GIOVANNI Diacono (Giovanni Immonide)
Paolo Chiesa
Era probabilmente romano e di ricca famiglia, se è vero che aveva alla Suburra un possedimento piuttosto vasto, dove erano edificati un'abitazione, un [...] È stato rilevato (G. Orlandi) che vari tratti sembrano riallacciarlo a una tradizione di rappresentazioni popolari di derivazione classica; mentre G. Arnaldi, sottolineando le differenze e forse la concorrenzialità con un precedente rifacimento della ...
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MAIO, Giuniano
Angela Maria Caracciolo Aricò
Nacque intorno al 1430 a Napoli, dove visse fino alla morte.
Di nobile famiglia, del "seggio" di Montagna, fu allievo di Antonio Calcillo e a sua volta fu [...] commosso omaggio per le grandi doti di educatore. Il nome arcadico Enareto è stato variamente interpretato, come di derivazione greca, equivalente a virtuoso, o come nome di origine geografica, dalla denominazione latina di Ischia, "Aenaria", perché ...
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BALDI, Bernardino
Raffaele Amaturo
Nacque in Urbino il 5 giugno 1553 da Francesco e Virginia Montanari. Appresi i primi elementi di greco e di latino alla scuola dell'umanista urbinate Gianantonio Turoneo, [...] italiane. Lavoro opportuno e anzi, senza dubbio, utile: purché non si presuma, una volta accertata l'una o l'altra derivazione, di togliere ogni valore di originalità al poemetto, o per converso giungere a un'esagerata valutazione di esso proprio in ...
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DOMENICO da Prato
Paolo Viti
Mancano precise testimonianze sull'anno di nascita, la quale tuttavia dovette avvenire intorno al 1389, come appare dalla dichiarazione catastale autografa prodotta da D. [...] quello di trattare del giuoco del "pome" quanto quello di esaltare le donne e in particolare Melchionna, gli evidenti schemi derivati dal Boccaccio (Caccia di Diana, La battaglia delle belle donne, l'Ameto), si fondono con le imitazioni e le riprese ...
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FARINA, Salvatore
Lucia Strappini
Nacque a Sorso (Sassari) il 10 genn. 1846 da Agostino e Chiara Oggiano. Aveva dieci anni quando il padre fu trasferito a Sassari, in seguito alla nomina a procuratore [...] sentimentale e perbenistica, di profondo impianto moralistico, appena corretta da un lieve tono umoristico, di chiara derivazione dalla narrativa inglese sette-ottocentesca, è calata in moduli linguistici ed espressivi elaborati sul filo della ...
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ANGUILLARA, Giovanni Andrea dell'
Claudio Mutini
Nacque a Sutri intorno al 1517, come si deduce da un capitolo autobiografico indirizzato al card. C. Madruzzo.
Incerta è anche la famiglia cui l'A. appartenne, [...] e da Plauto (il menzionato Anfitrione) abbiamo qualche notizia, ma nulla dei testi. Un cenno soltanto meritano le altre opere di derivazione classica viziate da uno stile pretenzioso e retorico.
Più interessanti sono le Rime: non tanto i sonetti e le ...
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BENTIVOGLIO, Ercole
Nicola De Blasi
Nacque da Annibale II e da Lucrezia, figlia naturale di Ercole I d'Este, non a Bologna o a Ferrara nel 1506, come per lungo tempo si è ripetuto, ma a Mantova nel [...] freno ai propri bisogni. Le rime burlesche comprese nel volume si compongono di alcuni capitoli: versi di stretta e pedissequa derivazione bernesca.
Le satire del B., pur lodate dai contemporanei, non ebbero gran fortuna e si confusero ben presto nel ...
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PONTI, Maria
Tiziana Pironi
PONTI, Maria. – Nacque a Gallarate (Varese) il 27 luglio 1856, secondogenita di Andrea Ponti e di Virginia Pigna.
Il padre, facoltoso industriale tessile, si era distinto [...] più intima degli individui e quindi non era legittimo imporne l’insegnamento nella scuola pubblica.
La sua fiducia, di derivazione illuministica, che la formazione di una coscienza sociale e civile fosse alla base del progresso umano, informò gran ...
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CORIO, Lodovico
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 28 apr. 1847, unico figlio maschio di Angelo e di Paola Fumagalli. Di recente immigrazione a Milano, come del resto i suoinumerosi familiari: il [...] recenti vicende politiche, ma anche il culto delle memorie milanesi delle Cinque giornate e della lezione popolare di derivazione risorgimentale. In questo stesso periodo un riconoscimento della sua sensibilità per questa problematica (da sempre il C ...
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CORTESI (Cortesius, de Cortesiis), Paolo
Roberto Ricciardi
Nacque a Roma nel 1465 da Antonio, abbreviatore pontificio di famiglia probabilmente originaria di Pavia successivamente stabilitasi a San [...] dal Poliziano, ma riguarda anche, con la prevalenza accordata all'ars sul furor creativo, la speculazione estetica di derivazione platonica, caratteristica del Ficino (il "De homin.", 1971, p. 287).
Negli ultimi anni del suo soggiorno romano il ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.