MARCONI, Rocco
Giorgio Tagliaferro
Figlio di ser Filippo e forse di una Caterina di cui non è noto il cognome, il M. è documentato per la prima volta nel settembre 1504 a Venezia con la qualifica di [...] i modi di Palma il Vecchio (Iacopo Negretti) e un aggiornamento condotto sulle novità introdotte dalle correnti di derivazione giorgionesca e tizianesca. Nel febbraio 1517, morta evidentemente la prima moglie, il M., abitante ora nella parrocchia di ...
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FUNAIOLI, Gino
Gianfranco Gianotti
Nacque il 2 ott. 1878 a Pomarance, presso Volterra, terzo di cinque figli di Alessandro, avvocato e possidente, e di Albina Cercignani. Compiuti gli studi liceali [...] nella Firenze di Vitelli e di Rajna, sotto il segno congiunto del metodo storico e della filologia formale di derivazione tedesca, il F. completò la sua formazione in Germania. Al soggiorno tedesco pertengono un intelligente studio sul caso locativo ...
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D'ELIA, Alessio
Domenica Pasculli Ferrara
Nacque il 25 giugno 1718 a San Cipriano Picentino (Salerno), da Bartolomeo e da Peregrina Sarli, secondo un documento ritrovato di recente (Cioffi, 1987, p. [...] al De Mura è l'Assunta (1755) sull'altare maggiore della chiesa madre di Turi (Gambacorta, 1979, p. 66) in derivazione dell'analogo soggetto dipinto dal De Mura alla Nunziatella nel 1751. Della stessa materia cromatica e analogo compositivamente è il ...
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DAUPHIN (Dolfin), Olivier
Graziella Martinelli
Figlio di Louis, nacque intorno al 1634 a Troyes, in Francia, come si rileva dall'atto di morte. Ancor giovanissimo, raggiunse in Italia jean Boulanger, [...] un angelo addita il cielo.
Il D. ribadiscé qui la dipendenza dai modi del maestro, anche per la probabile derivazione dell'opera dal perduto esemplare boulangeriano; eloquente in tal senso è l'inserto della balaustrata, tema consueto nell'iconografia ...
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GUIDI, Ignazio
Bruna Soravia
Nacque a Roma il 31 luglio 1844, da Michele e da Livia Mordacchini. Dopo il diploma di studi classici, s'indirizzò allo studio delle lingue orientali presso la facoltà di [...] nagast, classica raccolta canonica di diritto ecclesiastico e civile in lingua ge'ez, della quale egli dimostrò con autorevolezza la derivazione da un testo analogo di autore arabo egiziano (Il Fetha nagast o Legislazione dei re, Roma 1897-99). La ...
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ARCANGELI, Ageo
Roberto Abbondanza
Nato a Treia (Macerata) il 7 febbr. 1880, si laureò giovanissimo nell'università di Macerata con una tesi sulle mutue assicuratrici - che gli forni materia per le [...] nella premessa storica sull'origine della società in accomandita. Essa non deve, secondo l'A., ritenersi una derivazione della conunenda, essendosi invece sviluppata, come reazione al principio della responsabilità illimitata, in seno alla compagnia ...
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GNACCARINI, Filippo
Paola Bianchi
Nacque a Roma il 24 maggio 1804 da Camillo e Geltrude Peruzzi.
Frequentò l'Accademia di S. Luca, distinguendosi nell'arte della scultura. Quattordicenne, vinse una [...] , orientato particolarmente verso la stilizzazione formale, e oscillante tra la grazia e l'estro canoviani e il rigore di derivazione thorvaldesiana.
Intorno al 1827 lo G. firmò, per il piedistallo sinistro dell'esedra verso il Pincio, la statua ...
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CATANIO, Francesco Costanzo
Giacomo Bargellesi
Nacque a Ferrara nel 1602. La tradizione lo dice dapprima a Ferrara allievo dello Scarsellino, poi a Bologna (1625-27) alla scuola del Reni. Tuttavia in [...] introducono nell'arte ferrarese elementi di ispirazione caravaggesca che non si possono interpretare per la sola via della derivazione bononiana.
Nei due quadroni di S. Giorgio le raffigurazioni giuocano un ruolo quasi secondario, mentre la scena è ...
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BLANC, Giuseppe
Nicola Balata
Nacque a Bardonecchia (Torino), da Giuseppe Augusto e Angelina Bauda, l'11 apr. 1886. Iniziato lo studio della musica a Torino, fu allievo di G. Bolzoni per la composizione [...] grande originalità, e vi è stata riconosciuta una molteplicità di motivi provenienti dalla musica popolare sia di derivazione italiana (direttamente dal canto popolare Il cerchio oppure dai diversi rami toscano, romagnolo, romano), sia svizzera e ...
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DANIELE, Arturo
Ernesto Borelli
Figlio di Luigi e di Maria Angiola Ciomei, nacque a Lucca l'8 agosto 1878. Dopo gli studi classici, si laureò in farmacia presso l'università di Pisa nel 1900. L'attività [...] più ampia e ricca di significati allusivi: con quest'opera, comunque, il D. prende le distanze dalla pittura locale di derivazione accademica, non agitata da grandi problemi.
Il passaggio a una seconda fase si ha negli anni intorno alla prima guerra ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.