesimo del padre, Chimenti di Girolamo di Michele [...] in basso, non è menzionata dalle fonti ma si potrebbe porre fra il '70 e il '75., in quanto appare evidente la derivazione da Maso nell'Annunciazione che sembra tratta da quella dei maestro ora in casa Vasari ad Arezzo; mentre nella parte bassa le ...
Leggi Tutto
BONIFACIO, conte e duca di Lucca
Carlo Guido Mor
Capostipite italiano, e primo di questo nome, della dinastia che resse il ducato di Lucca (poi marchesato di Toscana) quasi senza interruzione fino al [...] e, sulla sua scorta, B. Baudi di Vesme (Dai Supponidi agli Obertenghi,ibid., XXIV [1920], pp. 201-242). Sostennero la derivazione degli Obertenghi dai Supponidi. La tesi del Muratori è stata però ripresa da C. Manaresi (Le pergamene di S. Bartolomeo ...
Leggi Tutto
CALEPIO
Gigliola Soldi Rondinini
La famiglia dei conti di Calepio compare nei documenti con tale denominazione soltanto verso la fine del sec. XII (1195-1198). Le sue origini sono state finora oggetto [...] nobiltà di queste ultime, o di fondarne la legittimità. Tuttavia, per quanto concerne i Martinengo, non sembra che tale derivazione sia verificabile su documenti, anche se il titolo di "comites de Martinengo" o "de loco qui dicitur Martinengo", con ...
Leggi Tutto
FEDELI, Domenico, detto il Maggiotto (Magiotto, Majotto)
Ettore Merkel
Nato a Venezia nel 1712 dal barcaiolo Sebastiano, è registrato nei documenti contemporanei con il soprannome (poi cognomizzato) [...] Dalla Lezione di disegno di Ginevra discendono la variante autografa a tre figure, del Museo civico di Treviso e le derivazioni posteriori del Museo di Praga e di collezione privata a Faenza. Il F. dipinse in questi anni, secondo analoghi parametri ...
Leggi Tutto
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.