Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Arte norico-pannonica
Lothar Eckhart
Ortolf Harl
Arte norico-pannonica
di Lothar Eckhart
L’arte del Noricum romano sembra essere [...] d’importazione della piccola plastica sono alcuni bronzetti, come il grifo di Magdalensberg e l’Apollo di Ulrichsberg, quest’ultimo derivato da un tipo statuario del V sec. a.C., mentre il Domatore di serpenti di Lauriacum e il Negro Danzante ...
Leggi Tutto
Vedi ISIDE dell'anno: 1961 - 1995
ISIDE
S. Donadoni
B. M. Felletti Maj
(῏Ισις, Isis). − Dea egiziana, di molto antica origine, probabilmente basso egiziana (v. ISEUM). Il nome sembra significhi "il [...] ha i capelli a grossi, soffici cordoni, gli occhi socchiusi e la superficie sfumata, caratteri proprî di una corrente di tarda derivazione del prassitelismo; ma non vi può essere connessione, se non molto indiretta, con la statua. Al III sec. a. C. e ...
Leggi Tutto
Vedi PAESTUM dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PAESTUM (v. vol. v, pp. 829-840)
Red.
Dal 1967 al 1969 è stata intrapresa dalla Soprintendenza alle Antichità di Salerno (sotto la direzione di Mario Napoli) [...] di grifi e pantere sopra un'altra lastra tombale che, pur fra scorrettezze di proporzioni, denunzia la derivazione da buoni modelli di cultura ellenistica filtrata attraverso il tramite tarantino, ripetuti qui con notevole e disinvolta forza ...
Leggi Tutto
Vedi ALESSANDRINA, Arte dell'anno: 1958 - 1973
ALESSANDRINA, Arte (v. vol. i, p. 218)
A. Adriani
L'arte a. rimane ancora un capitolo assai oscuro dell'arte ellenistica; ma è un fatto positivo che intorno [...] quello, più vasto, delle rappresentazioni di paesaggio nell'arte ellenistico-romana (rilievo, pittura, toreutica) di discussa derivazione alessandrina. Insieme con un folto gruppo di argenterie trovate a Begram (ma di sicura provenienza egiziana) e ...
Leggi Tutto
SPADA (spatha; per altre denominazioni v. sotto)
G. A. Mansuelli
Arma bianca, in origine di bronzo, poi costantemente di ferro, derivata, per allungamento e rafforzamento della lama, dal pugnale bronzeo [...] del ferro, i cui effetti si risentono ancora a molti secoli di distanza. In La Tène I la forma dell'arma è una derivazione sviluppata di quella corta di Hallstatt; le s. più antiche hanno impugnatura a doppio T ricoperte d'osso e incise a occhi di ...
Leggi Tutto
Vedi FIGALIA dell'anno: 1960 - 1994
FIGALIA (Φιγαλία, Φιγάλεια, Φιγαλέα; Phigalia)
L. Guerrini
Antica città greca nella zona O dell'Arcadia, situata al di sopra di una terrazza montuosa a picco su una [...] (capitelli dell'interno, sime, ecc.). Il tempio è orientato N-S e si compone di un pronao, una cella, un adytum (probabilmente derivato dal tempio di Apollo a Delfi) e un opistodomo. È stato detto che l'adytum - che presenta una porta aperta sul lato ...
Leggi Tutto
Vedi GIUDAICA, Arte dell'anno: 1960 - 1973
GIUDAICA, Arte
M. Avi-Yonah
La produzione artistica degli Israeliti ebbe probabilmente origine contemporaneamente alla loro storia nazionale intorno al XIII [...] -romani, e in particolare dall'architettura siriaca del periodo romano. Ne sono prova sia l'uso generale di elementi architettonici derivati da quella fonte, sia i particolari degli edifici e delle facciate delle tombe. Il secondo fatto è il maggior ...
Leggi Tutto
ATESTINA, Civiltà
G. Fogolari
Con questa espressione si intende la civiltà che ebbe il suo massimo centro ad Este (l'antico nome è Ateste, forse dall'Adige che, fino al 589 d. C., solcava il luogo) [...] nella creta prima della cottura, disposte spesso a spirale o a meandro, che ricorre soprattutto nella situla di argilla, derivata da quella bronzea. Frequenti le coppe di argilla a piede campanato, imitate da altre in metallo, come anche varî ...
Leggi Tutto
MARCHI, Giuseppe
Maria Cristina Molinari
Nacque a Tolmezzo, in Carnia, il 22 febbr. 1795 da Giovan Battista, agiato possidente e amministratore di una fabbrica di damaschi, e da Maria Pidutti, originaria [...] non abbia dato mai un colpo né di piccone né di scalpello" (Monumenti…, cit., p. 7). Disconoscendo la derivazione pratica per l'estrema complessità del procedimento estrattivo e la cattiva qualità del materiale, il M. distingueva, tra "arenarie ...
Leggi Tutto
CACCIA
L. Vlad Borrelli
Anteriore alla coltivazione dei campi, la c. fu una delle prime attività dell'uomo per il proprio sostentamento (v. anche venatio). Essa ispirò pertanto le prime composizioni [...] del mito in uno dei fregi dell'Heroon di Trysa (fine V sec. a. C.), accanto ad elementi di derivazione polignotea, quale ad esempio la rappresentazione paesistica del bosco ove si svolge la c., persistono molti tratti iconografici delle illustrazioni ...
Leggi Tutto
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.