PICENA, Civiltà
S. Puglisi
Nel suo aspetto di maggiore sviluppo e di caratterizzazione, la civiltà p. sorpassava alquanto i confini del territorio indicato dai Romani come Picenum, estendendosi la sua [...] riportata da Strabone (v, 4, 2) e da Plinio (Nat. hist., iii, 13) che indica i Piceni di derivazione sabellica, trova una conferma sul terreno linguistico, almeno per quanto riguarda il Piceno meridionale che rappresenta un'area particolare di ...
Leggi Tutto
SANT'ANGELO MUXARO
B. Conticello
Centro abitato in provincia di Agrigento; sorge sulla cima di un colle di costituzione geologica gessosa, alto circa m 400.
La località fu occupata da uno stanziamento [...] ed ai modesti ornamenti locali, una oreficeria orientalizzante mutuata per il tramite dell'ambiente fenicio-cipriota e di chiara derivazione minoica.
Il grosso del materiale restituito dalla necropoli di S. Angelo M. va collocato fra l'VIII ed il ...
Leggi Tutto
Vedi EIRENE dell'anno: 1960 - 1960
EIRENE (Εἰρήνη)
D. Mustilli
Dea e personificazione della pace. Appare come figlia di Zeus e Temi e quindi come sorella di Dike ed Eunomia in Esiodo (Theog., 901 ss.) [...] in piedi, talaltra seduta; ma anche per l'iconografia, come per il culto, è opportuno distinguere la tipologia di derivazione greca, da quella affine, ma non del tutto identica, soprattutto nella scelta degli attributi, della romana Pax, la cui ...
Leggi Tutto
LAGINA (Λάγινα)
A. Giuliano
Località dell'Asia Minore (Caria) ove si ergeva un santuario di Ecate che dipendeva dalla vicina città di Stratonicea (a due ore di cammino verso S-S-O). Ricordato da Strabone [...] e che ebbe una particolare fioritura tra questi due avvenimenti.
Il fregio del tempio è di lontana derivazione pergamena, specialmente nel lato con la rappresentazione della gigantomachia; ma se pergameni sono gli schemi iconografici, altri elementi ...
Leggi Tutto
Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] si riferisce è in 12 parti, scritta in un linguaggio misto di parole ed elementi in puro giapponese e altri di derivazione cinese; nella sua versione popolare era declamato da monaci girovaghi e, riprendendo il tema della lotta fra i clan guerrieri ...
Leggi Tutto
Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO (v. vol. v, pp, 209-240)
M. L. Morricone
1) il mosaico ornamentale nell'ultimo secolo della repubblica. - Le origini del m. ornamentale e del tessallato [...] tipo di m. ereditato dall'arte del I e del II sec. d. C. è quello a composizione centrale che si ritiene derivato dall'imitazione di soffitti a vòlta con apertura nel mezzo (vedi sopra per gli esemplari di Pompei, Ostia, ecc.). Nella redazione più ...
Leggi Tutto
L'archeologia delle pratiche funerarie. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Vincenzo Fiocchi Nicolai
Le aree e le tipologie sepolcrali
di Francesca Romana Stasolla
Le [...] edd. Allodi - Levi, p. 28, doc. 12). Già nel IX secolo, tuttavia, la parola si trova impiegata a Napoli, con senso derivato, per indicare l'ambiente sepolcrale in cui era stato traslato il corpo di uno degli antichi vescovi della città (Chron. Ep ...
Leggi Tutto
L'architettura pubblica e del potere del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
Basileia e palazzi
Molto spesso all'architettura viene demandata una funzione rappresentativa i cui risvolti [...] uniforme del complesso, laddove la conclusione della cavea veniva a corrispondere alla sommità dell'edificio scenico; da ciò derivava un'altezza considerevole della scaenae frons, articolata su due o tre ordini di colonne sovrapposte. La scena dei ...
Leggi Tutto
Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Vicino Oriente ed Egitto
Mario Liverani
Marcella Frangipane
Paola Davoli
Stefano De Martino
Laura Battini-Villard
La storia degli studi sul vicino oriente
di [...] . Si tratta di una costruzione che non ha confronti nell'architettura hittita e per la quale è stata ipotizzata una derivazione dalle sale ipostile dei templi e dei palazzi egiziani. L'edificio A, invece, ospita la biblioteca dell'acropoli. A fianco ...
Leggi Tutto
L'archeologia delle pratiche cultuali. Iran
Pierfrancesco Callieri
I luoghi del culto
Nell'età del Bronzo, la cultura "transelamita" costituisce sull'altopiano iranico una koinè in cui il legame con [...] , come quei luoghi di culto dei Persiani di cui parlano le fonti greche, le planimetrie dei templi mostrano una chiara derivazione dalla regione mesopotamica, che ben si accorda con il tradizionale legame dell'Elam (della cui cultura l'Elimaide è ...
Leggi Tutto
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.