SCENOGRAFIA
P. E. Arias
Parola di derivazione greca (σκηνή = scena; γραϕία = pittura) che sta ad indicare tutti quegli accorgimenti destinati a dare l'illusione dell'ambiente nel quale si svolge l'azione [...] nel teatro di Siracusa, anche essa però, molto probabilmente, di età ellenistica.
I sistemi scenografici e scenotecnici romani derivati da quelli ellenistici specialmente dal contatto con i teatri di Asia Minore, in sostanza, non portano alcuna ...
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Vedi AFFRESCO dell'anno: 1958 - 1994
AFFRESCO
M. Cagiano de Azevedo*
Derivazione da a fresco, ossia pittura eseguita su intonaco ancora fresco. I colori vengono fissati non dalla loro penetrazione nella [...] porosità della parete agevolata dall'intonaco umido, come talvolta erroneamente è stato detto, ma dalla reazione della calce spenta, contenuta nell'intonaco, con l'anidride carbonica dell'atmosfera, che ...
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SIRONA
P. M. Duval
Divinità gallica il cui nome risulta di incerta derivazione, e viene scritto a volte con S a volte con D, sulle dediche provenienti dalla Gallia, dalla Rezia, dal Norico e da Roma. [...] Sembra trattarsi di divinità salutare.
La divinità è talvolta accoppiata con l'Apollo gallico, soprannominato Grannos, specialmente a Roma: Apollini Granno et sanctae Sironae sacrum. Si conosce un solo ...
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ADRANOS (᾿Αδρανος e ῾Ασρανός)
G. Bermond Montanari
Antica divinità sicula, di origine e natura incerte, forse di derivazione vulcanica; per questo ritenuto dalla tradizione padre dei Palici (Παλικοί: [...] dèmoni ctonî-vulcanici) ed in seguito perciò assimilato ad Efesto. Sulle pendici occidentali dell'Etna, nel luogo dove sorse la città di Adrano (᾿Αδρανόν), gli era dedicato un tempio, dov'era conservata ...
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XOANON (ξόανον)
E. Paribeni
Il termine è generalmente impiegato a designare simulacri di divinità estremamente antichi e venerabili. La derivazione accettata dal verbo ξέω), lisciare, levigare, conferma [...] l'assunzione che almeno per massima parte gli xòana dovessero essere di legno (v. legno).
Un passo di Callimaco concernente l'idolo della Hera di Samo sostituito dal più recente simulacro di Smilis, fissa ...
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ELLENISMO
Ranuccio Bianchi Bandinelli
(ἑλληνισμός; hellenismus). – Il termine e. sta a ellenico come classicismo (v.) sta a classico; significa, cioè, una derivazione e quindi una minor coerenza e unità [...] ) e uno stilistico, nel campo della storia dell'arte; e questo secondo è, a sua volta, inteso vanamente nel suo derivato ellenistico (v. greca, arte).
1. – Nel senso storico-cronologico e. indica il periodo che va dalla morte di Alessandro Magno ...
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LECCE, Pittore (già gruppo) di
A. Stenico
Ceramografo àpulo, seguace non immediato del Pittore di Tarporley (v.), nella cui opera si scorge ancora la derivazione dal Pittore di Sisifo (v.). Caratteristiche [...] del suo stile sono le teste, piuttosto grandi ed inclinate in avanti. Lavorò nella prima metà del IV secolo.
Bibl.: A. D. Trendall, Frühitaliotische Vasen, Lipsia 1938, p. 26, nota 41; id., Vasi antichi ...
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DAIDALOS (Δαίδαλος, Daedalus)
G. Cressedi
1°. - Bronzista, figlio e scolaro di Patrokles, probabilmente fratello di Policleto, di Sicione, da inquadrare quindi nella scuola dei bronzisti peloponnesiaci [...] di derivazione policletea. Pausania menziona alcune opere di lui. La più antica sembra la statua di Eupolemos Eleo, in Olimpia, che fu vincitore nello stadio nel 396-5 a. C. (Paus., vi, 3, 7; VIII, 45, 4); poi quella di Aristodemos eleo, vincitore ...
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Vedi PUNICA, Arte dell'anno: 1965 - 1996
PUNICA, Arte
G. Ch. Picard
G. Pesce
G. Garbini
L'arte p. rappresenta quella corrente artistica che fa capo a Cartagine. Di derivazione fenicia, essa si diffuse [...] le mani al petto, stilisticamente vicina alle statuette più arcaiche d'Ibiza (VII-VI sec.). 3) Dea stante panneggiata. Di derivazione siceliota è il raccordo fra testa e spalle mediante un'ampia massa di capelli; il tamburello, che l'immagine stringe ...
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ACROPOLI 356, Pittore di
P. E. Arias
Ceramografo attico molto vicino a quello di Londra E 8o, più che a quello della Clinica dell'aröballos del Louvre. In realtà, sembra soprattutto di scorgerne la [...] di questi personaggi, come di quelli della kylix di Leida con scene di cavalieri e della kylix di Vienna, rivelano la stessa derivazione makroniana.
Circa 470-65 a. C.
Bibl: J. D. Beazley, Red-fig., p. 541. Kylix di Atene: Graef-Langlotz, Die antiken ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.