Vedi GEOMETRICA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
GEOMETRICA, Arte
E. Homann-Wedeking
In senso tecnico s'intende per arte g. soltanto l'arte greca dal X all'VIII sec. compreso. In questo articolo è però [...] o il tappeto; dalla catenella e dalla trama viene tessuta la stoffa, usata poi come coperta o come veste. Questa derivazione, per quanto riguarda la produzione dell'Europa centrale, è tanto più dubbia in quanto in quelle regioni in cui i motivi ...
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Vedi ELLADICA, Civilta dell'anno: 1960 - 1994
ELLADICA, Civiltà
S. M. Puglisi
Con questa terminologia vengono indicati gli aspetti culturali manifestatisi nella Grecia continentale dopo l'avvento del [...] in tinta scura sul fondo naturale chiaro o verdastro, di un tipo noto nel Medio-Cicladico (Melos) di probabile derivazione proto-hittita.
In realtà, una massiccia penetrazione di gruppi anatolici nella Grecia continentale durante l'Elladico Medio è ...
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colonna
Fabrizio Di Marco
Il simbolo dell'architettura classica
La colonna è un elemento costruttivo dell'architettura e svolge di solito una funzione di sostegno, anche se a volte può essere utilizzata [...] Mesopotamia e nella civiltà minoico-micenea: per simulare la pietra, erano ricoperte di stucco dai colori brillanti. La derivazione della colonna dalla natura si vede nell'architettura egizia: le colonne, anche quando ormai erano realizzate in pietra ...
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KARANOVO
S.
M. Puglisi
Collinetta artificiale (tell) nella provincia di Nova Zagora (Bulgaria meridionale), che recenti scavi (1946-57) hanno rivelato come sito di successivi insediamenti i quali si [...] appendici cilindriche o a bottone. La plastica antropomorfa ubbidisce ad una nuova concezione della modellazione, di probabile derivazione egeo-anatolica, consistente nell'appiattimento della figura e nel vigoroso ritaglio della linea di contorno (v ...
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UTENSILI LITURGICI
M. Di Berardo
Ampia categoria di suppellettili mobili connesse, in senso lato, allo svolgimento di un rito liturgico - intendendo per questo l'insieme delle cerimonie, dei gesti, [...] a forme diffuse e attestate fra i secc. 13° e 14° dalla Norvegia all'Inghilterra dall'altro gli esemplari derivanti dalla morfologia della brocca con versatoio, a beccuccio o allungato, e manico a voluta. A tale categoria, spesso attestata ...
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Vedi VILLANOVIANA, Civilta dell'anno: 1966 - 1973
VILLANOVIANA, Civiltà
B. d'Agostino
A) I precedenti. - B) Formazione della civiltà v. - C) Fasi cronologiche. - D) Cronologia assoluta. - E) Interpretazioni [...] il repertorio dei tipi e delle decorazioni dei vasi: è ad esempio diffusa in tutta l'area l'urna a capanna, forse derivata dalla Cultura del Ferro laziale. A ciò fa contrasto nel Bolognese una totale assenza di armi di bronzo ed una estrema scarsità ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Mondo egeo
Luigi Caliò
Lo studio delle vie di comunicazione tra la preistoria e la protostoria nel mondo egeo presenta diverse difficoltà dovute [...] nel III millennio a.C. e mostrano due forme principali: un'imbarcazione allungata per il mare (longship), di probabile derivazione dal monoxilos, e un vascello più corto con prua e poppa distinte, entrambi spinti da pagaie. Tre modelli da Nasso ...
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Vedi SOGDIANA, Arte della dell'anno: 1966 - 1997
SOGDIANA, Arte della
D. Mazzeo
Red
D. Mazzeo
Il nome di Sogdiana designava anticamente il territorio compreso tra l'Oxus (odierno Āmū-Daryā) e lo Iaxarte [...] , e identificato dal Tolstov con il paredro di Anāhitā presente a Giambaz-kala; e infine quella dello Jettmar, che postula una derivazione dalla scena dei funerali del Buddha). Il dio è disteso nel feretro, il cui fianco è scandito da tre archi ...
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Vedi CALCIDESI, Vasi dell'anno: 1959 - 1994
CALCIDESI, Vasi
L. Banti
Il nome indica un gruppo di vasi, per ora circa trecento, dei quali è incerto il luogo di produzione; deriva dalle iscrizioni in [...] il piede; nella produzione più recente sono frequenti anche la tazza e la oinochòe. Il cratere, di evidente derivazione metallica, ha una forma caratteristica, detta "calcidese", che appare già completamente sviluppata e deriva forse dalla produzione ...
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FIKELLURA, Vasi di
W. Schiering
Nome dato a una classe di vasi dipinti dell'Oriente greco, databili fra il secondo e l'ultimo terzo del VI sec. a. C., della località F., dove avvennero i primi trovamenti, [...] 116). Anche le oinochòai del tipo di F. sono uno sviluppo di quelle di Camiro (Cook); ma soprattutto è chiara la derivazione degli ornamenti. I più tardi vasi di Camiro con il loro repertorio ornamentale astratto hanno preparato non solo i motivi, ma ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.