Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] del Centro germanico, Vercesi auspicava «un fiotto di vita nuova»47 per la vita politica italiana, capace di derivare dall’esempio tedesco quel programma riformista in campo sociale e autonomo sul piano delle opzioni elettorali, tale da scongiurare ...
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Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] e qualsiasi considerazione sul rapporto tra cristianesimo e potere avrebbe però avuto senso ai suoi occhi in quanto derivata deduttivamente dalla più generale comprensione del rapporto tra Dio e il mondo rivelato dalle Scritture cristiane, non certo ...
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Cecilia Gatto Trocchi
Magia
L'anima inquieta dell'Occidente
La compulsione all'irrazionale
di Cecilia Gatto Trocchi
24 gennaio
L'organizzatrice di televendite Vanna Marchi, sua figlia e altre cinque persone [...] architetto Hiram. Nel Settecento André-Michel de Ramsay collegò la Massoneria ai Templari mentre altri autori affermavano una derivazione dalle gilde dei muratori (o dei fabbri) dotati di esclusivi segreti del mestiere.
La Massoneria esoterica si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La magia naturale
Vittoria Perrone Compagni
Definizione di magia naturale
Con Giordano Bruno (1548-1600), o poco dopo, sembra chiudersi per sempre la grande stagione della magia naturale, «contemplazion [...] e la parola ‘mago’ in lingua persiana significa ‘sapiente’», De incantationibus, cit., p. 62). Con questa etimologia di derivazione ciceroniana il De incantationibus prende le distanze dalle valutazioni, tra loro contraddittorie, che ne aveva dato ...
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ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] si sarebbe allontanato ancor più dalle concezioni tipiche del Medioevo. Se nulla vi è di nuovo nell'affermare la derivazione della pittura dalla sapienza; ritenere che il sentimento abbia parte essenziale in quel che l'arte comunica significa però ...
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CALCAGNINI, Celio
Valerio Marchetti
Nato a Ferrara il 17 sett. 1479 da una facoltosa famiglia dell'aristocrazia di servizio presso la corte estense, era figlio naturale del protonotario apostolico Calcagnino [...] e del prediletto Plinio. Era una posizione in linea con i risultati del più maturo umanesimo, diciamo, di derivazione polizianea; anche se poi nel C. veniva meno la considerazione (così acuta nel Poliziano) dell'altra grande componente linguistica ...
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ARISTOCRAZIE ECCLESIASTICHE E LAICHE, REGNO D'ITALIA
SSimone M. Collavini
Si è recentemente riconosciuto nel Duecento una fase di progressiva riduzione della mobilità sociale e di crescente selezione [...] i propri patrimoni fondiari e i propri dispersi poteri signorili, sfruttando appieno i suggerimenti in senso pubblicistico derivanti dalla lunga consuetudine con l'esercizio dei poteri pubblici all'interno della gerarchia di matrice carolingia. In ...
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Onorio I
Antonio Sennis
Nativo della Campania, proveniva certamente dagli strati più elevati della società locale, essendo figlio del "consul" Petronio. Non se ne hanno notizie prima dell'ascesa al [...] . Atti del XXVIII Convegno storico internazionale, Todi, 13-16 ottobre 1991, Spoleto 1992, pp. 103-47.
Ead., Una possibile derivazione gregoriana per il "monotelismo" di Onorio I. In margine ad un recente intervento di A. Thanner nell'"Honoriusfrage ...
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Tecniche del corpo
Francesco Spagna
Per tecniche del corpo si intende, in senso ampio, tutto ciò che il corpo rende possibile in termini di movimento delle membra, di muscolatura, di articolazioni, [...] psicomotricità) o attraverso il rilassamento, quali il training autogeno o lo yoga. Il taiji quan, disciplina di derivazione taoista, praticata attualmente come ginnastica nazionale cinese, può essere considerato una sorta di yoga in movimento. Venne ...
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GENESI
M.V. Marini Clarelli
Il primo libro del Pentateuco, che la traduzione greca detta dei Settanta e la patristica designano con il nome di G., narra la creazione del mondo, la storia dell'Eden, [...] (Siria o Palestina, sec. 6°, Vienna, Öst. Nat. Bibl., theol. gr. 31). Da un manoscritto paleocristiano della G. sembrano derivare anche le corrispondenti miniature dei tre ottateuchi bizantini che rinviano a un modello comune (Roma, BAV, Vat. gr. 747 ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.