DEL NERI, Edoardo
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio di Clemente Delneri (il cognome fu cambiato dai figli in Del Neri nel 1915) e Caterina Paulin, nacque a Gorizia il 18 marzo 1890.
Apparteneva ad una [...] .
Fin da queste prime prove è evidente la complessità della formazione viennese dell'artista. Nei ritratti è indubbia la derivazione dalla corrente realistica tedesca. "Nella pennellata breve e densa di colore e nei sapienti guizzi di luce è da ...
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LELLI (Lelio), Giovanni Antonio
Cecilia Mazzetti di Pietralata
Non si conoscono né il luogo né la data di nascita, collocabile intorno al 1594, di questo artista attivo a Roma nella prima metà del Seicento.
Sposò [...] una sola volta fiorentino e di cui si ignorano altri dati. Del L. è ampiamente attestato il cognome, o la sua derivazione Lelio: con essa compare negli Stati delle anime degli anni 1632, 1634 e 1635 e, nella formula latinizzata "Laelius", in alcune ...
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Mathurā, l'odierna Muttra, fu sin dall'antichità un importante centro religioso del vishnuismo. Situata sul fiume Jumna, lungo le vie commerciali che congiungevano il N-O dell'India con le pianure del [...] di questi saggi, in posizioni ed atteggiamenti simili, appunto, a quelli del Buddha.
L'attinenza a forme di diretta derivazione indiana che il tipo iconografico del Buddha di M. rivela, pone una differenza profonda, al di là degli elementi simbolici ...
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CORTAILLOD, Civiltà di
S. M. Puglisi
La definizione delle caratteristiche della Civiltà di C., in territorio elvetico, è principalmente dovuta alle ricerche del Vouga e del Vogt. Oggi si tende a considerarla [...] ).
Le abitazioni rettangolari, costruite su impalcati in prossimità della riva o sull'acqua, sono da alcuni considerate una derivazione di quelle danubiane elevate su pali (v. casa, 2. Preistoria occidentale), ma, data la diversità di cultura, è ...
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DIADOUMENOS (Diadumenus)
L. Guerrini
Supposto scultore di origine greca, databile al I-II sec. d. C. Il nome appare al genitivo su un rilievo al Louvre raffigurante Zeus, Tethis ed Hera, gruppo ispirato [...] forma genitiva, su un cippo conservato al Museo Vaticano, con in rilievo la raffigurazione di un diadoùmenos, di chiara derivazione policletea. L'iscrizione è qui peraltro da intendere come nome della figura rappresentata, non dell'autore.
Bibl.: H ...
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POSTUMIO ALBINO, Aulo (A. Postumius Albinus Regillensis)
A. Longo
Su monete coniate nel 49 o nel 43-42 a. C. da Decimo Bruto (che per adozione era entrato nella gens Postumia) è effigiato un Aulo Postumio [...] Aulo Postumio Albino e che era stato console nel 99 a. C.
Il realismo vivace di quest'immagine fa congetturare la derivazione da un ritratto non molto posteriore alla morte del personaggio (avvenuta nell'89 a. C.). Il Vessberg ha circoscritto il ...
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MANIA (Μανία)
S. de Marinis
Personificazione della pazzia, così come lo sono Oistros e Lyssa, la quale ultima sembra comparire assai più spesso di M. nelle rappresentazioni figurate. La presenza di M. [...] , dove ogni figura è contrassegnata dall'iscrizione del nome. La scena, che si è molto discusso se possa o meno derivare da una tragedia, e in particolare dall'Eracle furente di Euripide, mostra Eracle, il quale, preso da improvvisa pazzia, getta ...
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Scultore tedesco del 13º sec. Sulla base del suo capolavoro, le sculture del duomo di N., si è cercato di ricostruire la carriera di questo anonimo maestro. Egli dovette formarsi nella Francia settentrionale [...] (grandi statue di arenaria) e i rilievi del tramezzo sono fra i più alti esiti della scultura del Medioevo. In diretta derivazione dalle sculture di Naumburg stanno le sette statue nel duomo di Meissen, che sono però opera di un maestro più giovane. ...
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MAESTRO degli ANGELI RIBELLI
G. Neri
Nome convenzionale con il quale a partire da Laclotte (1969) viene indicato il pittore, attivo ad Avignone nel sec. 14°, autore della tavoletta raffigurante su di [...] Lorenzetti. La datazione proposta si aggirerebbe quindi intorno al quinto decennio del Trecento, anche per l'evidente derivazione stilistica da modi martiniani riconducibili a Barna, che appaiono già come un preludio al Gotico internazionale maturo ...
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Vedi TELAMONE dell'anno: 1966 - 1966 - 1997
TELAMONE (τελαμών, telamo)
Red.
In greco il termine t., documentato in varie iscrizioni (I. G., iv, 517 dall'Heraion di Argo; ivi sono riportati anche altri [...] signa mutulos aut coronas sustinent, nostri telamones appellant..., Graeci vero eos ἄτλαντας vocitant. Entrambi i nomi hanno una derivazione comune dalla stessa radice tl, con significato di "portare, sopportare". Sempre secondo Vitruvio (i, 1, 6) l ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.