Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e [...] araba e senza escludere il lascito della filosofia medievale: egli scrisse a tal fine un documento articolato in 900 tesi che avrebbe dovuto essere discusso a Roma in una riunione tra dotti provenienti ...
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Poetessa (n. Napoli - m. Roma 1618), seguace delle dottrine di Galilei, prima amica e amante, poi fiera nemica di G. Marino. Scrisse un poema in 23 canti, la Scanderbeide, di derivazione tassesca, in cui [...] sono narrate le gesta dello Scanderbeg contro i Turchi ...
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Drammaturgo italiano (Cuneo 1880 - Boves, Cuneo, 1962). Il suo nome ha avuto risonanza soprattutto per Il Beffardo (1919), "fresco drammatico dugentesco" ispirato all'interpretazione romantica della vita [...] di Cecco Angiolieri, e di evidente derivazione da Sem Benelli. ...
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Pittore francese (Parigi 1897 - ivi 1981). Allievo di J.-P. Laurens all'Académie Julian, dopo aver lavorato come caricaturista e disegnatore di moda dal 1925 si dedicò solo alla pittura, presentando opere [...] di derivazione cubista. Negli anni Trenta svolse i suoi temi prediletti - interni, finestre, personaggi nella loro intimità familiare - con una grande attenzione per il particolare. In quegli anni eseguì uno dei quattro pannelli del Palazzo della ...
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Economista di origine russa (Łódź 1914 - Concord, Massachusetts, 1997), naturalizzato statunitense (1941); prof. alla univ. Johns Hopkins (1948-58) e al Massachusetts Inst. of Techn. (dal 1958). Importante [...] il suo modello macroeconomico di sviluppo, di derivazione keynesiana, basato essenzialmente sui rapporti quantitativi tra alcune grandezze fondamentali considerate costanti, noto come modello Harrod-Domar (benché i due economisti vi siano pervenuti ...
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Poeta peruviano (Lima 1882 - ivi 1942). Pubblicò Simbólicas (1911), La Canción de las Figuras (1916), Poesías (1929), reagendo con la sua arte di tendenza simbolistica e modernista alla tradizione letteraria [...] dell'America Latina, modellata sulla retorica magniloquenza di derivazione ispanica. ...
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Sociologo statunitense (Sherman, Conn., 1855 - Scarsdale, N. Y., 1931), prof. all'univ. Columbia, fautore di una sociologia rigidamente scientifica e dello sviluppo di ricerche statistiche applicate alla [...] sociologia. Fondò il suo sistema sulla teoria della "coscienza della specie" di derivazione smithiana e spenceriana, riformulata nelle ultime opere come teoria della "molteplicità dei comportamenti". Opere: The principles of sociology (1896), ...
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Pianista e compositore di jazz (Concord, California, 1920 - Norwalk, Connecticut, 2012). Musicista tra i più popolari del jazz moderno, B. ha dato vita a una produzione in cui si mescola una prassi improvvisativa [...] di ascendenza cool con stilemi esecutivi e compositivi di derivazione colta. ...
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Poeta e autore drammatico (Valenza 1561 - ivi 1623). Fu uno dei fondatori dell'Academia de los Nocturnos. Fra le sue numerose commedie ricordiamo La gitana melancólica (1608), La fuerza del interés (1616), [...] La venganza honrosa (1615) e El mercader amante (1616) di derivazione italiana. Scrisse, inoltre, alcune commedie di argomento religioso, un poema storico, Expulsión de los moros de España (1610) e numerosi componimenti poetici d'occasione. Fu ...
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AMELI, Paolo
Mario Pepe
Successo nel 1741 a Gabriele Valvassori come architetto della famiglia Pamphilj, eseguì per il principe Camillo la facciata del pal. Doria sull'od. via del Plebiscito, a Roma, [...] terminata nel 1744. L'enorme fronte mostra una precisa derivazione dalle forme borrominiane, mediate dall'architettura del Valvassori; nell'insieme però, e ancor più nei particolari, si scorge il carattere più elegante che quelle forme assumono in ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.