ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] un Apollo, ma anche figure di musici e volti maschili dall'aspetto grottesco e orecchie caprine, che hanno fatto presumere un'analoga derivazione cultuale. È ben noto del resto che le fonti classiche, a partire da Erodoto (II, 29, 47-49, 52, 123, 144 ...
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BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale [...] rari casi un soggetto è trattato più diffusamente: ad esempio la storia di Giona è trattata in tre episodi nei tipi derivati dalla pittura catacombale e in due in quelli autonomi. Eccezionali sono un sarcofago nel Museo Naz. Romano, in cui l'episodio ...
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FASOLO, Vincenzo
Antonino Terranova
Nacque a Spalato, allora sotto dominio austriaco, il 5 luglio 1885, da Michelangelo e Andreina Allujevich. Il padre insegnò chimica in varie città italiane; quando [...] e G. Giovannoni, con i quali in seguito collaborò e dai quali desunse un metodo storiografico di derivazione positivista e nel contempo una maniera progettuale visionaria, romanticamente inventiva sulla base di materiali stilistici della tradizione ...
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CARNEVALE, Pietro
Gianfranco Spagnesi
Nato a Castelnuovo Scrivia (Alessandria) nel 1839, della sua formazione culturale si sa solo che iniziò come intagliatore in legno e poi a Roma, studiò presso l'architetto [...] eclettica dominante e la tradizione romana. Il C., per parte sua, cerca di innestare alcuni sintagmi di derivazione purista e toscaneggiante (in specie l'arco su colonne) sugli schemi organizzativi delle facciate sangallesche romane, nel tentativo ...
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KYDIAS (Κύδιας, Cydias)
L. Guerrini
Pittore greco del IV sec. a. C., dell'isola di Kythnos (Eust., Ad Dion. Perieg., 526), contemporaneo di Euphranor.
Plinio (Nat. hist., xxxv, 130) riferisce il soggetto [...] di Nettuno a Roma (Cass. Dio, 52, 27). Dal Ducati e dal Rumpf è stata avanzata l'ipotesi di riconoscere una derivazione dagli Argonauti di K. la decorazione della cista Ficoroni (v.). Teofrasto (De lapid., 95) attribuisce a K. l'invenzione, avvenuta ...
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PALMIRENA, Arte
A. Giuliano
G. Garbini
La fortuna di Palmira (v.) fu direttamente legata al commercio carovaniero che, transitando per la città, ne determinò la ricchezza per circa 300 anni. L'inizio [...] frammenti che mostrano la rappresentazione di profilo di alcune figure, di fisionomia artistica ancora indefinita e di lontana derivazione ellenistica. Ma già nei rilievi decorativi del santuario tiberiano di Bēl, e nei primi busti funerarî (il primo ...
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CURTONI, Domenico
Franco Barbieri
Nato a Verona nel 1564 (Gazzola, 1962, p. 164), ultimo discendente della famiglia di Michele Sarimicheli (Langenskiöld, 1938, p. 182) e forse nipote di questo (Zannandreis [...] dei '500 al primo decennio del '600. Entro il breve periodo, sebbene sia innegabile "una continuità di discorso... sempre di derivazione sanmicheliana" (ibid., p. 213), almeno fino a circa il 1630, acutamente il Gazzola, in un suo saggio fondamentale ...
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VUČEDOL, Civiltà di
G. Stacul
Cultura dell'Età del Bronzo, tipica di una vasta area della Iugoslavia compresa fra la Drava e la Sava, che prende il nome da una località situata a 4 km a S-E di Vukovar [...] culturale, confermato dalla fusione della corrente centro-europea del vaso campaniforme (v.) con correnti di derivazione protoelladica e protoanatolica, ebbe come principale effetto lo spostamento del centro di gravitazione delle culture balcaniche ...
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Architetto austriaco (n. Leibnitz, Stiria, 1940). Formatosi al Politecnico di Graz, dal 1971 al 1985 ha lavorato in società con G. Lauffner. Dal 1976 è titolare di uno studio a Leibnitz; in seguito ne [...] Arc-en-Rêve, Centre d'architecture di Bordeaux; Galerie Aedes di Berlino). I suoi progetti, di derivazione modernista, acquistano un aspetto contemporaneo mediante l'uso di materiali e tecnologie avanzate, come risulta particolarmente evidente ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] generalmente supposto di età repubblicana; ma i richiami a immagini su denari del 72 a. C. non indicano se non derivazione iconografica da qualche più antico monumento pittorico. Se la datazione al 22 d. C. fosse accertabile, il fregio della Basilica ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.