POMPA (πομπή, pompa)
L. Franchi
E. Paribeni
È termine greco, ed è morfologicamente un nomen actionis da πέμπω, mandare, inviare. In Omero (Il., ix, 438) la parola πομπή ha infatti il significato di [...] da otto portatori con il morto adagiato su un ricco letto. Dietro a lui la moglie, i figli ed i parenti. La derivazione iconografica dalle urne tardo-etrusche con il viaggio all'Ade è chiara: le praeficae, i musici, la figura giacente del defunto, il ...
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Vedi BRONZO dell'anno: 1959 - 1994
BRONZO (in lat. aes; l'it. bronzo forse da aes Brundisium)
B. Bearzi
R. Bianchi Bandinelli
R. Grousset
J. Auboyer
B. Bearzi
R. Bianchi Bandinelli
T. R. Grousset
J. [...] intorno agli artisti Rhoikos e Theodoros (v.), attivi a Samo nella prima metà del sec. VI a. C., fa intravedere una derivazione della tecnica a cera perduta e interno vuoto, per opere di grandi dimensioni, dall'Egitto. Ancora nel 480 a. C. i ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La nascita degli Stati fuori dei confini dell'impero. La Russia
Ciro Lo Muzio
La russia
Nel vasto areale comprendente sia le regioni della più antica etnogenesi slava [...] la tecnica muraria a sacco con doppio paramento in pietra e un tipo di decorazione della facciata di derivazione romanica (portali e decorazioni figurate, animali e vegetali a rilievo). Elementi decorativi romanici penetrarono dalla Galizia e dalla ...
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HITTITA, Arte
G. Furlani *
Col termine di arte h. viene indicata la cultura artistica che si sviluppò nell'Anatolia centrale e sud-orientale nel II millennio a. C. e nei primi secoli del I; il termine [...] presenta caratteri essenzialmente siriani). In questa città è possibile seguire il susseguirsi dei diversi stili, da quello di derivazione hittita a quello assirizzante. Le sculture della Porta dell'Acqua sono le più antiche. I rilievi dello zoccolo ...
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MESI e CALENDARIO
E. Coche de La Ferté
L'iconografia dei mesi è legata a quella dei calendarî (v. stagioni), di cui costituisce anzi un elemento che nell'antichità e particolarmente verso la fine dell'antichità, [...] (v. zodiaco) o le figure di divinità. Sono stati compresi invece alcuni monumenti medievali, nei quali è evidente la derivazione da archetipi di epoca classica. Con l'asterisco (*) sono indicati i monumenti nei quali i m. sono espressi mediante una ...
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CLUNY, Abbazia di
H. Toubert
Abbazia benedettina borgognona situata sulle rive del fiume Grosne non lontano da Mâcon (dip. Saône-et-Loire).C. ebbe origine da una comunità di dodici monaci provenienti [...] il colofone, decorato dai ritratti dello scriba Gomez e del vescovo di Le Puy, Godescalco, mostra lo stesso stile di derivazione italo-bizantina che si può osservare anche nel lezionario conservato a Parigi (BN, nouv.acq.lat. 2246). Dell'apparato ...
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Vedi FIRENZE dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
FIRENZE (Florentia)
G. Maetzke
G. A. Mansuelli
G. Caputo
T. Coco
Colonia romana dedotta circa la metà del I sec. a. C.: secondo le più recenti ipotesi colonia [...] tratti di Commodo e con pseudofirma di Lisippo, statua che nel cortile principale fa da parallelo ad un altro gruppo di derivazione lisippea, l'Eracle ed Anteo. Il pezzo principale è senza dubbio la copia, conservata quasi interamente, del gruppo del ...
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CALDARA, Polidoro (detto Polidoro da Caravaggio)
Giulietta Chelazzi Dini
M. G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
Molto scarsi sono i dati biografici del C., di cui è incerta anche la data della nascita (cfr. [...] ampio corpus polidoriano del secondo Cinquecento è dovuto a Cherubino Alberti, che lo rese con intenti pittorici di derivazione agostinocaraccesca (alcuni rami nella Calcografia nazionale). Le incisioni dell'Alberti, di cui sono citate qui solo le ...
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FRANCQUEVILLE (Francavilla), Pierre (Pietro)
Sandro Bellesi
Figlio dello scabino Martin, nacque nel 1548 a Cambrai in Francia. Dopo essere stato iniziato allo studio delle lettere, si orientò verso [...] dove è tuttora (De Francqueville, 1968).
Preceduta da disegni preparatori, l'opera rivela schemi compositivi di palese derivazione giambolognesca, attestando analogie stringenti soprattutto con il celebre Ratto di una sabina della loggia dei Lanzi a ...
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LETTO (κλίνη, lectus)
S. de Marinis
Nel mondo antico il l. ricevette spesso varie decorazioni nelle gambe, nella spalliera, nelle traverse, divenendo un oggetto d'arte e come tale è qui soprattutto preso [...] e solo alcune parti, come i piedi e gli ornamenti delle spalliere, sono di bronzo o avorio: da ciò è derivato lo stato quanto mai frammentario dei ritrovamenti, che ha portato spesso a errati restauri; per esempio molti dei cosiddetti bisellia non ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.