Filosofo e matematico (Genova 1667 - Napoli 1746). A Napoli verso il 1690, vi studiò il diritto. Entrato nella cerchia di N. Caravita, contribuì con lui alla creazione dell'Accademia Palatina (1698) che [...] degli antichi e dei moderni, 1724). Nell'opera La vita civile e l'educazione del principe (1709) sostiene, con chiara derivazione platonica, la necessità che a condurre gli stati siano i filosofi e delinea la figura di un principe virtuoso e saggio ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Il Bourbakismo
Jean-Paul Pier
Il Bourbakismo
L'avvento e l'influenza di Bourbaki costituiscono uno dei fenomeni più sorprendenti nella matematica [...] sono definiti i campi primi e la caratteristica. Si sviluppa la teoria delle estensioni e si espone il teorema di Dedekind, la derivazione nei campi e la teoria di Galois. Il capitolo termina con lo studio delle radici dell'unità, dei campi finiti e ...
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Anatomia
Muscolo volontario o involontario che ha la funzione di tendere un organo o una formazione anatomica: t. del palato, contrae il palato molle; t. del tarso, nell’orbita, comprime i punti lacrimali [...] corrispondenza a un dato vettore tangente dP. Per rappresentare la derivata covariante di un campo di vettori vs(P), ∇rvs, si curva regolare di MN, di equazione xr=xr(u), si chiama derivata assoluta di un campo di t. Trpq(u), definito lungo la curva ...
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Matematico, nato a Voghera il 26 febbraio 1882, morto a Milano il 6 luglio 1946. Laureatosi in matematica a Padova nel 1903, nel 1913 divenne titolare di fisica matematica all'università di Pavia, da dove [...] delle funzioni di variabile complessa: sulla risoluzione del problema delle vene fluenti e della loro biforcazione, sulla derivazione dei canali, sull'efflusso da un recipiente forato, sul teorema di Kutta-Joukowski, sulla regolazione delle correnti ...
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shunt
shunt 〈sŠènt〉 [s.ingl. Der. di to shunt "deviare"] [EMG] Qualifica o denomin. di conduttori, in partic. resistori, messi in parallelo a un componente circuitale, un tratto di circuito, un dispositivo [...] alta tensione: III 331 f. ◆ [FTC] [EMG] Macchina s.: nell'elettrotecnica, lo stesso che macchina elettrica in derivazione, o a eccitazione derivata o in parallelo, nella quale cioè l'avvolgimento induttore è in parallelo a quello indotto (in partic ...
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TENSORIALE, ALGEBRA e ANALISI
Dionigi Galletto
Il calcolo t., sinonimo di calcolo differenziale assoluto (v. differenziale assoluto, calcolo, XII, p. 796; tensore, XXXIII, p. 497), i cui fondamenti [...] di ordine e tipo qualunque. Nel caso in cui t risulti un vettore contravariante, si ha (ℒvt)i = vj∂jti − tj∂jvi, ossia la derivata di Lie del tensore t secondo il vettore v coincide con la parentesi di Lie [v, t] (v. anche varietà, loc. cit. p. I070 ...
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riduttore
riduttóre [agg. e s. (f. -trice) "che o chi riduce" Der. di ridurre (→ ridotto)] [FTC] Nella tecnica, apparecchio, congegno o dispositivo per operare una riduzione. ◆ [CHF] Sinon. di riducente. [...] per ridurre una tensione o l'intensità di una corrente, quali i partitori di tensione, i trasformatori r. o in discesa, i derivatori o shunt (per i r. di misura, v. misurazioni elettriche: IV 23 a); (b) dispositivi adattatori per connettere una spina ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Curtis Wilson
La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Accanto allo sviluppo dei [...] angolare e le 'forze vive' si conservano e il centro di gravità si muove di moto uniforme. Questa è la prima derivazione sistematica, per un sistema del genere, di tutti gli integrali del moto conosciuti.
Negli anni 1781 e 1782 Lagrange completò le ...
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dinamo
dìnamo [Abbrev. di (macchina) dinamo(elettrica)] [FTC] [EMG] Macchina elettrica rotante, a induzione e a collettore, per convertire energia meccanica in energia elettrica a corrente continua, [...] macchina stessa, ed è questa la disposizione normale, lo statore essendo di norma in parallelo al rotore (d. in derivazione: v. macchine elettriche: III 510 c). ◆ [GFS] D. ionosferica: modello analogico per la generazione delle correnti elettriche ...
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Generalità. - Il concetto di d. è stato introdotto nell'analisi matematica (v. anche funzionale, analisi in questa Appendice), e sviluppato in una teoria di notevole efficacia applicativa, da L. Schwartz [...] k = 0 e quindi Fn(x) ⊄ fn(x), (n = 1, 2, ...).
β) Se {fn(x)} è fondamentale in (u, v) e se esiste un indice di derivazione p > 0 tale che le f(np)(x) esistano e siano tutte continue in (u, v), allora anche la successione {f(np)(x)} (n = 1, 2 ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.