Golkonda, sultanato di
Sultanato che durò dal 1512 al 1687 e si formò per la disgregazione del sultanato bahmanide insieme agli altri quattro del Deccan: Ahmednagar, Bijapur, Berar e Bidar. Quli Qutb-ul-Mulk, [...] aristocrazia telugu, di religione indù, portò al sorgere di una cultura che sintetizzava elementi autoctoni con quelli di derivazione arabo-persiana. La corte dei Qutb Shahi patrocinò la fioritura delle arti e della nascente letteratura urdu, nonché ...
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Letterato e patriota italiano (Cosenza 1759 - Parigi 1832). Sacerdote, tenne posizioni illuministiche e anticuriali; nel 1792 entrò nella Società patriottica napoletana e si rifugiò quindi, lasciata la [...] ideali di libertà, di laicità, di nazionalità; il fine politico costituisce il precipuo interesse delle sue tragedie, di derivazione alfieriana (Corradino, 1790; Virginia bresciana, 1797; l'antinapoleonico Pausania, 1801; ecc.). Degni di nota sono i ...
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Militare e storico (Lucera 1784 - Napoli 1872); nell'esercito borbonico dal 1801 al 1806, entrò poi in quello di G. Murat, partecipando alla spedizione di Sicilia (1810) e alle campagne di Russia (1812), [...] sociale (1832-34), in cui considera l'arte della guerra come "espressione della società". Liberale di pretta derivazione illuministica, assertore di graduali e pacifiche riforme, durante la crisi del 1848 abbandonò il mandato di deputato, divenne ...
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CLEMENTE XIV, papa
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ott. 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna (Forlì) nella legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) [...] un'epoca e del punto cui era giunto il mito, pronto per altro ad essere potentemente rilanciato. Il filone illuministico derivava largamente da Voltaire che aveva pubblicato nel 1775 un Eloge historique de la Raison (nell'edizione di Kehl, Voyage de ...
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Storico britannico (Londra 1889 - York 1975). Storico che dette sempre ampio spazio allo studio del mondo classico, fu autore di numerose pubblicazioni, nelle quali emerge spesso la sua polemica contro [...] genesi, dello sviluppo e della crisi delle civiltà. T. ha dato un'esposizione della storia universale di derivazione spengleriana: ogni civiltà nasce dal vigore originario d'una "risposta" (response) alla "sfida" (challenge) dell'ambiente fisico ...
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CAVALLI, Domenico Maria
Paolo Preto
Nato a Venezia negli ultimi anni del sec. XVII, seguì una normale carriera nelle magistrature della cancelleria ducale e nella diplomazia; dal 1721 al 1727 fu segretario [...] Da anni si trascinava inconcludente, e con frequenti improvvisi aggravamenti, la controversia tra i Veronesi e i Mantovani per la derivazione delle acque del Tartaro, utilizzate per irrigare le risaie di Ostiglia. L'abilità diplomatica del C. e forse ...
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Husain Shahi
Dinastia indiana (1493-1538). Fu fondata dal popolare Ab al-din vizir Husain Shah (1493-1519), che detronizzò il tiranno abissino Shams al-din Muzaffar Shah (1490-93), inaugurando un periodo [...] sia la lingua bengali sia la formazione di una cultura sincretica, caratterizzata dalla fusione di elementi autoctoni e di derivazione arabo-persiana. Ghiyas al-din commissionò l’assassinio del nipote Firuz Shah e prese il suo trono nel 1533 ...
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ELMO
L. Guerrini
G. A. Mansuelli
Nei diversi stadî culturali l'e. è associato generalmente alla corazza. L'e. di guerra vero e proprio, metallico o no, risale all'Età del Bronzo. I copricapo anteriori [...] speciale è il cappello d'arme, o piccolo cimiero, che si vede su di una moneta di Eucratide di Battriana, derivato dall'analogo copricapo difensivo macedonico. L'e. del noto busto del cosiddetto Pirro, da Ercolano, è a calotta con visiera sporgente ...
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Brofferio, Angelo
Uomo politico e scrittore (Castelnuovo Calcea, Asti, 1802 - Locarno, Svizzera, 1866). Studente di giurisprudenza a Torino, tentò il teatro con successo: la sua tragedia Eudossia fu [...] orecchiabili, scritte in un dialetto ricco e vivace, le canzoni esprimevano le sue convinzioni democratiche di chiara derivazione letteraria (Alfieri e Foscolo), con nuove venature sociali e un originale spirito polemico. Fautore tra i primi ...
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Vedi SARCOFAGO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARCOFAGO (sarcophàgus; da σαρκοϕάγος, riferito a una pietra calcarea che si riteneva consumasse rapidamente i cadaveri)
F. Matz
Ch. Belting-Ihm
1. Egitto; [...] indirizzo dello stile e la complessità dei contrasti non devono essere trascurati. Questo particolarmente si può studiare sui s. mitologici, per la derivazione dei motivi da opere più antiche. Ad esempio i s. di Fetonte (A.S.R., 3, 338, 340), i s. di ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.