Scienza greco-romana. Ingegneria
Serafina Cuomo
Pietro Dominici
Ingegneria
A rigore, un'ingegneria greco-romana antica non esiste. Esistevano ed erano oggetto di definizione e di trattazione specifica [...] lo stadio era sempre di 600 piedi e valeva 210 m oppure 184,85 m in relazione ai detti valori del piede. Erano in uso anche unità di derivazione non attica; per esempio, un'unità pari a 8 stadi da 184,85 m, cioè col valore di 1479,9 m, detta mílion e ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] quella del sepolcro o delle reliquie di un martire, conservate spesso sotto l'altare (Teasedale Smith, 1974), o che lo fanno derivare dagli arcosoli delle tombe romane, che costituirebbero i primi esempi di c. (Schmid, 1928, pp. 78-82). Un possibile ...
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CAORLE
F. Zuliani
(Caprulae nei docc. medievali)
Centro litoraneo del Veneto (prov. Venezia) che ha conservato il piccolo nucleo urbano medievale con l'insigne complesso monumentale costituito dalla [...] (nell'abside) e di fregi a niello (sugli abachi e alla sommità dei pilastri), che sono pure una chiara derivazione marciana. Ancor più di un rimaneggiamento, sembra possibile ipotizzare una completa ricostruzione dell'edificio alla fine del sec. 11 ...
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HERTOGENBOSCH, 's-
J.J.M. Timmers
(o Den Bosch; franc. Bois-le-Duc)
Città dei Paesi Bassi, capoluogo del Brabante settentrionale e centro principale della Meierij van Den Bosch, situata poco a S della [...] nel 1340 ca. da Jan van Osy proprio per il Saint-Rombout. In particolare però S. Giovanni Evangelista dichiara la propria derivazione da Amiens poiché la cappella assiale risulta prolungata di una intera campata.Il coro di S. Giovanni Evangelista si ...
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L'architettura pubblica e del potere del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
Basileia e palazzi
Molto spesso all'architettura viene demandata una funzione rappresentativa i cui risvolti [...] uniforme del complesso, laddove la conclusione della cavea veniva a corrispondere alla sommità dell'edificio scenico; da ciò derivava un'altezza considerevole della scaenae frons, articolata su due o tre ordini di colonne sovrapposte. La scena dei ...
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TREVISO
G. Valenzano
(lat. Tarvisium; Tervisium nei docc. medievali)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, situata nella pianura alla confluenza nel Sile del torrente Botteniga.
T. sembra costituire [...] transetto non sporgente su cui si aprono tre absidi a pianta quadrata, ha dato adito all'ipotesi di una derivazione da chiese dell'Ordine degli Umiliati. Cadei (1980) ha sottolineato, oltre alla consonanza planimetrica, i pilastri cilindrici analoghi ...
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CALABRIA
C. Bozzoni
(gr. Βϱεττία; lat. Bruttium)
Regione dell'Italia meridionale corrispondente all'estremità della penisola, estesa tra il Tirreno e lo Ionio, il fiume Sinni - in seguito dal massiccio [...] 10° e 11° e soprattutto dalla seconda metà di quest'ultimo; pertanto, se la pittura si mantenne su una linea di derivazione bizantina almeno fino al sec. 13°, la scultura, finora poco studiata (San Demetrio Corone, Mileto), testimonia la presenza di ...
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IRLANDA
L. Karlsson
(lat. Hibernia; ingl. Ireland; irlandese Eire)
Isola dell'arcipelago britannico, a O della Gran Bretagna, divisa tra la Rep. di Eire e l'I. del Nord, quest'ultima politicamente appartenente [...] 1234 ca., è un elegante saggio di Gotico early English; l'alzato comprende triforio e cleristorio combinati insieme, una soluzione derivante da modelli francesi, ma l'uso dei sostegni scuri politi, dei capitelli a foglie rigide e una fitta serie di ...
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ETIOPIA
R. Fattovich
(gr. Αἰθιοπία; lat. Aethiopia; etiopico Ityopyā)
Stato dell'Africa orientale confinante a E con Gibuti e la Somalia, a S con il Kenya, a O con il Sudan e a N con l'Eritrea, indipendente [...] guerra mondiale. Il nome tradizionale degli altopiani settentrionali e centrali abitati dalle popolazioni tigrine e amhara era Abissinia, derivato da quello degli Ḥabashāt, una tribù di possibile origine sudarabica che diede vita al regno di Aksum.La ...
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EXETER
J. Allan
(lat. Isca Dumnoniorum; Escancastre, Excestre, nei docc. medievali)
Città dell'Inghilterra meridionale, capoluogo della contea di Devon, dal 1050 sede della diocesi che si estendeva [...] superstiti sono le due torri, la cui posizione, unica in Inghilterra, ai lati del transetto, ne fa supporre la derivazione da modelli borgognone-cluniacensi. I piani inferiori, semplificati, sono in stile early Norman (ante 1150), mentre i piani alti ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.