CAPOZIO, Priamo
Claudio Mutini
Nacque intorno alla metà del sec. XV quasi certamente a Marsala. Egli stesso si dichiarava "Lilybita Siculus", cioè nativo di capo Lilibeo.
Le vaste lacune che presenta [...] canonizzate dalla poesia epica classica: interventi degli dei in favore dei contendenti, similitudini naturalistiche di derivazione omerica e virgiliana, vaticini che preconizzano future glorie della dinastia sassone.
Ugualmente improbabile è la ...
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ARAOLLA, Girolamo
Claudio Mutini
Nacque a Sassari nel primo ventennio del sec. XVI, da famiglia nobile, che nel 1531 possedeva ancora un castello a Porto Torres. A Sassari l'A. intraprese gli studi [...] , cui egli fu chiamato nel 1595, oltre al fatto che la carriera ecclesiastica e i proventi da essa derivati potevano facilmente ovviare a certi dissesti finanziari che agitavano la famiglia Araolla e permettevano allo scrittore di dedicarsi con ...
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DELLE COLONNE, Oddo
Margherita Beretta Spampinato
Nato a Messina, probabilmente dalla stessa famiglia di Guido (di cui fu maggiore di età), altro e più famoso rimatore della scuola poetica siciliana, [...] ognuna, capfinidas, in cui il primo verso di ciascuna stanza, sul filo di una tecnica preziosa e raffinata di derivazione occitanica, riprende una o più parole presenti nella fine della strofa precedente, in un gioco di corrispondenza verbale che ...
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DONATI, Alamanno
Paolo Viti
Nacque a Firenze il 20 maggio 1458 (Arch. di Stato di Firenze, Tratte, 444 bis, f. 174r) dal notaio ser Marchionne. Fu scolaro di Giorgio Antonio Vespucci, che, apprezzato [...] suo scritto, tutt'ora irreperibile, un De bono ingenio, proprietate et perfectione ad Laurentium Medicum iuniorem, certamente di derivazione platonica, come del resto riconosce lo stesso Donati. Una datazione precisa dei due scritti a noi pervenuti e ...
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ARICI, Cesare
Nicola Tanda
Di nobile famiglia, nato a Brescia il 2 luglio 1782 da Agostino e da Caterina Brozzoni, fu educato nella casa patema fino ai dieci anni, poi nell'Accademia, di S. Luigi, un [...] rompere con il Foscolo. Nel 1810 l'A. pubblicò Il corallo, che non ebbe molta fortuna perché, abbandonata la tradizionale derivazione virgiliana, seguiva l'imitazione dei poemetti scientifici di L. Mascheroni e dei padre G. B. Roberti; il Foscolo ne ...
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IPPOLITO Ferrarese
Fiammetta Cirilli
Scarse e frammentarie le notizie relative alla vita d'I., di cui restano sconosciute la famiglia e la data, anche approssimativa, di nascita. Di professione cantastorie, [...] quale stampatore in data 1537, rilegata insieme con le Satire dell'Ariosto edite da Bindoni e Pasini nel 1544. Di derivazione ariostea fu anche il Canto primo del cavalier dal leon d'orro [sic], riproposizione del primo canto di un poemetto ispirato ...
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COCCIO, Marcantonio, detto Marcantonio Sabellico
Francesco Tateo
Nacque intorno al 1436 a Vicovaro in Sabina, allora sotto il dominio degli Orsini.
Il C. interpreterà il nome del luogo natale come "Varronis [...] la sua veste umanistica, l'opera rivelò subito, però, le sue carenze, non solo per certe peregrine note etimologiche, quali la derivazione di "Utinum" da "Hunni", ma per la scarsa cura dell'ordine cronologico e l'affollamento confuso dei fatti, che l ...
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DE FRANCHI, Stefano
Alberto Beniscelli
Nacque a Genova il 7 marzo 1714 da Giovanni Stefano in una importante famiglia dell'alto patriziato cittadino, inserita fino a tutto il Settecento tra i venticinque [...] al 1705 - si era segnalata per l'impegno etico-civile, non esente dalle formule della retorica alta, di derivazione chiabreresca. Come arcade, dunque, sollecitato dalle occasioni celebrative, ma anche come scrittore attento agli antecedenti modelli ...
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DELLA LUNA, Niccolò
Paolo Viti
Nacque a Firenze il 22 marzo 1410 da Francesco di Pierozzo e da Alessandra di Filippo di Leonardo Strozzi.
Ebbe sei fratelli: due a lui maggiori d'età, Pierozzo e Giovanni; [...] identico valore.
Le tesi esposte dal D. in questa operetta non sono certo di grande originalità, proprio per la loro derivazione, del resto dichiarata dall'autore stesso. Non è infatti difficile riconoscere in esse il riflesso di motivi e di dottrine ...
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AMALTEO, Giovanni Battista
Anna Buiatti
Figlio dell'umanista Francesco e fratello di Girolamo e Cornelio, poeti anch'essi di una certa fama, nacque a Oderzo nel 1525. Si avviò giovanissimo agli studi [...] Epistole accompagnano i vari avvenimenti della vita dell'A.; hanno un tono oraziano, ma accolgono, oltre a temi di derivazione classica seppure ispirati ad avvenimenti reali, come l'amicizia, l'elogio della campagna, l'episodio mitologico, anche temi ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.