ILARIO da Viterbo, detto Prete Ilario
Simona Moretti
Non si hanno molte notizie su questo pittore nato a Viterbo, la cui attività è documentata tra il 1375 e il 1393.
Il tentativo di considerarlo un [...] ) d'Assisi e nei racconti orali e popolari "di grazie" (Mazzara, p. 194). Per primo Van Marle sottolineò la libera derivazione della scena centrale dalla celebre Annunciazione di Simone Martini e Lippo Memmi eseguita nel 1333 per la cappella di S ...
Leggi Tutto
DE MAGISTRIS, Giovanni Andrea
Rosanna Petrangolini Benedetti Panici
Figlio di Bernardino, nacque in una famiglia di artigiani vasai originaria di Ripatransone (prov. di Ascoli Piceno; Grigioni, 1909); [...] nella cui pittura si sovrappongono spesso motivi lotteschi a volte così slegati dal contesto da far supporre una diretta derivazione da disegni preparatori del Lotto (Zampetti, 1981, p. 345).
Fonti e Bibl.: Caldarola, Collegiata di S. Martino, G ...
Leggi Tutto
DEVITA (De Vita), Sebastiano Giuseppe
Kruno Prijatelj
Figlio di Pietro (il cui padre Sebastiano era probabilmente funzionario militare al servizio della Repubblica veneta) e di Matija Krstulović, ambedue [...] del tardo barocco veneziano con lontani riflessi del Tiepolo e dei suoi seguaci uniti a una componente ritardataria di derivazione tardosecentesca. Ha un posto di discreto rilievo nel modesto gruppo dei pittori dalmati del Settecento (a parte la ...
Leggi Tutto
ANDREASI (Andreazio, Andreazzi), Ippolito, detto l'Andreasino
Rossana Bossaglia
Nato a Mantova, probabilmente nel 1548, come si può desumere dalla notizia che lo dice morto nel 1608 all'età di 60 anni.
Non [...] in S. Francesco di Mantova, andate perdute.
Lo stile dell'unica opera sicura e di quelle di concorde attribuzione conferma la derivazione dell'arte dell'A. dal Parmigianino piuttosto che da Giulio Romano. Il fare dell'A., di sapore manieristico, si ...
Leggi Tutto
BOCCIARDO, Clemente, detto il Clementone
Ennio Poleggi
Nato a Genova nel 1620, fu scolaro di Bernardo Strozzi, ma si allontanò molto giovane dalla sua città per completare la sua educazione, insieme [...] fama e commissioni importanti. Il nome del Castiglione, poi, nella sua formazione, va accoppiato a una più diretta derivazione, rispetto allo Strozzi, dai modi del manierismo genovese.
Bibl.: R. Soprani, La vita de' pittori, scoltori et architetti ...
Leggi Tutto
GIMIGNANI, Giacinto
Angela Negro
Figlio del pittore Alessio e di Dianora Tognelli nacque a Pistoia e fu battezzato nel duomo di quella città il 23 genn. 1606.
La sua formazione si compì verosimilmente [...] romano del G., come indicano i due principali biografi, Pascoli e Pio.
Le prime opere autonome e di stretta derivazione cortonesca, come il Pasce oves meas di Castel San Pietro sopra Palestrina del 1632, pagatogli dal cardinal Francesco Barberini o ...
Leggi Tutto
FURINI, Francesco
Roberto Cannatà
Nacque a Firenze il 10 apr. 1603 da Filippo di Nicola e da Francesca di Lazzaro Rossi (Corti, 1971, p. 14). Suo padre, formatosi con Domenico Cresti, il Passignano, [...] a Todiano in Umbria (Toscano, 1989), in cui la formazione fiorentina si avvale di sottili spunti naturalistici di derivazione caravaggesca. Ancora echi caravaggeschi, commisti a citazioni dall'antico e a ricordi da Cristofano Allori, è dato cogliere ...
Leggi Tutto
BERTUCCI, Giovan Battista il Vecchio (detto Giovan Battista da Faenza)
Ennio Golfieri
Da identificare con Giovan Battista Utili, da un soprannome del padre fu detto anche G. B. Bracceschi e, dall'attività [...] predominio dei maestri ferraresi andava subentrando l'influenza della scuola umbro-toscana. I vecchi critici hanno voluto vedere una derivazione diretta del B. dal Perugino e dal Pinturicchio e, troppo suggestionati dal fatto che la moglie era figlia ...
Leggi Tutto
GIORDANO, Onofrio (Onofrio della Cava)
Maria Grazia Ercolino
Non si conosce la data di nascita di questo architetto ingegnere e scultore, probabilmente originario di Cava de' Tirreni, attivo in Dalmazia [...] realizzati in Dalmazia nella prima metà del Quattrocento; l'utilizzo di forme e stilemi derivanti dall'architettura classica avvalora l'ipotesi di una sua derivazione da un prototipo romano (Ragghianti, p. 36). A tal proposito Hersey (p. 33) ha ...
Leggi Tutto
MARCHESI, Andrea, detto il Formigine
Valerio Da Gai
Figlio di Pietro nacque a Formigine (presso Modena). La data di nascita è convenzionalmente fissata agli anni 1480-90 in base alle prime indicazioni [...] attorno al 1490 e riscontrando nei progetti a lui riferiti l'adozione di elementi fortemente innovativi di derivazione bramantesca e raffaellesca difficilmente acquisibili a quella data tramite un tirocinio limitato a un ambito strettamente emiliano ...
Leggi Tutto
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.