Rimatore (n. Treviso 1290 - m. dopo il 1348). Laureatosi a Bologna, insegnò diritto nello Studio della sua città natale (1318) e ricoprì incarichi politici. Il suo canzoniere (in gran parte contenuto in [...] codice ritrovato a Siviglia nel 1955, pubbl. col tit. Canzoniere sivigliano a cura di M. S. Elsheikh, 1973) comprende 5 canzoni e circa 440 sonetti; vi fanno spicco, più che le composizioni di derivazione stilnovistica, quelle di argomento politico. ...
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Poeta danese (Gartz, isola di Rügen, 1769 - Schleswig 1826). Di origine nobile tedesca, viaggiò molto da giovane, soggiornando tra l'altro anche a Venezia. Cultore appassionato, accanto ad A. G. Oehlenschläger [...] 1804, e Nye Digte "Nuove poesie", 1808), facendosi interprete di un romanticismo mistico e nostalgico di chiara derivazione tedesca. Ispirandosi in un Sonetkrans a Petrarca, iniziò nella letteratura danese quella "poesia nostalgica dell'Italia" che ...
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Scrittore cinese (n. Chanzhou, Jiangsu, 1574 - m. forse Shouning 1646). Si dedicò alla compilazione di fondamentali antologie di novelle in vernacolo, collezioni note come San yan ("Tre raccolte di parole"), [...] e di teatro, di cui probabilmente in gran parte curò solo la revisione, e di importanti raccolte poetiche di derivazione popolare. Studioso e storico insigne, fu strenuo difensore della causa della dinastia Ming al momento della sua caduta (1644 ...
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Scrittore malese (n. Belimbing Dalam, Malacca, 1935). Ha dato un contributo fondamentale alla letteratura malese contemporanea con raccolte di versi e racconti brevi, scritti saggistici, e numerosi romanzi. [...] Langit petang ("Cielo di pomeriggio", 1978), in cui si fondono tecniche narrative e ispirazioni diverse, di chiara derivazione occidentale; Hujan pagi ("Pioggia di mattina", 1987), romanzo di vaste dimensioni, ricco di notazioni psicologiche, in cui ...
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Autore e impresario italiano di riviste e commedie musicali (Trieste 1919 - Roma 2006). Lavorò in coppia con S. Giovannini, con il quale formò la sigla più brillante e fortunata dello spettacolo leggero [...] da un esile filo conduttore. Solo nel 1952, con Attanasio cavallo vanesio, avvenne il passaggio alla commedia musicale, di derivazione americana, ma per lo più italiana nelle ambientazioni e nei personaggi. Fra le più memorabili, ricordiamo: Giove in ...
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Retore greco della Macedonia e scrittore di cose militari (sec. 2 d. C.); è giunta a noi, oltre a notizia di varie opere minori, una raccolta quasi intera di 900 stratagemmi in 8 libri (Στρατηγήματα), [...] ), che P. saccheggia talvolta senza discernimento. Per la parte romana vi è affinità con alcune vite di Plutarco, ma non derivazione. L'opera di P. ci fa conoscere fatti altrimenti ignoti. Ci è giunta anche un'epitome, con 354 stratagemmi, già ...
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Poeta spagnolo (Siviglia 1874 - Madrid 1947), fratello di Antonio. La sua poesia è completamente inserita nell'ambito modernista, a differenza di quella del fratello, a cui però si avvicina per la grazia [...] Ars moriendi (1922), Horas de oro (1938) al clima sensuale ed erotico che è caratteristico del movimento di derivazione simbolista, mentre l'evocazione di una realtà storica attraverso la contemplazione di quadri celebri costituisce il tema di Museo ...
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Scrittore, nato a Salerno il 23 ottobre 1904, ma vissuto a lungo nel Veneto.
Esordì con un libro di versi, Aver vent'anni (Vicenza 1927); cui seguirono un romanzo, Adamo (ivi 1931), e due raccolte di racconti, [...] sarà detto neorealista. Dalla polemica sul neorealismo e sul contenutismo, da lui dibattuta, contro la letteratura lirico-evocativa, di derivazione rondista, su varî giornali e sulla rivista Oggi (1933-34), fondata insieme con M. Pannunzio, si svolse ...
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VESTA
Giulio Giannelli
. Divinità degli antichi Romani, e dei Latini in genere, alla quale era strettamente associato il culto, privato e pubblico, del focolare domestico e del focolare dello stato. [...] a spiegare - la forma comune dei due nomi. Vale però la pena di ricordare che già nell'antichità, Cicerone aveva riconosciuto la derivazione greca del nome di Vesta (De nat. deorum, XXVII, 67; De legibus, II, 19, 29). È possibile indicare, con una ...
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Autrice anglo-americana (Somerset 1637 circa - Wethersfield 1711) di uno dei più significativi esempî di captivity narrative, intitolato The soveraignity and the goodness of God ... (1682), resoconto della [...] il capo dei nativi, Metacom), la R. fu rapita insieme con i figli e liberata dopo tre mesi dietro pagamento di un riscatto. L'opera della R. unisce all'attendibilità del documento un uso incisivo e vivace della retorica di derivazione puritana. ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.