FONTE BATTESIMALE
E. Bassan
Elemento della suppellettile liturgica fissa impiegato in battisteri (v.) e chiese come recipiente per contenere o raccogliere l'acqua destinata alla somministrazione del [...] , 1954), in una suggestiva interpretazione che dimostra, nella simulazione in marmo bianco di realistiche doghe disposte verticalmente, la derivazione del tipo da mastelli in legno.Un altro tipo che si afferma quasi ovunque è quello in forma di coppa ...
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RIPOLL
M.A. Castiñeiras González
Città della Spagna nordorientale, in Catalogna (prov. Gerona), posta sulle pendici dei Pirenei, alla confluenza dei fiumi Ter e Fresser.R., crocevia di strade tra il [...] è relativa ai Phaenomena Aratea di Germanico (cc. 57r-74v), caratterizzata da uno stile rude, con incarnati e tavolozza brillanti, derivato dalla bottega del Maestro di Pedret; la seconda realizza i bei disegni a tinta marrone del De natura rerum di ...
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BRETAGNA
X. Barral i Altet
(franc. Bretagne)
Regione della Francia nordoccidentale, formata dall'omonima penisola che si estende tra la Manica e l'Atlantico, corrispondente all'antica Armorica. Il nome [...] (spirali, crocette, cerchi o losanghe, chevrons e intrecci). Più rari i capitelli figurati e quelli a motivi vegetali, derivati più o meno felicemente dal modello corinzio romano. Una serie di quarantaquattro capitelli di grandi dimensioni sussiste a ...
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SUBIACO
A. Tomei
(lat. Sublaqueum)
Cittadina del Lazio, in prov. di Roma, principale centro della media e alta valle dell'Aniene.
Il nome antico di Sublaqueum ('sotto i laghi') fa riferimento ai Simbruina [...] affreschi della facciata sembrano di qualche anno posteriori a quelli del Sacro Speco, del cui milieu stilistico sono comunque derivazione. Sono state ipotizzate affinità con le opere di Memmo di Filippuccio (Bellosi, 1985) e di Segna di Bonaventura ...
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CLUNY, Abbazia di
H. Toubert
Abbazia benedettina borgognona situata sulle rive del fiume Grosne non lontano da Mâcon (dip. Saône-et-Loire).C. ebbe origine da una comunità di dodici monaci provenienti [...] il colofone, decorato dai ritratti dello scriba Gomez e del vescovo di Le Puy, Godescalco, mostra lo stesso stile di derivazione italo-bizantina che si può osservare anche nel lezionario conservato a Parigi (BN, nouv.acq.lat. 2246). Dell'apparato ...
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NORVEGIA
P.J. Nordhagen
(norvegese Norge)
Stato dell'Europa settentrionale, che occupa la parte occidentale della penisola scandinava, il cui nome moderno deriva dall'antico norvegese Norvegr ('la via, [...] . Fu senza dubbio dall'attività architettonica nelle città che, nel sec. 12°, i costruttori e gli scultori delle stavkirker derivarono alcuni dei loro modelli. In due chiese nelle vicinanze di Trondheim, Vaernes e Maere, vi sono notevoli esempi della ...
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Urbanistica e architettura
Marco Bussagli
di Marco Bussagli
Urbanistica e architettura
In tutte le epoche e in tutte le culture la forma con cui sono concepiti abitazioni, templi, città e villaggi [...] architettura sopra le cinque maniere degli edifici, pubblicato a Venezia nel 1537, rispecchiava caratteri morali di chiara derivazione antropomorfica. In altri termini, l'ordine dorico veniva considerato maschile e quindi adatto a edifici d'impiego ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In [...] lati, e un palcoscenico di tipo serliano sul quarto. In Inghilterra e in Spagna i t. all’aperto erano derivati da architetture preesistenti che sfruttavano la pianta tipica dei cortili interni e la presenza delle balconate. Gli interluders inglesi ...
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GRECIA (XVII, p. 784; App. I, p. 690; II, 1, p. 1080; III, 1, p. 789)
Elio Manzi
Daniela Primicerio
Francesco Cataluccio
Mario Vitti
Luigi Beschi
Caterina Spetsieri Beschi
La popolazione greca è [...] tecnico-edilizia bizantina, quali quelle di A. Orlándos e di A. Záchos, e accanto a correnti razionalistiche di derivazione straniera, domina la figura di D. Pikionis (1887-1968) che si ricollega alla migliore tradizione popolare ellenica e ...
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MARCHE
E. Simi Varanelli
Regione dell'Italia centrale, bagnata a E dal mare Adriatico e confinante a N con la Romagna, a O con la Toscana e l'Umbria, a S con il Lazio e l'Abruzzo. Esteso dallo spartiacque [...] di tutti gli archi, dall'uniforme suddivisione della navata centrale e delle collaterali in campate barlongues di chiara derivazione borgognona. Secondo l'uso lombardo, invece, il rosso del mattone ricorre nelle ogive e nelle profilature degli archi ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.