Vedi TAXILA dell'anno: 1966 - 1973
TAXILA (v. vol. vii, p. 630)
M. Taddei
Gli scavi condotti in passato a T. avevano permesso di risalire solo fino al VI sec. a. C.; recenti ricerche sul terreno (Sarai [...] soggetti molto più complessi e varî di quelli attestati nei piattelli: questi possono ben essere in qualche caso direttamente derivati da esemplari classici importati nella regione; un piattello come, ad esempio, quello con la "punizione d'un amorino ...
Leggi Tutto
Vedi MALATYA dell'anno: 1961 - 1995
MALATYA (Μελιτηνή)
P. Matthiae
Città della Turchia nei cui pressi, non lontano dalla riva destra dell'alto Eufrate, sorge la collina di Arslantepe, formata dalle rovine [...] di leoni scolpite in rilievo lateralmente, ma con le teste emergenti a tutto tondo, secondo un uso siriano di probabile derivazione hurrita, diffuso nell'area hittita e tramandato all'Assiria. Inoltre i due segmenti di muro delimitanti la porta N ...
Leggi Tutto
Vedi NIMES dell'anno: 1963 - 1996
NÎMES (Nemausus)
F. Benoît
Capitale dei Volsci Arecomici all'epoea dei Galli, era anche un santuario importante per la sua posizione lungo la strada che dall'Italia [...] collina in diversi piani e si giunge anche sulla terrazza del tempio, dove esistono canali che attingono acqua da una derivazione dell'acquedotto. Sembra che qui il culto di Apollo, adorato in Gallia come dio delle sorgenti, abbia sostituito quello ...
Leggi Tutto
Vedi LILIBEO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LILIBEO (v. vol. iv, p. 627)
A. M. Bisi
Gli scavi condotti fra il 1965 e il 1969 ed il riesame critico di molti aspetti della produzione artistica lilibetana [...] prevalentemente cartaginese) da quella di ispirazione italiota, che rielabora localmente motivi dello stile di Gnathia e di derivazione campana con una certa originalità ed indipendenza dai modelli. Nelle stele votive si sono individuate le influenze ...
Leggi Tutto
HATERII, Monumento degli
G. Ambrosetti
È un complesso di rilievi, ritratti, iscrizioni e pezzi di decorazione architettonica trovati nel 1848 sulla via Casilina (Labicana), in località Centocelle.
Tutti [...] minuta ed animata, nella decisa subordinazione della figura all'ambiente, nella accesa sensibilità luministica, la derivazione dai quadretti pittorici di gusto ellenistico, con vedute marine, scene grottesche o nilotiche, testimoniate a ...
Leggi Tutto
Vedi PAUSIAS dell'anno: 1963 - 1996
PAUSIAS (Παυσίας, Pausias)
G. Pesce
Pittore greco di Sicione, figlio e discepolo di Bryes, poi allievo di Pamphilos di Amphipolis, visse all'incirca fra il 380 e il [...] Plinio ma registrato da Ateneo (Deipnos., 13, 567 B), riguarda i quadri di soggetto osceno (se ne suppone una derivazione in una scena incisa su teca di specchio in Boston, certamente concepita sotto l'influsso delle forme stilistiche della pittura ...
Leggi Tutto
Vedi ERICE dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
ERICE (v. vol. iii, p. 413)
A. M. Bisi
Negli anni 1967 e 1969 la Soprintendenza alle Antichità di Palermo ha condotto numerosi saggi di scavo alle fortificazioni [...] influenze del limitrofo mondo siceliota, mentre tardivi e non caratterizzanti appieno sono gli apporti di tipo e di derivazione peculiarmente cartaginesi.
Bibl.: A. M. Bisi, Testimonianze fenicio-puniche ad Erice, in Oriens Antiquus, V, 1966, pp. 238 ...
Leggi Tutto
IPOSTILA, Sala
L. Crema
IPOSTILA, Sala (dal gr. υ½ποᾒστυλος da υ¾ποᾒ "sotto" e στυᾒλος "colonna"). − Si chiama i. una sala avente la copertura piana sorretta da colonne o pilastri, particolarmente quando [...] temples ptolémaîques et romains, Parigi 1924; J. Fergusson, History of Indian and Eastern Architecture, Londra 1876. Per la derivazione della basilica romana dalla sala i.: G. Leroux, Les origines de l'édifice hypostyle, Parigi 1913; G. Giovannoni ...
Leggi Tutto
HADAD (accadico Adad)
G. Garbini
Dio dell'uragano venerato in Siria. Fondamentalmente affine al dio hurrita Teshup (v.), H. rappresenta l'adattamento semitico del grande dio atmosferico attestato, con [...] a Khaltan in Siria, e ora ad Aleppo; i particolari iconografici (ascia, berretto troncoconico) ne fanno un'evidente derivazione dal tipo siriano-anatolico. Una tarda sopravvivenza di H. in Mesopotainia si ha nel dio Aphlad (Apil-Adad "figlio ...
Leggi Tutto
VESPASIANO (T. Flavius Vespasianus)
B. M. Felletti Maj
Imperatore romano. Nacque nei pressi di Rieti nel 9 d. C. da Flavio Sabino e da Vespasia Polla.
Ricoperse le più alte cariche sotto Caligola e Claudio; [...] i quali hanno un'espressione severa, accentuata dal rendimento dell'iride e della pupilla profondamente incise. Si potrebbe pensare alla derivazione da una statua bronzea innalzata in onore del divo Vespasiano.
Bibl.: J. J. Bernoulli, Röm. Ik., II, 2 ...
Leggi Tutto
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.