BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] intento: ritrovare il valore e la funzione morale ed educativa della cultura e della poesia; ma, nella generica concezione derivata dal Petrarca, s'insinua appunto un entusiasmo, che è tutto del B., per la poesia considerata nel suo contenuto umano ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] sulla falsariga comico-realistica del modello lucianeo (Dialogo d'Ercole e di Atlante) e con spunti paradossali e satirici di derivazione più vicina (pariniana nel Dialogo della Moda e della Morte; da T. Boccalini nella Proposta di premi fatta dall ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] , può dar credito a vicende di diversi giorni, racchiuse nel giro di poche ore. I criteri dell'opera dunque sono derivati in primo luogo dal suo essere formata in una situazione socioculturale: il pubblico è elemento determinante e per la materia ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] l'immagine sta per la creazione dell'"huomo interiore" (dotato, secondo la dottrina cabalistica, di triplice anima) cioè della mens derivata immediatamente da Dio. Nel quinto, il simbolo di Pasifae e del toro richiama l'unione dell'anima con il corpo ...
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COCCHI, Antonio
Ugo Baldini
Nacque il 3 ag. 1695 a Benevento da Giacinto, di Borgo San Lorenzo nel Mugello, e da Beatrice Bianchi di Baselice, nel Beneventano. Il padre si trovava in Campania per curare [...] dell'alternanza piacere-dolore, e presenta una definizione utilitaria di "bene" e "male"; sostiene poi idee di derivazione scettico-libertina, come l'origine puramente biologica del sentimento amoroso, quella politica dell'istituto del matrimonio e ...
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BASINIO da Parma
Augusto Campana
Nacque nel 1425, di famiglia di origine mantovana, nel castello di Tizzano, ora Tizzano Val Parma, da Vincenzo di Basino, che era stato come uomo d'arme al servizio [...] un posto appena inferiore a Basinio. Qui la fonte principale èOmero, più ancora che Apollonio Rodio, non senza qualche derivazione da Valerio Flacco. Ma dell'opera ci sono rimasti solo tre libri largamente incompiuti e una serie di frammenti, e ...
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BONAMICO (Bonamici, Buonamici, Buonamico), Lazzaro (Lazzaro da Bassano)
Rino Avesani
Figlio di Amico e Dorotea, nacque a Bassano del Grappa non nel 1479, come generalmente si scrive in base a un'erronea [...] . Una copia in bronzo fu eseguita da A. Tis per un principe Hohenzollern. In una medaglia settecentesca con al verso una derivazione del busto del Cattaneo compare al recto un ritratto del B. giovane, cioè, secondo la leggenda, in età di venticinque ...
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CANTU Cesare
Marino Berengo
CANTÙ Cesare. -Nacque a Brivio, in Brianza, il 5 dic. 1804 da Celso e da Rachele Gallavresi.
I suoi primi ricordi sono legati alla figura del nonno Ignazio, che, dopo aver [...] , parla a nome di tutta la nazione: che era atteggiamento volto sì in senso clericale e reazionario, ma di sicura derivazione alfieriana e liberale. La immota fermezza nei suoi principi e nei suoi convincimenti, che né il lungo trascorrere degli anni ...
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LEVI, Carlo
Franco Contorbia
Maura Picciau
Nacque a Torino il 29 nov. 1902 da Ercole e da Annetta Treves.
I genitori appartenevano entrambi alla media borghesia ebraica: il padre era rappresentante [...] instante minaccia della finis Europae, prossima a sprofondare nel rogo della guerra, offre un originale ripensamento di sollecitazioni e motivi derivati da La ribellione delle masse di J. Ortega y Gasset e da La crisi della civiltà di J. Huizinga. A ...
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BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] forma di "tragedia" in cinque atti divisa in sei quadri. Il testo, bellissimo, rivela una "infrangibile compattezza", derivata dalla elaborazione della vasta materia in modo assai differente da quello dei poeti precedenti (Seneca nell'Octavia, Racine ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.