Pittore francese (Parigi 1897 - ivi 1981). Allievo di J.-P. Laurens all'Académie Julian, dopo aver lavorato come caricaturista e disegnatore di moda dal 1925 si dedicò solo alla pittura, presentando opere [...] di derivazione cubista. Negli anni Trenta svolse i suoi temi prediletti - interni, finestre, personaggi nella loro intimità familiare - con una grande attenzione per il particolare. In quegli anni eseguì uno dei quattro pannelli del Palazzo della ...
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SUZDAL'
H. Faensen
Città della Russia non lontano da Vladimir, S. si trova nel c.d. anello d'oro, a ca. km 220 a N-E di Mosca.I
l nome, di derivazione ugro-finnica, si riferiva in origine all'area circostante [...] i fiumi Kamenka e Mzara. Nei secc. 10° e 11° si insediarono qui, dalle aree intorno a Smolensk e a Novgorod, i primi coloni slavi, subito assoggettati al principato di Kiev. Con l'annessione della regione ...
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WILIGELMO
Pietro Toesca
Scultore. Operò nei primi decennî del sec. XII specialmente per il duomo di Modena. Non v'è ragione di crederlo venuto di Germania, benché nella sua arte si possano isolare elementi [...] di derivazione germanica, dagl'intagli in avorio e dalla plastica in bronzo. Più immediate sembrano le sue relazioni con la scultura aquitana (Tolosa, Moissac), non già con quella provenzale che a St.-Gilles si mostra in una fase stilistica ulteriore ...
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AFRODITE (᾿Αϕροδίτη, Aphrodita)
A. de Franciscis*
Dea greca dell'amore, simbolo dell'istinto e della forza vitale della fecondazione e della generazione. In questo aspetto si ricollega all'Ishtar babilonese [...] , circa un decennio più tardi, in una hydrìa attica a figure rosse del museo di Pegli, facendo pensare alla derivazione comune da un originale pittorico di qualche grande maestro di stile severo. Alcuni elementi nella posa, nel costume della dea ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] . È, questo, un raro caso di consapevole uso di determinati elementi stilistici legati a un'immagine dell'uomo derivata da una concezione pseudofilosofica e religiosa dell'esistenza. D'altra parte, in tutt'altra area, la ricordata setta ismaelita ...
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ANDRONE (ἀνδρών, "appartamento degli uomini", andron "passaggio")
G. Matthiae
Secondo Vitruvio (vi, 9), ἀνδρῶνες chiamavano i Greci quelle sale nelle quali solevano svolgersi i banchetti degli uomini [...] e nelle quali le donne non entravano; ambienti, dunque che possono considerarsi come la derivazione del μέγαρον della casa omerica. Secondo lo stesso autore, gli a. dovevano essere quadrati ed ampi tanto da farvi entrare quattro triclinî con i ...
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AMELI, Paolo
Mario Pepe
Successo nel 1741 a Gabriele Valvassori come architetto della famiglia Pamphilj, eseguì per il principe Camillo la facciata del pal. Doria sull'od. via del Plebiscito, a Roma, [...] terminata nel 1744. L'enorme fronte mostra una precisa derivazione dalle forme borrominiane, mediate dall'architettura del Valvassori; nell'insieme però, e ancor più nei particolari, si scorge il carattere più elegante che quelle forme assumono in ...
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Miniatore di Colonia, attivo nel primo venticinquennio dell'11º sec. Il nome deriva da un Evangeliario eseguito per la badessa H. del convento di Meschede in Vestfalia (oggi a Darmstadt), le cui miniature [...] sono notevolissime per il vivo colorismo e per l'illusionismo di derivazione tardo antica e bizantina. Egli influenzò tutta la scuola di Colonia, come si rileva nel Sacramentario della chiesa di S. Gereone (oggi a Parigi), nell'Evangeliario della ...
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SACRAMENTARIO
L. Speciale
Il liber sacramentorum o sacramentorium, nel quale sono raccolte le orazioni recitate dall'officiante nel corso della messa, è il più importante testo liturgico della tradizione [...] cristiana. La storia di questo libro e quella della sua principale derivazione, il messale, conservano il riflesso delle molte trasformazioni che investirono nell'Alto Medioevo la liturgia eucaristica.Contrariamente a quanto si è ritenuto in passato, ...
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PRIMATO, Pittore del
A. Stenico
Ceramografo lucano della seconda metà del IV secolo.
È stato così denominato essendo stati pubblicati alcuni vasi nella rivista Il Primato artistico degli Italiani. Fu [...] probabilmente allievo del Pittore di Licurgo. Infatti nelle prime opere è sensibile la derivazione da questo maestro. Tuttavia lo stile del Pittore del P. è particolare. Le sue figure sono caratterizzate dal profilo tagliente, dal collo sottile ed ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.