CASA
F. Cresti
Il termine c. deriva dal lat. casa, propriamente 'c. rustica', che appare attestato nei documenti medievali solo a partire dal sec. 12° - la significativa variante accasamenta è spesso [...] tecniche di costruzione dei grandi caseggiati urbani al fine di limitare il rischio d'incendi e i danni da essi derivanti (Dagron, 1974, pp. 525-530). Allo stesso quadro rimandano inoltre alcune sparse notizie contenute nei papiri egiziani dei secc ...
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PITTURA
R. Bianchi Bandinelli
L'impulso a delineare forme visibili col disegno è spontaneo all'uomo in qualunque stadio del suo sviluppo storico (nel quale è, ovviamente, compreso anche il periodo che [...] nessuna particolare sensibilità per i problemi pittorici (altra cosa è per il disegno, la composizione, i soggetti) se non per quelli derivati dalla p. greca.
Un noto passo di Vitruvio (vii, 5 ss. paesaggio) e tutti gli accenni fatti da Petronio (v ...
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L'Europa in eta protostorica. La civilta di La Tene
G. Bergonzi
P. Piana Agostinetti
La civiltà di la tène
La Tène è una stazione sulla riva orientale del Lago di Neuchâtel, nella Svizzera occidentale, [...] , si è pensato che i gruppi in movimento venissero da queste regioni; in particolare è stata ipotizzata una derivazione dei Senoni stanziati nelle Marche da quelli omonimi della Champagne.
Di questo periodo si conoscono soprattutto necropoli, spesso ...
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SCHEMATA (σχῆματα, gestus)
I. Jucker
Senofonte (Mem., 3, 10) ci presenta Socrate a colloquio con Parrasio e con lo scultore Kleiton (Policleto?) e, parlando dell'arte; egli dimostra loro che il carattere [...] e infine l'atteggiamento dai molti significati dell'Afrodite di Cnido (E.A.A., i, fig. 181 ss.). Si potrebbe supporre una derivazione dal gesto della fertilità anche nelle trecce tenute con le mani avanti al seno, gesto molto diffuso nella plastica ...
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NORDICO-GERMANICA, Arte
H. Jankuhn
Il problema della delimitazione geografica e cronologica dell'antica arte g. è connesso strettamente al problema dell'origine ed alla prima espansione di questo gruppo [...] incise lungo i bordi dei fermagli e sulle borchie. Esse, insieme alla testa di un uccello rapace, un motivo probabilmente derivato dal contatto con i nomadi delle steppe della Russia meridionale (v. animalistico, stile), diedero l'avvio a quel tipo ...
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Dal Neolitico all'età dei metalli. Dalle prime comunità agricole alle società complesse: Vicino Oriente
Marcella Frangipane
Le prime fasi della neolitizzazione
Quando ci si riferisce alle "prime comunità [...] si affermano, sia pure in tempi diversi, i tratti formali della cultura materiale e le strutture organizzative meridionali di derivazione Ubaid. Il cambiamento fu graduale e oggi sempre meglio si può documentare la comparsa di elementi Ubaid in ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Iapigi, gli Apuli e i Dauni
Ettore M. De Juliis
Gli iapigi
Il nome del territorio, Iapigia, è strettamente connesso con l’etnico Iapigi e, quindi, la trattazione [...] da sud verso nord, in tre principali gruppi etnici: Messapi, Peucezi e Dauni (Pol., III, 88, 4), da cui sono derivati i nomi delle tre regioni storiche della Puglia. Si tramandano anche altri nomi per più specifici gruppi di Iapigi; accanto ai ...
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FONTE BATTESIMALE
E. Bassan
Elemento della suppellettile liturgica fissa impiegato in battisteri (v.) e chiese come recipiente per contenere o raccogliere l'acqua destinata alla somministrazione del [...] , 1954), in una suggestiva interpretazione che dimostra, nella simulazione in marmo bianco di realistiche doghe disposte verticalmente, la derivazione del tipo da mastelli in legno.Un altro tipo che si afferma quasi ovunque è quello in forma di coppa ...
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VENERE (Venus, etr. Turan)
J. Charbonneaux
Le origini della V. romana sono oscure e discusse; ma l'evoluzione della sua personalità e la storia del suo culto hanno un interesse psicologico e politico [...] destra sostiene la fascia di pieghe curve del mantello. La posa ben equilibrata, la disposizione dell'ampio drappeggio, suggeriscono la derivazione da un tipo statuario così come, d'altra parte, per il suo vicino Giove-Augusto: il soggetto di questo ...
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OMERICHE, Illustrazioni
K. Bulas
Nel senso più vasto, i poemi omerici comprendono oltre ai due poemi maggiori, anche Ciprie, Etiopide, Ilioupèrsis, la Piccola Iliade, Nòstoi e Telegonia; ma siccome [...] sono: il riscatto del corpo di Ettore (v.) con la particolarità della pesatura del cadavere e dell'equivalente in oro, derivata dalla tragedia di Eschilo Φρίγες ἢ "Εκτορος Λύτρα; Odisseo con i cavalli di Reso (v. diomede); la spedizione notturna di ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.