PIERGENTILE da Matelica
Matteo Mazzalupi
PIERGENTILE (Pergentile) da Matelica. – Ignote sono le date di nascita e di morte di questo pittore, originario di Matelica (Macerata) e attivo nelle Marche [...] ancora regnava nella corte varanesca.
L’architettura di crociere su pilastri ornati da specchiature marmoree, di derivazione palmezzanesca, è abitata da figure massicce e abbondantemente panneggiate: alla conoscenza delle opere marchigiane di Luca ...
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CRISTOFALI (Cristofoli, Cristofori), Adriano
Francesca D'Arcais
Figlio di Marcantonio e di Margherita Bellanti, nacque a Verona il 25 Marzo 1718.
Il padre era giardiniere presso il marchese G. B. Spolverini, [...] a lesene e semicolonne; nella facciata sul cortile modiglioni che animano i timpani delle finestre, in cui chiarissima è la derivazione dal Sammicheli, movimentano la parete con un gioco di masse abbastanza articolato; in maniera analoga, ma con una ...
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BISSOLO, Francesco
Maria Maddalena Palmegiano
Seguace di Giovanni Bellini, cominciò a imparare i primi elementi dell'arte pittorica probabilmente a Treviso, alla scuola di Gerolamo il Vecchio; trevigiano, [...] plastici di una certa forza, per la pennellata corposa e per il pendaglio di frutta è di chiara derivazione padovana; questi elementi esteriori più facilmente assimilabili erano caratteristici delle scuole venete e in ispecie della trevigiana, per ...
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DI GIOVANNI, Giuseppe
Gioacchino Barbera
Nacque a Palermo nel 1817; scarse sono le notizie dei biografi sulla sua giovinezza e sulle fasi della sua formazione; studiò disegno da autodidatta, specializzandosi [...] suo linguaggio, già decisamente orientato in chiave accademica, con gli apporti più stimolanti del "realismo romantico" di derivazione romana e napoletana. Nel 1861 presentò tre dipinti, oggi dispersi, all'Esposizione nazionale di Firenze: S. Eligio ...
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FAFFEO, Cristoforo
Gennaro Toscano
Pittore campano, documentato tra il 1489 e il 1497. Il documento più antico relativo alla sua attività è del 4 ag. 1489 e si riferisce al pagamento "per parecchie [...] una latente atmosfera antoniazzesca, evidenti sono i riflessi della produzione romana del Pinturicchio: in particolare essa è una precisa derivazione del suo Presepe, affrescato tra il 1488 e il 1490 nella cappella Della Rovere in S. Maria del Popolo ...
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CARNEVALI, Cesare
LL. Arcangeli-A. Lugli
Nato a Reggio Emilia, verisimilmente intorno al 1765, da Filippo e Rosa Clavi, se ne hanno scarse notizie biografiche. In Notizie biografiche in continuaz. della [...] , non è stato possibile rinvenirne alcun esemplare. Nella produzione del C. si coglie, oltre alla chiara derivazione fontanesiana delle scenografie, una sostanziale sensibilità settecentesca, con un uso sobrio di effetti pittorici sul tranquillo ...
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BORRONI, Paolo
Angela Ottino Della Chiesa
Figlio di Giuseppe Antonio e di Cristina Stefanini, nacque a Voghera il 12 genn. 1749. Dalle biografie che ne scrissero Scaramuzza (1820) e Maragliano (1897) [...] Rameri).
Raramente il freddo classicismo di maniera del B. cede nei quadri sacri e mitologici a dolcezze di derivazione correggesca, ma il pittore costruisce con solida sicurezza e classica misura i suoi ritratti che furono numerosissimi.
Fonti ...
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FEDERICO di Filippo di Ubaldo (Federico Fiorentino)
Morena Costantini
Non si conoscono gli estremi anagrafici di questo scultore originario di Firenze, attivo a Rieti agli inizi del XVI secolo; i pochi [...] dei due secoli e ne esprime le diverse componenti richiamandosi alle esperienze pittoriche dell'Italia centrale di derivazione pierfrancescana come alla coeva cultura fiorentina, peraltro già importata in ambito locale da Silvestro dell'Aquila.
Fonti ...
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MAGGI, Giovanni
Laura Di Calisto
Nato intorno al 1566, probabilmente a Roma, è ricordato da Giovanni Baglione (1642, pp. 393 s.) come "dipintore, et intagliatore all'acqua forte", "virtuoso in diverse [...] ,5 x 48,2) e di grande successo commerciale, testimoniato da numerose ristampe.
Ispirata a modelli iconografici di derivazione sistina, come la pianta Brambilla - van Aelst e quella successiva di Matteo Florimi, l'opera presenta elementi di indubbia ...
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GIOVANNI da Gaeta
Elisabetta Campolongo
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, originario di Gaeta, attivo intorno alla seconda metà del XV secolo.
La personalità di G. venne delineata [...] Pensulis, antica denominazione della chiesa, raffigurato ai piedi della Vergine in atto di preghiera. I caratteri di derivazione ispanica sono riconoscibili nell'impianto compositivo del pannello centrale, nei fondi d'oro graffito a quadratini, nelle ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.