IRDI, Salvatore
Rossella Canuti
Non si conoscono la data e il luogo di nascita di questo scultore, probabilmente di origine partenopea, formatosi a Napoli dove svolse la sua attività. A partire dal [...] capretto e Sansone e Dalila. Nel 1845 scolpì la statua di un Pastore che suona la piva con un cane, di stretta derivazione da un analogo soggetto di Thorvaldsen, conservata al Museo di Capodimonte (Di Majo, p. 16) insieme con la figura dell'Innocenza ...
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FERRARI, Giacomo
Alessandra Zametta
Nacque all'inizio del XVII secolo a Cremona, dove il padre, mantovano, si era trasferito. Secondo l'Arisi (Accademia ...) fu allievo di P. M. Neri e, dopo il definitivo [...] e Daria in S. Agostino, sempre a Cremona.
Tali dipinti rivelano soprattutto l'influenza della coeva pittura emiliana di stretta derivazione guercinesca, quale quella di B. e C. Gennari, non senza un interesse per le soluzioni del milanese C. F ...
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CIVERCHIO, Vincenzo
Paola Astrua
Nacque a Crema (come si desume dalle molte opere firmate e dal testamento in cui si autodefinisce "Civis Cremensis") tra il 1460 e il 1470 da antica famiglia "scritta [...] 1490, con l'Andata al Calvario sormontata dalla Deposizione (Panazza, 1963).
Il dipinto innesta sullo schema lombardo, di derivazione dalla quasi coeva Pietà di Berlino del Foppa (già in S. Pietro in Gessate), una esasperazione espressiva ed un ...
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MARCONI, Rocco
Giorgio Tagliaferro
Figlio di ser Filippo e forse di una Caterina di cui non è noto il cognome, il M. è documentato per la prima volta nel settembre 1504 a Venezia con la qualifica di [...] i modi di Palma il Vecchio (Iacopo Negretti) e un aggiornamento condotto sulle novità introdotte dalle correnti di derivazione giorgionesca e tizianesca. Nel febbraio 1517, morta evidentemente la prima moglie, il M., abitante ora nella parrocchia di ...
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D'ELIA, Alessio
Domenica Pasculli Ferrara
Nacque il 25 giugno 1718 a San Cipriano Picentino (Salerno), da Bartolomeo e da Peregrina Sarli, secondo un documento ritrovato di recente (Cioffi, 1987, p. [...] al De Mura è l'Assunta (1755) sull'altare maggiore della chiesa madre di Turi (Gambacorta, 1979, p. 66) in derivazione dell'analogo soggetto dipinto dal De Mura alla Nunziatella nel 1751. Della stessa materia cromatica e analogo compositivamente è il ...
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DAUPHIN (Dolfin), Olivier
Graziella Martinelli
Figlio di Louis, nacque intorno al 1634 a Troyes, in Francia, come si rileva dall'atto di morte. Ancor giovanissimo, raggiunse in Italia jean Boulanger, [...] un angelo addita il cielo.
Il D. ribadiscé qui la dipendenza dai modi del maestro, anche per la probabile derivazione dell'opera dal perduto esemplare boulangeriano; eloquente in tal senso è l'inserto della balaustrata, tema consueto nell'iconografia ...
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GNACCARINI, Filippo
Paola Bianchi
Nacque a Roma il 24 maggio 1804 da Camillo e Geltrude Peruzzi.
Frequentò l'Accademia di S. Luca, distinguendosi nell'arte della scultura. Quattordicenne, vinse una [...] , orientato particolarmente verso la stilizzazione formale, e oscillante tra la grazia e l'estro canoviani e il rigore di derivazione thorvaldesiana.
Intorno al 1827 lo G. firmò, per il piedistallo sinistro dell'esedra verso il Pincio, la statua ...
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CATANIO, Francesco Costanzo
Giacomo Bargellesi
Nacque a Ferrara nel 1602. La tradizione lo dice dapprima a Ferrara allievo dello Scarsellino, poi a Bologna (1625-27) alla scuola del Reni. Tuttavia in [...] introducono nell'arte ferrarese elementi di ispirazione caravaggesca che non si possono interpretare per la sola via della derivazione bononiana.
Nei due quadroni di S. Giorgio le raffigurazioni giuocano un ruolo quasi secondario, mentre la scena è ...
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DANIELE, Arturo
Ernesto Borelli
Figlio di Luigi e di Maria Angiola Ciomei, nacque a Lucca l'8 agosto 1878. Dopo gli studi classici, si laureò in farmacia presso l'università di Pisa nel 1900. L'attività [...] più ampia e ricca di significati allusivi: con quest'opera, comunque, il D. prende le distanze dalla pittura locale di derivazione accademica, non agitata da grandi problemi.
Il passaggio a una seconda fase si ha negli anni intorno alla prima guerra ...
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AGLIARDI, Alessio, il Vecchio
Luigi Angelini
, il Vecchio. Ingegnere e architetto, nato ad Arcene (Bergamo) verso la metà del sec. XV: nel 1443, se è esatta la notizia di P. Spino secondo la quale [...] il ducato di Milano e la Repubblica di Venezia, l'A. fu da quest'ultima inviato a trattare e discutere opere di derivazione idraulica.
Nel 1502 veniva assunto stabilmente per i lavori sul Brenta dal Magistrato delle Acque, che lo dichiarava "homo di ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.