Scienza greco-romana. Galeno
Mario Vegetti
Galeno
L'eccezione Galeno
Galeno rappresenta senza dubbio, e per molti motivi, un caso eccezionale nel panorama intellettuale e scientifico del II sec. d.C.; [...] 'esistenza di un ordine teleologico e provvidenziale della Natura di matrice aristotelica e soprattutto stoica, i secondi perché derivavano dalla loro matrice epicurea (alla quale Galeno a torto o a ragione li faceva risalire attraverso la mediazione ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ospedali, università e medicina
Maria Conforti
Il medico e anatomista danese Thomas Bartholin (1616-1680) negli anni Quaranta del Seicento aveva visitato l’Italia in un grand tour medico che lo aveva [...] fegato, uno dei punti di più aspro conflitto tra il modello anatomo-fisiologico galenico e quello ‘moderno’, di derivazione harveyana. Ma nel caso di riferimenti a strutture anatomiche specifiche e scoperte di recente (sistema chilifero, organi della ...
Leggi Tutto
Endocrinologia
Jesse Roth e Francesco Saverio Celi
SOMMARIO: 1. Che cos'è l'endocrinologia. 2. Gli ormoni circolanti. 3. Funzioni regolate da ormoni. 4. Coordinazione e feedback. 5. La natura chimica [...] così da formare una tasca in grado di legare l'ormone, il quale può essere un peptide, una catecolammina, un derivato di una prostaglandina, ecc. Ogni ormone o molecola ormono-simile ha il proprio recettore specifico; i recettori R, quando vengono ...
Leggi Tutto
COCCHI, Antonio
Ugo Baldini
Nacque il 3 ag. 1695 a Benevento da Giacinto, di Borgo San Lorenzo nel Mugello, e da Beatrice Bianchi di Baselice, nel Beneventano. Il padre si trovava in Campania per curare [...] dell'alternanza piacere-dolore, e presenta una definizione utilitaria di "bene" e "male"; sostiene poi idee di derivazione scettico-libertina, come l'origine puramente biologica del sentimento amoroso, quella politica dell'istituto del matrimonio e ...
Leggi Tutto
Mente
Massimo Piattelli Palmarini
Dal latino mens, che può essere accostato al verbo meminisse e al greco μιμνήσκω, "ricordare", il termine indica il complesso delle facoltà umane che più specificamente [...] di natura psicologica, linguistica, percettiva, e in generale cognitiva, si chiamano, nella terminologia invalsa di derivazione anglosassone, 'intensionali'. Esse si contrappongono alle classi o categorie dette 'estensionali', definite sulla base di ...
Leggi Tutto
Trasformazione delle cellule
Renato Dulbecco
di Renato Dulbecco
Trasformazione delle cellule
sommario: 1. Introduzione: a) trasformazione permanente e abortiva; b) il fenotipo delle cellule trasformate; [...] fatto cenno; 2) la specie animale da cui le cellule sono prelevate; 3) il tipo di coltura, se primaria (cioè derivante direttamente dall'animale), o secondaria (cioè trasferita in vitro almeno una volta), o linee permanenti divenute immortali; 4) la ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'anatomia patologica e la clinica
Giuseppe Ongaro
L'anatomia patologica e la clinica
La riforma cinquecentesca dell'anatomia costituì la condizione indispensabile [...] morborum per anatomen indagatis, un titolo che già esprime il suo programma, di diretta ispirazione malpighiana e quindi di derivazione galileiana. A Bologna, dove rimase dalla fine del 1698 all'inizio del 1707, egli ebbe per maestri alcuni allievi ...
Leggi Tutto
AIDS: novità e speranze
Stefano Buttò
Barbara Ensoli
Nel giugno del 1981, il bollettino «Morbidity and mortality weekly report» dei Centers for disease control and prevention (CDC) di Atlanta, riportò [...] A è presente in Europa orientale; il sottotipo F è comune in Romania, soprattutto tra i bambini (infettati a causa di derivati del sangue o aghi e siringhe contaminati), e, in minor misura, in Brasile; il sottotipo G circola nell’Africa centro ...
Leggi Tutto
Movimento
Rosadele Cicchetti
Mariapaola Lanti
Marco Bussagli
Per movimento s'intende l'atto e l'effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un'altra, da un luogo a un [...] ) in relazione alla complessa spazialità delle icone russe, non sono ripresi soltanto dalla cultura figurativa occidentale di derivazione bizantina (si possono citare, per es., il Cristo ripetuto nella predella della Maestà di Duccio di Buoninsegna ...
Leggi Tutto
Parto
Carlo Romanini
Donatella Rinaldo e Romolo Rossi
Piera Fele
Il parto rappresenta il meccanismo della nascita dell'uomo e dei Mammiferi. Al termine della gravidanza, quando lo sviluppo prenatale [...] dipendente dal dato clinico, ed è dunque discutibile dal punto di vista scientifico. Un altro metodo, di derivazione etologica, è quello dell'infant observation, che consiste nell'osservazione della diade madre-bambino dalle fasi iniziali del ...
Leggi Tutto
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.