LEONE
Andrea Bedina
Nacque probabilmente intorno agli anni Sessanta del secolo X. Divergenti i pareri in merito alle sue origini.
Tra Otto e Novecento si suppose che L. fosse tedesco e che avesse trascorso [...] progressivamente trasformate arroccandosi sui beni allodiali e razziandone altri. I poteri di controllo e di districtus di derivazione pubblica, un tempo delegati dal sovrano, divennero privati e, in molti casi, le famiglie signorili si radicarono ...
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PECCI, Giovanni Antonio
Mario De Gregorio
PECCI, Giovanni Antonio. – Nacque a Siena, da Desiderio e da Onesta Vannocci Biringucci, e fu battezzato il 12 dicembre 1693 (Archivio di Stato di Siena, Biccherna, [...] della decadenza della Repubblica. Materia ripresa in un pamphlet sulla nobiltà senese (Lettera sull’antica, e moderna derivazione delle famiglie nobili di Siena..., Gallipoli 1764), che fu oggetto di polemiche e di censure della Reggenza perché ...
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CONTARINI, Piermaria
Gino Benzoni
Primogenito di Giovanbattista (1525-1576; buon "causidico" in gioventù, fu uomo politico d'un certo rilievo, risultando autorevole senatore, membro del Consiglio dei [...] modi, 0 col ruinarlo, 0 con l'andarvi ad habitar... 0 con lasciarlo viver con le sue leggi". Pure di derivazione machiavelliana è l'esigenza della vivificante "reduzione" dello Stato all'autenticità delle origini, alla sua forza primigenia: "ritira ...
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FEDERICI, Romolo
Sandra Pileri
Nato a Roma nel 1825, studiò presso l'università romana. L'ascesa di Pio IX al soglio alimentò le speranze democratiche dei giovani romani, e il F. fu tra i promotori [...] .
In questi scritti il F. si riavvicinava al pensiero filosofico di G. Ferrari, criticando però l'impostazione fatalista di derivazione vichiana: sosteneva l'esistenza di qualche cosa di stabile e permanente che regola lo sviluppo delle società ed è ...
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PAGGI, Mario
Luca Polese Remaggi
PAGGI, Mario. – Nacque a Murlo, in provincia di Siena, il 10 febbraio 1902, figlio di Edoardo, medico condotto di origini ebraiche, e da Ines Sadun.
Compì gli studi [...] il dibattito pubblico sul rinnovamento delle istituzioni.
Paggi aveva in mente non una democrazia partecipata di derivazione resistenziale, ma un moderno regime rappresentativo in grado, diversamente dal vecchio parlamentarismo, di respingere le ...
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FOCACCIA, Basilio
Paolo Ferrari
Nacque ad Ortodonico (prov. di Salerno) il 14 dic. 1889, da Florigi e Orsola d'Agresti. Nel 1908 si arruolò come volontario nella marina militare; partecipò al conflitto [...] .
Morì il 20 luglio 1968 a Montecorice.
Opere: Sulla maniera di attenuare i battimenti prodotti dai dispositivi a derivazione induttiva dissonanti, in L'Elettrotecnica, XI (1924), pp. 957-963; Un caso pratico di limitazione dell'impiego della ...
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MANDRÉ, Pietro
Stefano Miccolis
Nacque a Roma il 9 ott. 1858 da Augusto e da Lucilla Andreucci.
Nella lettera divenuta prefazione alle Poesie di un proletario del M. (Roma 1892), Antonio Labriola lo [...] gran popolo dei proletarii"; gli riconosceva, con eccesso di benevolenza, una "lingua di popolo" che era in realtà tutta di derivazione letteraria.
L'esistenza del M. divenne sempre più penosa, a causa dell'indigenza e di una malattia agli occhi che ...
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GAETA, Franco
Marino Berengo
Nacque a Venezia il 1° maggio 1926 da Giuseppe e da Natalia Formica. Studiò al liceo Marco Foscarini e nel 1943 aderì al Partito d'azione. Fece poi parte del Corpo volontari [...] il nazionalismo, al di là delle sue specifiche incarnazioni, gli era parso una naturale, ma non esclusiva derivazione. La stessa impostazione, derivante da un interesse precipuo per la storia delle idee, si ritrova in Democrazie e totalitarismi dalla ...
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progresso
Sviluppo verso forme di vita più elevate e più complesse, perseguito attraverso l’avanzamento della cultura, delle conoscenze scientifiche e tecnologiche, dell’organizzazione sociale, il raggiungimento [...] (La condition postmoderne, 1979; trad. it. 1981), che segnerebbe la fine della modernità e dei suoi ideali di derivazione settecentesca, tra cui, appunto, quello di p., che rientra nell’apparato concettuale dei grandi sistemi filosofici (come quelli ...
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GIOVANNI PAOLO I, papa
Giovanni Vian
Albino Luciani nacque il 17 ott. 1912 a Forno di Canale (oggi Canale d'Agordo), in provincia di Belluno, da Giovanni Battista e Bortola Tancon. Trascorse i primi [...] suggerimento diretto del vescovo di Padova Bortignon, lo nominò vescovo di Vittorio Veneto.
Secondo una prassi tradizionale di derivazione postridentina, a Vittorio Veneto (come poi anche a Venezia) Luciani indisse quasi subito, il 17 giugno 1959, la ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.