Altare
J.H. Emminghaus
E. Zanini
INQUADRAMENTO GENERALE
di J.H. Emminghaus
Superficie piana, talvolta a livello del suolo, più spesso elevata, su cui si compiono sacrifici, semplici offerte o sacrifici [...] sempre - lo stesso titolo della chiesa. Esso non doveva corrispondere necessariamente alle reliquie deposte nell'a., poteva anche derivare dai misteri (annunciazione, assunzione di Maria) o da nomi di angeli e così via. Numerosi a. minori (laterali ...
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MANNO, Antonio
Barbara Mancuso
Nacque a Palermo nel 1739 da Girolamo e da Petronilla Salsella (o Sabella). A un primo apprendistato presso A. Gambino, un "pittore di mediocre condizione" che "tenea [...] Stock (Ragusa Ibla, S. Tommaso), databile intorno al 1763 e caratterizzata da un'evidente ripresa di moduli compositivi di derivazione marattesca, ispirati alle proposte di S. Conca, artista al quale il M. si avvicinò proprio negli anni di maggiore ...
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Vedi LACONICI, Vasi dell'anno: 1961 - 1995
LACONICI, Vasi
P. Pelagatti
Classe di vasi greci arcaici che furono considerati per lungo tempo come prodotti di fabbriche di Cirene, poiché cirenaici erano [...] rossi e particolari incisi. Le forme, di linea piuttosto rigida, a pareti sottili e a spigoli acuti, rivelano una derivazione da modelli metallici. Frequenti sono le modanature, le decorazioni in rilievo, come palmette e figurine plastiche (v. ad ...
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MANCINO, Michele
Francesco M. Biscione
Nacque a Genzano di Lucania l'8 sett. 1896 da Giuseppe Antonio e da Angela Giordano: famiglia contadina, padre socialista. Dopo le scuole elementari fu bracciante [...] il quale fu trattenuto fino al febbraio 1921.
Lo squadrismo agrario, specie nelle zone bracciantili (in Basilicata di derivazione "pugliese", in particolare ispirato da G. Caradonna), fiaccò le resistenze nel mondo della terra, mentre il controllo di ...
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Vedi PERACHORA dell'anno: 1965 - 1973 - 1996
PERACHORA (v. vol. vi, pp. 31 s.)
L. Beschi
In periodo geometrico (dall'850 a. C. circa), P. doveva essere dominio di Megara, come i centri vicini di Aegosthena [...] con un tempio rettangolare, a cella semplice, contenente al centro una eschàra rettangolare: il tipo sembrerebbe essere di derivazione cretese perché a Creta ha una documentazione ricca e continua, ma è più probabile che sia stato importato dall ...
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FALISCA, Civiltà
S. M. Puglisi
I confini territoriali della civiltà f. possono essere tracciati solo genericamente, indicando la tradizione letteraria i Falisci come un popolo che, insieme ai Capenati, [...] linguistica "protolatina" riscontrabile nelle iscrizioni falische sia attribuibile a quest'ultima civiltà ed alla sua derivazione subappenninica che ebbero una notevole influenza nella formazione della Fossakultur (v.).
Gli stessi storici antichi ...
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IMAGINES MAIORUM
L. Vlad Borrelli
− Erano le immagini degli antenati ricavate in cera sul volto del defunto e conservate in un armadio di legno (armaria, ξυᾒλινα ναιἶδια) nell'atrio delle dimore dei [...] 'età repubblicana per le manifestazioni civiche l'uso del monumento sepolcrale che si inserisce in un filone artistico di derivazione greca e segue un suo sviluppo autonomo. È però da presumere che la presenza delle maschere funebri abbia contribuito ...
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AMALFI, Carlo
Raffaello Causa
Nato a Piano di Sorrento, fu pittore attivo a Napoli, a Sorrento e a Nocera nel sec. XVIII. Talvolta è ricordato erroneamente come Paolo. È personalità poco nota, e i suoi [...] sacra (chiesa di S. Antonino e Congregazione del Crocifisso, a Sorrento), invece, si muove nei termini di un accademismo provinciale di derivazione da S. Conca e da F. De Mura.
Bibl.: G. Amalfi, Ancora della leggenda di Raimondo di Sangro e dell ...
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CALLISTO I
Red.
Papa, capo della chiesa cristiana di Roma vissuto dal 155 circa al 222, proclamato santo. (Gli atti del martirio, datati al VII sec. sono incerti). Dobbiamo a Ippolito (v. vol. iv, p. [...] già divenuta tradizionale nell'iconografia di San Pietro. Ma i tratti vivaci e la foggia della barba fanno supporre una derivazione da un ritratto della prima metà del III sec. e perciò di possibile autenticità iconografica. È da escludersi che possa ...
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QAṢR-I SHĪRĪN
G. Ambrosetti
N Località archeologica del Kurdistan, sulla strada che fra l'altopiano iranico e la piana mesopotamica collegava in età sassanide Ctesifonte a Kirmānshāh. Oggi a 22 km dalla [...] simmetrici di stanze e cortili minori. Come in altri edifici tardo-sassanidi sono presenti schemi architettonici di derivazione occidentale (iwān a "navate", peristilio).
Haush Qurī: altro palazzo attribuito a Cosroe II, analogo al precedente. Il ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.